Collegio dei docenti. La Preside Cornelia Caramell annuncia che presto anche la scuola primaria userà il registro elettronico. Noi dell'ala delle medie ascoltiamo con blando disinteresse.
Si alza una maestra.
"Mi scusi, io sapevo che alle medie c'era il registro elettronico ma che i genitori non potevano vederlo. Adesso mi dite che col registro elettronico io genitori potranno vedere i voti. Allora è cambiato qualcosa? Perché non mi ricoprdo che in collegio si sia mai parlato di questo cambiamento".
Brusio perplesso intorno a me. La Preside, arrivata da pochi mesi, non sa cosa rispondere perché quando è arrivata il registro era in chiaro da più di tre anni. Esattamente da quando...
Alzo la mano e vengo autorizzata a intervenire.
"Parlo io perché ricordo perfettamente cosa successe quando il registro partì" evito di aggiungere che proprio poche sere prima, per caso, mi ero incantata a rileggere tutta l'orrendevole e drammaticissima e sganascevole e ridicolissima saga del registro elettronico con cui avevo ornato il mio blog, riscuotendo a suo tempo anche lusinghieri successi di critica e di pubblico, e quanto mi fossi rotolata dal ridere a ogni nuovo post perché nel frattempo molte cose le avevo dimenticate "Nei primi tempi il collegamento in rete era occasionale, buona parte dei computer funzionava male, il registro veniva compilato da casa ed era molto difettoso, inoltre solo alcuni riuscivano a compilarlo perché anche le password non sempre funzionavano. Venne così deciso di aspettare che le cose si sistemassero prima di far accedere ai genitori. Più avanti il collegamento è diventato stabile, le macchine difettose sono state sostituite, tutti gli insegnanti hanno avuto il loro accesso e alla fine il registro è stato reso accessibile. Ma permetterne la visione ai genitori è sempre stata la finalità cui tendeva detto registro. Esiste ad ogni modo anche la possibilità di non rendere visibili le valutazioni, tutte o in parte se qualcuno desidera valersene" spiego compunta.
In realtà le cose non andarono esattamente così. All'inizio fu deciso di aspettare un po' "per permettere agli insegnanti di familiarizzarsi". La fase durò un paio di anni buoni e si concluse solo con l'arrivo della Preside Reggente, che quando seppe che c'era un registro fantasma disse (non senza ragione, a mio avviso) "Ma che sciocchezza è questa? Diamo le password ai genitori e subito!" e nel giro di due settimane ciò avvenne.
È altresì vero però che da molti e molti mesi, visto che ormai tutti avevamo imparato a compilare correttamente quell'aggeggio, il collegamento in rete era ormai quasi stabile e ogni classe disponeva di un computer che funzionava in modo decente, tutti ci domandavamo con una certa perplessità e molta irritazione perché quel cazzo di registro elettronico non potesse essere visionato anche da alunni e genitori qualora gli fosse venuta vaghezza di farlo, e la sortita della Preside Reggente riscosse la nostra unanime approvazione.
Ma son dettagli, e quello era un Collegio Docenti con diciassette punti diciassette all'ordine del giorno, non un seminario sugli scheletri nell'armadio dell'Istituto Comprensivo di St. Mary Mead, quindi mi sono astenuta dall'insistere su queste minuzie.
Ad ogni modo è chiaro che le insegnanti delle elementari sono contrariate all'idea di rendere pubblici (beh, pubblici... diciamo "visibili a famiglie e alunni") i loro voti. Eppure, immagino, a quegli stessi genitori che in futuro li leggeranno a casa che siano abituati a comunicarli, questi voti, quando costoro vengono a colloquio.
Certo che la gente è ben strana.
Che senso ha tenere un registro elettronico, se possiamo vederlo solo noi?