tag:blogger.com,1999:blog-5290400301707505038.post5614871122403752629..comments2024-03-28T16:12:40.202+01:00Comments on Il diario di Murasaki: Sorry seems to be the hardest wordMurasakihttp://www.blogger.com/profile/08466683457662015223noreply@blogger.comBlogger7125tag:blogger.com,1999:blog-5290400301707505038.post-38383616430725580732018-03-20T13:04:36.722+01:002018-03-20T13:04:36.722+01:00Effettivamente manca un passaggio, grazie: riconos...Effettivamente manca un passaggio, grazie: riconoscere una sconfitta implica ammettere che qualcosa non ha funzionato, e ciò può aprire discussioni in pubblico 1)sui propri sbagli e 2) sulle scelte politiche 3)sulla necessità di cambiarla. Ciò che specie se si lavora su Commissione non si vuole a nessun costo fare, preferendo se mai ridurre il tutto a una questione di correnti da regolare a porte il più possibile chiuse.<br />Fave asparagi o agretti che siano.Pellegrinahttps://www.blogger.com/profile/03944191771146026592noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5290400301707505038.post-46957582529534335842018-03-19T18:27:54.340+01:002018-03-19T18:27:54.340+01:00@Pellegrina:
Temo di non essermi spiegata bene. In...@Pellegrina:<br />Temo di non essermi spiegata bene. Intendevo dire che solo una benemerita fava marzola può credere seriamente che una pubblica ammissione di sconfitta elettorale (che, nota bene, di solito arriva, anche se a distanza di parecchi giorni) implichi una revisione delle linee della politica di un partito - che a volte si fa e a volte no. Implica però l'evitare di coprirsi di ridicolo o di passare per pusillanime - due problemi in cui i nostri politici hanno notevole tendenza ad incappare. Insomma, il mio era un discorso molto più legato alla forma. - a quel tipo di forma però che influenza fortemente non tanto una linea di partito, quanto la psicologia del singolo, e nel caso italiano di parecchi milioni di singoli.Murasakihttps://www.blogger.com/profile/08466683457662015223noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5290400301707505038.post-81401229970868162052018-03-19T09:39:44.890+01:002018-03-19T09:39:44.890+01:00Chi ha detto che le cause siano stupide e insulse?...Chi ha detto che le cause siano stupide e insulse? Personalmente non credo di averlo fatto.<br />Ad ogni modo, non riconoscere la sconfitta implica non cambiare politica; e non cambiare politica, cioè non rivedere gli interessi che si stanno portando avanti, è tutt'altro che psicologia: è brutalmente questione materiale di rappresentanza!<br />Ad esempio difendere i salari o distruggerli (generalmente a vantaggio delle rendite), i servizi pubblici o distruggerli (generalmente a vantaggio delle grandi aziende private multinazionali, dall'acqua alle assicurazioni), gli investimenti pubblici o il pareggio di bilancio in Costituzione (a vantaggio degli stessi, ecc.), difendere i diritti economici (lavoro, salario, pensione ferie ecc.) <a href="http://www.quirinale.it/qrnw/costituzione/pdf/costituzione.pdf" rel="nofollow">sanciti dalla Costituzione</a> o distruggerli in nome di altri interessi, limitare l'impresa privata a ciò che ha utilità sociale e non viola la dignità umana... .<br />Un partito mica sceglie queste cose per "psicologia".Pellegrinahttps://www.blogger.com/profile/03944191771146026592noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5290400301707505038.post-80145086336356499652018-03-19T06:55:35.898+01:002018-03-19T06:55:35.898+01:00@Vanessa:
No, lo sfondo dovrebbe essere lo stesso,...@Vanessa:<br />No, lo sfondo dovrebbe essere lo stesso, e sul mio schermo risulta perfettamente chiaro e leggibile. A questo punto vorrei sapere se c'è stato qualcun altro che ha trovato difficoltà a leggere, perchéin caso a cambiare colore basta un attimo (per ora traccheggio perché il mauve su rosa è uni dei mei accostamenti preferiti, non scordiamo che sono una dama hejan...)<br /><br />@Pellegrina:<br />Ma anche tu mi citi una causa psicologica: "Noi non riconosciamo la sconfitta e le sue stupide e insulse cause". Sì, vabbé, ma la sconfitta c'è stata lo stesso. E parlo di causa psicologica perché è un fenomeno assolutamente patetico e trasversale e riguarda ogni partito che ha operato nell'ultimo quarantennio.<br /><br />@Mel: <br />Assolutamente d'accordo! Ammettere la sconfitta ti permette di lasciartela alle spalle, aggirare i detriti rende molto più complicato districarsi - e immagino che all'estero usino risolvere così il problema proprio per questo motivo, e non perché maggiormente portati all'introapezione o roba del genere.Murasakihttps://www.blogger.com/profile/08466683457662015223noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5290400301707505038.post-844326557536866592018-03-17T19:54:50.676+01:002018-03-17T19:54:50.676+01:00Ti adoro per essere riuscita a citare Ranma in que...Ti adoro per essere riuscita a citare Ranma in questo contesto.<br />Anche io trovo che spesso si faccia prima a prendersi anche colpe non del tutto nostre per andare avanti . Invece i ns politici si comportano come bambini di tre anni.<br />Bah<br />Off topic: hai cambiato colore o sto diventando io più cieca? Mauve su rosa lo leggo solo con la luminosità altissima <br />Ciao<br />Vvanessahttps://www.blogger.com/profile/02764550633762252359noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5290400301707505038.post-80312414644701036242018-03-17T12:25:37.269+01:002018-03-17T12:25:37.269+01:00Sono sempre un po' scettica sulle spiegazioni ...Sono sempre un po' scettica sulle spiegazioni unicamente psicologiche e ritengo le situazioni psicologiche collettive assai determinate da cause storiche e socioeconomiche. Diciamo che non ammettere la sconfitta significa anche non essere obbligati a riconoscerne le cause. Ad esempio avere convintamente abbandonato la difesa degli interessi che si era nati per tutelare.Pellegrinahttps://www.blogger.com/profile/03944191771146026592noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5290400301707505038.post-83832242560445600742018-03-16T19:05:17.231+01:002018-03-16T19:05:17.231+01:00È una tendenza che scorre nelle vene insieme al no...È una tendenza che scorre nelle vene insieme al nostro sangue e un po' tutti ne siamo vittime e protagonisti. Quando si svolge un ruolo pubblico, ammettere di avere sbagliato può dare l'opportunità di rimediare, stizzirsi e scaricare sugli altri le colpe apre la strada della rovina. Eppure c'è chi ha la faccia tosta di tentare di nuovo.<br />Melchisedechttps://www.blogger.com/profile/04743440359705183485noreply@blogger.com