Il titolo del post fa riferimento ad una bella canzone dei Bastard Sons of Dioniso.
L'immagine invece ci mostra una delle sedute del Consiglio dei Ministri in cui ci si è occupati
con attenzione e puntiglio della Grandiosa Riforma delle Scuole Superiori di Secondo Grado.
Una delle più fastidiose abitudini della Maristella nazionale è sempre stata quella di emanare disposizioni tramite circolari o avvisi amatoriali pubblicati sul sito del Ministero dell'Istruzione e solo dopo, con comodo, se proprio non c'era di meglio da fare e non davano nulla di buono in televisione, ricordarsi di chiedere agli addetti del Ministero di preparare una qualsivoglia leggina sugli argomenti trattati nelle circolari e negli avvisi informali di cui sopra (nemmeno sempre, peraltro: siamo ancora qui che aspettiamo qualcosa sulla mitica "Cittadinanza e Costituzione", materia di recente istituzione ma che non ha ore a lei dedicate né indicazioni ministeriali sui contenuti ma solo un buon numero di dichiarazioni in libertà alla stampa e in TV).
A far le cose in questo modo è chiaro che ogni tanto si finisce per inciampare, soprattutto se quello che proponi nella circolare comporta una ristrutturazione dell'organico in gran parte delle scuole del regno. Succede così che la legge sulla Riforma delle Scuole Superiori, o meglio sui Tagli di Cattedre alle Scuole Superiori, sia stata approvata solo in tempi molto recenti e quando erano già state fatte le iscrizioni alle Scuole Superiori di cui sopra.
I diretti interessati, che si sono dovuti iscrivere a tastoni, non hanno granché gradito e, piuttosto seccati da cotal modo di procedere hanno fatto ricorso al TAR in merito (per una sintesi della vicenda vedere qui); il ricorso è stato infine discusso nei giorni scorsi.
Ieri è arrivata la sentenza, o meglio, le varie sentenze. Che dicono (sembra, dice, pare, si sussurra, si vocifera) che la Riforma ormai ce la teniamo, anche se effettivamente al MIUR sono stati piuttosto cialtroni nella procedura, che per quanto riguarda le iscrizioni chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato, MA che cotale riforma riguarda solo le prime, mentre le cosiddette "classi intermedie" non subiranno riduzioni di orario - o meglio, passa la palla per la decisione al Consiglio Nazionale per la Pubblica Istruzione che ci farà sapere, con comodo.
La notizia è filtrata stanotte, e oggi è il 21 Luglio. L'anno scolastico si avvia tra un paio di mesi e tutta la struttura del MIUR era già in netto ritardo sulle procedure - voglio dire, in ritardo anche sul ritardo cronico che da sempre caratterizza l'avvio dell'anno scolastico. Naturalmente la Maristella ricorrerà al Consiglio di Stato che comunque, quand'anche le desse ragione (ma non è affatto detto che lo faccia) non lo farà in settimana e si farà aspettare per un po' .
Va da sé che dal MIUR e dalla Presidenza del Consiglio ci spiegheranno con dovizia di dettagli e di argomenti che è tutta colpa del bieco complotto demoplutogiudaicomassonico montato dalle sinistre e che è ora di finirla con tutti questi lacci e lacciuoli che ostacolano continuamente l'azione del governo, che si sa che le trafile legislative stanno lì per bellezza e non per essere prese sul serio ed è una vera vergogna intralciare un così brillante esecutivo con cavilli e quisquilie invece di badare alla bellezza dei principi che informano le loro leggi.
Sta di fatto che adesso il governo ha una grana in più, che era l'ultima cosa che gli serviva, e che la Maristella sarà ahimé costretta a dedicare qualche fuggevole pensiero anche alla gestione del suo ministero e non soltanto alla Fondazione Liberamente.
Inoltre è anche possibile che Qualcuno, lassù in alto, si domandi seriamente se davvero sarebbe una buona idea nominarla Coordinatore Unico del Partito Delle Libertà, perché se costei gestisse il PDL con la stessa cura che sta dedicando al Ministero dell'Istruzione, beh, allora l'attuale opposizione, accusata in questo periodo di non mostrarsi eccessivamente attiva e solerte, potrà ben giustificarsi dicendo che è inutile intervenire in aiuto del sole in Agosto in Sicilia, della nebbia in Ottobre nella pianura padana o del turismo a Roma nel periodo pasquale.