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lunedì 9 settembre 2019

Sull'importanza di non tradire mai la propria natura - Guida per l'aspirante Bravo Insegnante


Un perfetto esempio di insegnante Autorevole ma non Autoritario, qui ritratto mentre fa colazione prima di andare al lavoro

Quando comincia l'anno scolastico è abbastanza frequente trovare in giro guide e ammonimenti su come il Perfetto Insegnante deve presentarsi in classe per trasmettere un giusto messaggio ai suoi futuri alunni. 
La prima cosa che tutti spiegano è che il Perfetto Insegnante deve essere Autorevole ma non Autoritario - e per capire quanto è importante questo concetto basta vedere come nessuno, ma proprio nessuno, manca mai di sottolinearlo.
L'Insegnante Autorevole, è cosa nota, emana Autorevolezza da ogni poro della pelle e da ogni fibra del suo abbigliamento. Gli basta Essere, e mostrarsi in questa sua Autorevole  Essenza perché la classe diventi all'istante rispettosa e obbediente, adeguatamente sottomessa ma nel contempo anche partecipativa e piacevolmente assertiva.
Succede, specie con gli anni e l'esperienza. Ma succede anche che, nonostante gli anni e l'esperienza, la cosa non sia così automatica: il meccanismo che lega insegnanti e alunni è molto complesso, e ogni classe funziona a modo suo. Ci vuole quasi sempre un po' di adattamento reciproco. 
La cosa sarà più semplice per l'insegnante che avrà imparato a conoscere la propria intrinseca natura e soprattutto ad accettarla, invece di cercare di uniformarsi ad un modello imposto dall'alto. Tutto questo naturalmente sarà estremamente difficile se siete  un Insegnante Insicuro - ma non preoccupatevi: se siete insicuro in sommo grado, qualsiasi lavoro sarebbe per voi una via crucis, per cui tanto vale che continuiate a insegnare; anzi può perfino succedere che insegnando diventiate meno insicuri, perché si tratta di un lavoro dalle singolari capacità terapeutiche.
Per comportarsi secondo la propria natura è prima di tutto necessario stabilire con ragionevole approssimazione quale sia in effetti la vostra intrinseca natura*, senza aver paura di chiamare le cose col loro nome e senza paura che questa natura vi impedisca di diventare un Perfetto Insegnante.
Siete un insegnante Scamorza, privo di aggressività e terrorizzato dai conflitti? 
Siete un Insegnante Istrione, affascinato dal suono della vostra voce e taaanto compiaciuto del vostro splendido carisma? 
Siete un Insegnante Giocherellone, incapace di prendere sul serio le grandi tragedie che ogni giorno avvengono tra i banchi della vostra classe? 
Siete un Insegnante Materno, assillato notte e giorno dalle ansie e i dispiaceri dei vostri alunni e terrorizzato al pensiero di ferire la loro delicata sensibilità? 
Siete un Insegnante Serioso, di quelli che non ridono mai e pronto a vedere solo leggerezza e cialtroneria nei ragazzi che avete in carico, ah questi giovani d'oggi? 
Siete un Insegnante Suscettibile e odiate essere preso in giro? 
Siete un Insegnante Tigre, implacabile e perfezionista? 
Oppure un Insegnante Contentabile, di quelli pronti a prendere quel che passa il mercato? 
O un Insegnante Confusionario, ogni mattina un treno nuovo e mai uno che arrivi alla stazione nel tempo e nel luogo progettato?
O magari un Insegnante Pedante, un po' soporifero e lamentoso?
E qui è meglio darci un taglio per pietà verso chi legge, perché l'elenco che è ancora lunghissimo
In tutti i casi conviene accettarvi per quel che siete. 
Col tempo imparerete a smorzare le  punte troppo appariscenti e con un po' di mestiere farete delle vostre caratteristiche portanti dei punti di forza. 
Molti alunni vi ameranno per quel che siete, altri vi sopporteranno bonariamente e a qualcuno starete un po' sull'anima; ma nessuno può piacere completamente a tutti, nemmeno un Perfetto Insegnante. 
Cercate però di essere coerente con voi stessi accettandovi e non fingete di essere diversi  da quel che siete solo perché qualcuno, magari mosso dalle migliori intenzioni, vi ha detto che quel che siete non si addice al Vero Insegnante. A parte rubare (agli alunni), essere violenti (con gli alunni), prendere vilmente in giro (gli alunni) e non insegnare (agli alunni) non c'è niente che non si addica al Vero Insegnante: è uno strano lavoro e ognuno lo fa a modo suo ma i modi di farlo bene sono assolutamente infiniti. 
Per esempio: ci sono insegnanti talmente seriosi e sicuri di sé che sanno bloccare sul nascere qualsiasi forma di indisciplina con poche e taglienti parole. Quando ci provate voi invece non cavate un ragno dal buco. Come mai?
Forse perché le vostre poche e taglienti parole non suonano esattamente nello stesso  modo di quando le dice un Insegnate Davvero Serioso.

E allora vi conviene cercare di comportarvi secondo la vostra natura invece di sfoggiare una Autorevole Autorità in cui voi per primi non credete. Siete più portati a mediare? La vostra natura vi porta a esaminare la questione in classe e a rigirarla da ogni parte in una lunga seduta collettiva di autocoscienza? Oppure siete portati a fare finta di niente e a lasciar correre, tanto vi basta sopravvivere? 
Certamente il sistema delle poche e taglienti parole è il più efficace, quando funziona. Ma solo alcuni sanno farlo funzionare. Cercatene uno vostro e non schifate compromessi e aggiustamenti: sono i compromessi e gli aggiustamenti quelli che aiutano il mondo ad andare avanti. 
Questo significa che non sapete gestire la situazione? Più che altro significa che non la sapete gestire in quel modo. D'altra parte non è che potete spararvi, per questo: non solo non risolvereste in alcun modo il problema, ma mettereste in grave imbarazzo la vostra scuola, che ad anno scolastico già avviato dovrebbe trovare un altro insegnante, e di questi tempi non è affatto facile. Se siete un tenero micetto non serve a nulla far finta di essere un poderoso leone. Ma sappiamo tutti che il più tenero micetto impara presto a  rigirarsi la sua famiglia di umani sulla punta di una zampetta come fossero tante trottoline.
Analogamente, se siete un Insegnante Materno (o Paterno) i ragazzi finiranno per apprezzarvi proprio per questo: per strano che possa sembrare infatti perfino nell'età della rivolta adolescenziale (che dura come minimo dai dieci ai venti anni di età, e dunque copre assai larga parte del periodo scolastico) la gran parte per non dire la totalità degli allievi è sempre a caccia di nuove figure paterne e materne, anche quando ad un occhio esterno ne sembrerebbe provvisto in abbondanza e perfino in eccesso.
Insomma, le possibilità sono molte, anche imprevedibili, e quasi sempre i ragazzi finiscono per apprezzare i lati positivi di una persona che lavora con dedizione e partecipazione e ha a cuore il loro presente e il loro futuro - anche se gli fa la predica, anche se sorride poco, anche se non ama i loro programmi televisivi preferiti... e anche se gli mette qualche orrido voto in risposta ad eventuali orride prestazioni.
Non tutti e non sempre, certo. Ma apprezzeranno comunque la coerenza se vi vedono comportarvi in modo spontaneo e affine alla vostra natura.
E che il ciel vi assista.

*Naturalmente ci sono casi in cui l'intrinseca natura di un individuo è quella di essere una perfetta carogna, ma è improbabile che sia il vostro caso, altrimenti non stareste a farvi grandi seghe su come diventare un Perfetto Insegnante e vi porreste senza infingimenti come un Insegnante Carogna - nel qual caso susciterete solo un modesto apprezzamento nei vostri alunni, ma farete parte di quella felice categoria di insegnanti che non si fa domande e di conseguenza non perde tempo a darsi risposte: insegnerete e basta, incuranti di ogni critica, e alla fine non ve la passerete peggio di tanti.

7 commenti:

la povna ha detto...

Molto interessante, questo tuo post e, come si dice, cascante a fagiuolo. Domanda da dodici milioni di punti: tu a che tipologia ti ascriveresti? Tanto tempo fa (in una galassia che è oramai per davvero lontana lontana), io e Snape ci eravamo autoetichettati, rispettivamente, come "comprensione rigorosa" e "rigore comprensivo".
Che, forse, funziona ancora.

Murasaki ha detto...

Il Rigore Comprensivo suona molto bene, ed è quello che credo tutti gli insegnanti vorrebbero avere - io almeno ci terrei moltissimo ☺️ Quanto a me, sono in quasi tutte le categorie elencate, e anche in altre che mi sono venute in mente mentre rileggevo prima di pubblicare il post. Un po' Scamorza, un po' Istrione, molto Giocherellone, abbastanza Suscettibile anche se spero di non darlo troppo a vedere... ma prima di tutto sono una insegnante Amichevole, o almeno io mi vedo così.

Aliceland ha detto...

Quanto vorrei essere autorevole...in realtà mi sembra che nessuno mi tema e mi prenda sul serio...mi domando perché. A tal proposito ho fatto un sogno-incubo l'altra notte: sognavo che una classe (che effettivamente ho) mi trattava malissimo, con poco rispetto, ognuno si faceva i cavolacci propri, mentre quando erano con la collega di italiano erano bravissimi. Ci sono rimasta così male...confido nel fatto che fosse solo un brutto sogno.
Però di solito i miei alunni mi vogliono bene ^_^

Melchisedec ha detto...

Autorevoli si è, difficile diventarlo. Mi rivedo nella tigre, ma non mancano altre sfumature.
Buon anno scolastico! 🐯🐯🐯

la povna ha detto...

Io per la verità ero Comprensione Rigorosa. Rigore Comprensivo era Snape, ma ne ho incontrati almeno un altro paio, dopo di lui (invero sempre maschi). E' una definizione nella quale mi riconosco abbastanza. Sicuramente non sono il tipo materno, e direi nemmeno scamorza. Talora Istrione, carattere che, credo, faccia parte almeno un poco di chiunque scelga questo mestiere per scelta (la figura etimologica è voluta).

Romolo ha detto...

Io penso sarei stato un mix tra istrione giocherellone materno. Peccato che la mia abilitazione sia ormai chiusa in un cassetto da quasi 3 decenni. E ogni tanto affiora qualche rimpianto per quello che sarebbe potuto essere. Ma forse è stato meglio così, in fondo chi può dirlo?

Murasaki ha detto...

@Aliceland:
Oh, i sogni vanno interpretati alla rovescia, è cosa nota - e dunque se sogni che gli alunni ti cencino è perché con te saranno bravissimi.
Quanto all'Autorevole, non va confuso col Lassativo (in base all'immortale commento di un collega che, davanti al solito discorso "Ai miei tempi quando gli insegnati entravano in classe, ci cagavamo addosso!" rispose "Che me ne frega che i ragazzi si cagino addosso quando entro in classe, non sono mica un lassativo"), e il professore con cui si scherza non è in nessun modo meno autorevole di quello musone ^__^

@ Mel:
Chissà... uno fa tutto per farsi una reputazione di Tigre Ircana e poi scopre che i suoi alunni lo considerano un simpatico micione (e d'altra parte anche i micioni simpatici graffiano niente male se vogliono)

@ Romolo:
In effetti come insegnante ti avrei visto anche bene, ma ognuno ha la sua strada, indietro non si torna, non ci sono più le mezze stagioni e forse ho anche finito la scorta di frasi fatte - ma gli insegnanti giocherelloni secondo me sono il Top ^__^

@ La povna:
Materna spero nemmeno io!