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giovedì 26 settembre 2019

Sono arrivate le borracce! (post altamente ecologista)

Proteggere il nostro pianeta è importante, come ci ricorda la scritta di questa mug.

Nonostante l'ampia dose di sarcasmo di scarsa levatura che la destra più conservatrice le ha dedicato, Greta e i suoi Venerdì per la Terra hanno innestato un vero effetto valanga e nelle ultime settimane le tematiche ecologiste sono tornate di gran moda. 
Molti comuni hanno deciso così di regalare a tutti i loro studenti una bottiglia di alluminio affinché la smettano di seminare bottiglie di plastica per ogni dove.
L'operazione mi sembra meritoria per molti motivi, soprattutto dove l'acqua del rubinetto è di ottima qualità (cioè dappertutto, almeno in Toscana, ma non credo che il resto dell'Italia se la passi molto peggio).
In realtà il comune di St. Mary Mead già da molto tempo aveva promesso un fontanello nella nostra scuola - ne avevo già sentito parlare prima di ammalarmi, ovvero tre anni fa, e ogni tanto l'argomento riaffiorava come quei fiumi carsici che spuntano qua e là per brevi tratti per poi riprendere il loro corso sotterraneo.
"Avremo un fontanello e toglieranno il distributore delle bottigliette dell'acqua minerale" si vociferava in giro. Ma il distributore restava lì, in tutta la sua splendida ingombranza, e torme di studenti assetati ci si recavano ogni giorno per rifornirsi di acque minerali, bibite di dubbio valore nutritivo e snack vari di cui io disapprovavo fortissimamente il costo.
Anni fa era stato fatto un tentativo di convertirlo a snack più salutisti che erano stati assai apprezzati dagli insegnanti ma snobbati dai ragazzi; ma ben presto eravamo ritornati all'originario regime, con mio grande rimpianto.
Quanto alla modesta proposta di eliminare del tutto il distributore in questione, proprio non c'è mai stato verso, nonostante detta proposta venisse presentata ogni anno dagli insegnanti che sostenevano (non a torto, secondo me) che la scuola non mostrava grande coerenza appoggiando le varie campagne di educazione alimentare che incoraggiavano colazioni a base di frutta, yogurt e simili per poi tenere in bella vista una macchinetta che distribuiva tutt'altro.
Ma a quanto pare Greta (sempre sia lodata) ha fatto il miracolo, e sembra che dall'anno prossimo ritorneranno gli snack biologici. Nel frattempo il Comune si è impegnato a dare le bottigliette di alluminio e gli operai sono venuti a installare il rubinetto con il fontanello, che però ancora non è in funzione.
Per tutta la prima settimana i ragazzi hanno continuato a chiederci quando sarebbero arrivate, queste fantomatiche bottigliette di alluminio, ma nessuno di noi ne sapeva niente anche se tutti le aspettavamo a gloria perché lo schioccare delle bottiglie di plastica in classe è davvero esasperante.

E stamani le bottigliette sono arrivate, mentre ero nella Terza Zuzzurlona e stavo navigando nelle acque dolci spiegandogli i problemi che molti fiumi e laghi incontrano in questo periodo. Mai arrivo di gadget fu più pertinente.
Diciamo la verità: il Comune di St. Mary Mead ha fatto un bel lavoro. Le bottigliette sono di un sontuoso rosso intenso metallizzato e di un azzurro oltremare altrettanto metallizzato. Lo stemma del Comune risalta mirabilmente. Sono dei begli oggetti e chiunque può esibirli con fierezza al cinema, a teatro, in piscina o nella camminata tra i boschi. In effetti avrei molto gradito che ce ne fossero anche per gli insegnanti, ma così non è stato.
Ce le hanno portate in una bella borsina di stoffa, anche quella con lo stemma del comune, molto solida e ben fatta. E quella almeno ho potuto intascarla.
Tiro fuori le bottigliette, nove rosse e nove azzurre, tutte avvolte in un bel preservativo di plastica riciclabile.
"Perché, se ci danno le bottigliette per limitare l'uso della plastica le avvolgono nella plastica?" ha chiesto sennatamente un alunno.
"Perché non si graffino, suppongo, e per questioni di igiene. Anche se immagino che gli darete comunque una sciacquatina, prima di usarle".
"E perché sono di due colori?".
"Non oso dirlo, ma temo che quelle rosse siano per le signorine e quelle azzurre per i signorini".
La classe insorge, alcune ragazze guaiolano che la vogliono azzurra. Non sarò io a dar loro torto.
"Comunque è solo una mia teoria, qui nel foglio non c'è scritto niente in proposito".
Risulta che una maggioranza schiacciante la vorrebbe blu. Poi un ragazzo dichiara apertamente che gli piacciono entrambio i colori e che per lui non fa nessuna differenza. Altri si accodano a questa nobile scuola di pensiero. In effetti anche rossa è molto bella.
Faccio un paio di sondaggi per alzata di mano e decido di dare a tutti diritto di scelta. Li chiamo a coppie alla cattedra in ordine casuale. La consegna fila liscia e le bottigliette avanzate per i due assenti sono una rossa e una azzurra.
Direi che meglio non poteva andare.
Poi faccio distribuire i volantini allegati e, come richiesto dal foglio di consegna, lo leggiamo insieme.
Si intitola "Dieci piccole grandi azioni" e contiene una lista di impegni cui tutti sono tenuti per rispettare l'ambiente. Il tono di questi consigli è leggermente roboante. Roba del tipo "Mi impegno a usare la borraccia a scuola e nel tempo libero". Per fortuna non è richiesto un giuramento collettivo, penso in cuor mio. La solita storia di chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti, consigli per riutilizzare gli avanzi senza sprecare cibo*, fare la raccolta differenziata, non seminare i boschi e le spiagge di residui di plastica...
"Pratico la gentilezza con i compagni, con le persone e con gli animali". Che cazzo c'entra la gentilezza con l'ecologia, mi domando perplessa in cuor mio. Un alunno se lo domanda ad alta voce, seppure in modo più forbito.
"Immagino che la gentilezza sia comunque un valore aggiunto, anche se in effetti il collegamento un po' mi sfugge" mi vedo costretta ad ammettere.
"Passo meno tempo davanti a TV, tablet, smartphone e videogames. Aumento il numero delle ore passate a giocare all'aria aperta" e lì il collegamento con le bottigliette di alluminio mi sfugge ancor di più.
"Quando giochiamo fuori maltrattiamo l'erba" osserva qualcuno, non del tutto a torto. Gli altri ne convengono. Anch'io ammetto che è un punto di vista valido.
In cuor mio mi domando perché gli adulti, quando scelgono di rivolgersi ai ragazzi, si sentano in dovere di scrivere tante sciocchezze.
Si conclude con una tirata sulle api "guardiane della biodiversità. Le aiuto seminando fiori di cui sono golose, come la calendula, il rosmarino, il timo e la lavanda". Niente erica, osservo addolorata. Peccato, perché a me il miele di erica piace moltissimo.E infine...
"Racconto a tutti le mie buone azioni per aiutare l'ambiente e chiedo anche agli altri di seguire queste buone azioni per un futuro più ecologico". E al mio confronto i missionari mormoni sono degli zuccherini, vien da pensare.
"Vabbé, ci sono comunque molti suggerimenti utili. Ricordatevi soprattutto l'importanza della raccolta differenziata" concludo diplomaticamente prima di riprendere la lezione "Quanto al fatto di non lasciare rifiuti nei boschi e sulle spiagge non voglio nemmeno soffermarmici, era già considerato grave maleducazione quando ero bambina, cinquant'anni fa".

Non so perché gli adulti hanno questa curiosa tendenza a coprirsi di ridicolo con certi proclami. Ma soprattutto non so perché io non sono mai riuscita a diventare adulta. Non importa quanto tempo abbia passato in ospedale con la seria possibilità di lasciarci la pelle, non importa quanti anni ormai conti sul calendario; niente al mondo sembra in grado di farmi evolvere dallo stadio di adolescente polemica, nemmeno davanti a un tema serio come quello del degrado ambientale.
Però quel volantino potevano scriverlo meglio, ecco.

* tutti suggerimenti squisiti, devo dire. Peccato che io non riesca mai a farmi delle deliziose polpette con gli avanzi, perché gli avanzi me li mangio a colazione. Se voglio farmi delle polpette mi tocca comprare gli ingredienti. È uno dei grandi rimpianti della mia vita, un po' come l'insalata di pollo che andrebbe fatta col pollo avanzato. Ma a me il pollo non avanza mai!

2 commenti:

Bridigala ha detto...

e visto che ci siamo, ricorda ai tuoi alunni che prendere a calci cani e gatti NON è un comportamento ecologista... robe da matti
Bridigala che non ricorda più la password

Murasaki ha detto...

Nessun alunno della scuola media di St. Mary Mead prenderebbe MAI a calci cani, gatti, furetti, ricci o altri animali a quattro zampe o due zampe. Alcuni hanno paura dei serpenti, ma non ho indagato troppo.