tag:blogger.com,1999:blog-5290400301707505038.post6066421740135822897..comments2024-03-27T14:21:41.332+01:00Comments on Il diario di Murasaki: Di troie e di zoccole parte secondaMurasakihttp://www.blogger.com/profile/08466683457662015223noreply@blogger.comBlogger11125tag:blogger.com,1999:blog-5290400301707505038.post-17435719027577133782018-02-16T21:58:48.283+01:002018-02-16T21:58:48.283+01:00@Sary:
Bellissimo! Ma pensa i tuoi perfidi alunni ...@Sary:<br />Bellissimo! Ma pensa i tuoi perfidi alunni che scovano la tua password e invece di usarla come chiunque farebbe per alzarsi i voti si limitano a seminare il registro con annotazioni di dubbio gusto ^_^Murasakihttps://www.blogger.com/profile/08466683457662015223noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5290400301707505038.post-12133270709805260702018-02-16T15:41:11.562+01:002018-02-16T15:41:11.562+01:00A conclusione di questo interessante post con anne...A conclusione di questo interessante post con annessi commenti, aggiungo un nanetto che per analogia mi è venuto in mente quando hai detto che speravi che la custode non entrasse bla bla.... quando scrissi sul registro di classe Porco giuda ore 17,00 intendendo che ci sarebbe stata la presentazione di quell'onesto romanzo di Giampaolo Merciai e la collega, leggendo l'annotazione, apostrofò i ragazzi accusandoli di essere entrati con la mia password nel registro allo scopo di esibirsi in deprecabili turpiloqui! i poverini si sono squassati dal ridere e anche lei, una volta risolto il caso.<br />Ma con la custode forse non sarebbe stata così semplice da risolvere...Sarynoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5290400301707505038.post-88328672934732290722018-02-15T11:59:00.652+01:002018-02-15T11:59:00.652+01:00Vero, di solito alle medie c'è un certo stacco...Vero, di solito alle medie c'è un certo stacco tra maschi e femmine (anche se la mia attuale classe francamente sotto questo aspetto esagera, la parte maschile somiglia più a un asilo d'infanzia che a una Terza, che è la classe dove il divario tende a ridursi parecchio). E grazie per i tuoi ricordi al maschile, che sono molto interessanti ^_^Murasakihttps://www.blogger.com/profile/08466683457662015223noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5290400301707505038.post-3037935355814404242018-01-20T12:40:23.226+01:002018-01-20T12:40:23.226+01:00Mi ricordi il professor Onizuka di GTO!
Da quel ch...Mi ricordi il professor Onizuka di GTO!<br />Da quel che ricordo dei miei anni scolastici, la "puttanitudine" era un argomento tenuto in forte considerazione dalle ragazze. Più dalle ragazze che dai ragazzi; su di noi, le ragazze che si esponevano di più esercitavano un grande fascino e una certa dose di intimidazione. In genere, comunque, con le dovute eccezioni, noi ragazzi eravamo più "passivi" rispetto alla controparte femminile nel campo del corteggiamento. Quella che si buttava sul maschio papabile aveva spesso successo, ammesso che fosse esteticamente decente. Le ragazze, comunque, erano di gran lunga più mature di noi, prima di noi (alcuni di noi erano davvero dei bambini, mentre in tante erano già donne).Il Palombaro di Immersivitàhttp://immersivita.it/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5290400301707505038.post-51068019928234456412018-01-14T21:31:09.373+01:002018-01-14T21:31:09.373+01:00@Minty:
la cosa più interessante è che la ragazza ...@Minty:<br />la cosa più interessante è che la ragazza più scafata... non ti lasciasse in pace. Voglio dire: aveva la sua piccola corte, si faceva la sua vita, cosa gliene fregava di te o delle altre ancora ancorate allo stadio platonico? Eppure il caso non è così raro, e forse meriterebbe un certo studio.<br /><br />@la povna:<br />Tra l'altro (ci ho ripensato dopo) quella frase è servita a creare un certo senso di complicità che ha semplificato le cose ^_^<br /><br />@Mel:<br />Oh, quando si tratta di vegetali ci vado giù piuttosto pesante anch'io. Il punto però è che sappiamo tutti i (deplorevoli) meccanismi che portano alle parole vegetali, ma in questo caso mi sfuggiva proprio la meccanica di base; così ho pensato che fosse più pratico ascoltare e cercare di capire.<br /><br />@Bridigala:<br />Esatto! Capire come funziona un meccanismo semantico può essere anche di un certo incentivo per provare a smontarlo. Se vogliono, certo.<br /><br />@Ornella:<br />Ebbene, la sega del legnaiuolo non mi ha mai creato problemi, né ricordo che ne abbia mai creati ad alcuno dei colleghi. Ma dipende dal giorno, dalle circostanze... ricordo la povera Medea, alle prese con la freccia (del dio Amore) apportatrice di PENE che gettò una classe in un corto circuito inestricabile, e la novella di Chichibio dove la presenza degli uccelli causò una inestinguibile ilarità. Del resto, come osservava giustamente LaProf, in classe è sempre molto meglio parlare di volatili e di pennuti piuttosto che di uccelli!<br /><br />@Dolcezze:<br />Oh sì, sono sempre lezioni molto partecipate ^_^<br />Ed è vero, oggi le ragazze sono più "cattive": più aggressive in generale, quindi anche tra loro - almeno, può darsi dipenda da questo. Di per sé trovo che l'aggressività femminile sia una ottima cosa, anche se forse oggi è l'aggressività in generale ad essere troppo diffusa; ma non sono tendenze dove la scuola possa intervenire granché, temo.<br />(Tremo al pensiero che quest'anno avrei messo in programmazione giusto "Il sabato nel villaggio". Speriamo bene...)Murasakihttps://www.blogger.com/profile/08466683457662015223noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5290400301707505038.post-9768220373963094182018-01-12T19:13:53.152+01:002018-01-12T19:13:53.152+01:00Confesso che anche io, in tutte le classi, faccio ...Confesso che anche io, in tutte le classi, faccio sempre una lezione sulle parolacce e la loro pregnanza (in genere il punto di partenza è la "serva Italia... non donna di province ma bordello")e, in genere,tale lezione è molto ben partecipata.<br />Andando all'argomento nello specifico, mi son resa conto che, in effetti, le ragazze tendono ad essere veramente "cattive", ma spesso non se ne rendono conto, proprio perché le troppe parolacce ormai sdoganate da cinema e tv hanno fatto perdere la forza icastica dei singoli termini. La discussione spesso aiuta a prendere consapevolezza di ciò (se poi aiuta a modificare il linguaggio, non so)dolcezzedimammahttps://www.blogger.com/profile/17075426343447325891noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5290400301707505038.post-90303107993109540182018-01-12T17:23:08.659+01:002018-01-12T17:23:08.659+01:00Il problema delle "parolacce" a scuola. ...Il problema delle "parolacce" a scuola. Spesso sono usate senza consapevolezza del loro esatto significato, invece se ne deduce che questi studenti siano addentro la semantica, almeno per questi tre sinonimi. Ma si sa che ogni sinonimo, per il fatto di esistere, precisa una sfumatura di senso, pur lieve. <br />Mai affrontato il problema in modo così diretto. Sdramatizzato spesso , con ironia, alcuni falsi turpiloqui. Mi sono sempre rifiutata di usare il termine "globi" per indicare le palle natalizie, e la risatina bieca dell'alunno in seguito al ritrovamento del termine "verde pisello" l'ho smontata chiedendo a bruciapelo: "Perché, il tuo è verde"? <br />Infine non ho mai visto nulla di pornografico nel Sabato del villaggio del nostro Giacomo, anche se "la sega del legnaiuol" metteva in crisi più di una collega. <br />Con buona pace dei malpensanti. Ornellahttps://www.blogger.com/profile/08122900627866481387noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5290400301707505038.post-61764990712047855442018-01-10T12:18:35.718+01:002018-01-10T12:18:35.718+01:00Caspita! Ottima idea, quanto mai necessaria per ai...Caspita! Ottima idea, quanto mai necessaria per aiutarli a capire i loro stessi pensieri, che non sempre svolgono compiutamente se non sono costretti. Bridigalahttps://www.blogger.com/profile/10762295267746757077noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5290400301707505038.post-15083474866887968962018-01-09T21:14:57.888+01:002018-01-09T21:14:57.888+01:00Una lezione di lingua concreta concreta. A tanto n...Una lezione di lingua concreta concreta. A tanto non mi sono spinto, però ricordo che una lezione simile la tenni in occasione di un fatterello di bullismo su parolacce anche di origine vegetale. Ma ero Inc..., senza il savoir faire che ti contraddistingue.😁 Melchisedechttps://www.blogger.com/profile/04743440359705183485noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5290400301707505038.post-13657330423689945922018-01-09T15:16:31.424+01:002018-01-09T15:16:31.424+01:00Molto interessante, come lezione, soprattutto face...Molto interessante, come lezione, soprattutto facendo tenere a loro il bandolo della matassa. Non è detto che non ti copi. La storica frase: "E speriamo che non entri la custode proprio adesso" la sento molto mia... ;-)la povnahttps://www.blogger.com/profile/17569207036438527825noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5290400301707505038.post-54589156542283299172018-01-08T17:12:17.737+01:002018-01-08T17:12:17.737+01:00Siamo sempre lì: il ragazzo che si dà tanto daffar...Siamo sempre lì: il ragazzo che si dà tanto daffare con le donne è un "dritto", la ragazza che fa lo stesso con gli uomini è una "zoccola". Soprattutto agli occhi delle rappresentanti del suo stesso sesso. Retaggio della società maschilista e patriarcale? Invidia? Moralismo? Tutte le cose insieme?<br />Io mi riconosco meno corretta di te: alle medie avevo in classe una di quelle ragazzine molto indaffarate con l'altro sesso (per età e per epoca, cio' voleva dire baci con la lingua e forse un po' di petting. Cose che oggi non scandalizzano più nessuno, credo), e l'ho sempre disapprovata assai cordialmente. Forse per una mia idea ancora molto casta e pura dell'amore (che a 12-13 anni è ancora lecita XD) che lei contraddiceva in pieno, con la sua girandola di "morosi" e smanacciate; forse perché tutto quel frullìo di makeup, fidanzatini, vestiti "da grande", ecc. la facevano rientrare nel novero delle "poco serie" (concetto ereditato da generazioni di donne di famiglia); forse perché colei non era capace di lasciare in pace quelle come me, ancora nel mondo degli unicorni e delle cotte platoniche, e si divideva equamente fra l'aperta derisione e il tentativo di evangelizzazione al suo stile di vita (i sui fidanzati si limitavano alla prima opzione). Fatto sta che probabilmente l'appellativo "tro*a" m'è passato più volte in testa, pensando a lei (pronunciato forse mai, ché ero già consapevole della gravità dell'insulto e come non andasse speso alla leggera). Di sicuro è che, tuttora, ricordo lei e la sua manica di "morosini" come una delle piaghe più brucianti dei miei anni delle medie (che non furono anni facili per tanti motivi).mintyhttps://www.blogger.com/profile/14929295038280406864noreply@blogger.com