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venerdì 10 febbraio 2017

New York - Edward Rutherfurd

A partire dagli anni '70 Rutherfurd è diventato famoso con una serie di romanzi storici di tipo particolare, dove si esamina la storia di un determinato luogo nel corso dei secoli e volendo pure dei millenni. I suoi libri mi avevano sempre attirato, ma alla fine non ne avevo mai preso in mano uno, anche se ne avevo sentito dire bene: in cuor mio li temevo troppo dispersivi.
Quando ho visto New York però in cuor mio sono scattate una serie di considerazioni: New York è una città giovane, meno di quattrocento anni. Il romanzo sfiora le mille pagine. Si poteva fare un buon lavoro con mille pagine su quattro secoli scarsi?
Era almeno possibile provarci, senza contare che di storia statunitense sapevo davvero poco, e quanto alla storia specifica di New York, mi fermavo al fatto che un tempo si chiamava Nuova Amsterdam - un po' pochino, ammettiamolo.
Così ho preso il romanzo, e l'ho letto con gran gusto durante la parte più ingrata della mia convalescenza: è stato un buon compagno, interessante, brillante e con personaggi assai concentrati sulla parte più concreta della loro esistenza, senza troppi scavi esistenziali. Un romanzo di fatti e di soldi - giustamente, perché la cittadina nasce come porto commerciale -  e molto ricco di informazioni. Ho scoperto ad esempio che boss (che sta ad indicare "un uomo da rispettare") è termine olandese - e sì, anche Springsteen è un cognome di origine olandese, qualsiasi cosa possiamo pensarne ora; e che Brooklyn era il nome di una pista indiana - e con gli indiani i rapporti furono assai pacifici e talvolta più che amichevoli, ai primissimi inizi. Ma il gioco dei nomi più famosi della città e del loro riferimento iniziale riserva parecchie interessanti sorprese.

La storia si snoda attraverso i secoli seguendo principalmente le vicende di una famiglia di origini anglo-olandesi, che col commercio accumula una discreta fortuna che finisce poi per investire nelle banche. Ho così scoperto che l'azzardosa abitudine finanziaria di fidarsi che il denaro riesca a riprodursi da solo anche senza un commercio o un impresa  dietro è più antica di quel che comunemente si pensa oggi, e che già nel 1907 la stimata famiglia sfiora molto da vicino il disastro finanziario proprio per colpa di questa fiducia, non irragionevole di per sé ma che va indirizzata con cautela e grande attenzione ai tempi e ai modi, in un capitolo che mi ha davvero molto colpito per la sua, come dire, inquietante attualità.
Ho poi per la prima volta seguito nel dettaglio la guerra di indipendenza che portò alla nascita degli USA, dove New York non ebbe affatto un ruolo di rilievo e anzi si barcamenò al suo meglio restando di tendenza dalla parte dei lealisti filobritannici (e infatti i Patrioti si guardarono bene, una volta che ebbero vinto, di sceglierla come capitale); e imparato che in occasione della guerra civile non sempre (e, ahimé, non per la prima volta) i neri di New York se la passarono particolarmente bene; e ho infine visto come funzionava la mitica Ellis Island (molto meglio dei nostri rudimentali Centri di Accoglienza, ahimé).
Nel ventesimo secolo accanto alla famiglia WASP si aggiungono tra i protagonisti anche una famiglia tedesca, una irlandese e una italiana (dall'originalissimo cognome di Caruso, ma non imparentati col celebre tenore, che pure fa una comparsata come guest star), inizialmente emigrati ma ben presto americanizzatissime, anche se ognuna a modo suo.
Non ci sono problemi per orizzontarsi nelle famiglie, tra i personaggi e nemmeno nelle varie generazioni. Le singole vicende si seguono senza sforzo, e lo sfondo storico è ricco e dettagliato.
Insomma la classica lettura "divertente e istruttiva" che funziona anche da intrattenimento, molto scorrevole ma ricca di spunti di interesse e che ti lascia assai più istruita di quando l'hai cominciata. Per quanto il libro sia lungo, si legge volentieri e senza difficoltà.
Consigliatissimo a chiunque ami i romanzi storici e la storia delle città, nonché per i turisti: dopo averlo letto un giro per New York richiamerà alla mente tanti dettagli storici che le architetture moderne hanno quasi completamente soffocato.

Con questo post partecipo, anche se con un certo ritardo per colpa di una connessione oggi parecchio capricciosa, al Venerdì del Libro di Homemademamma e auguro letture divertenti e istruttive a chiunque passi da queste parti, sperando dal canto mio di poter fare durante le mie giornate qualcosa di più che leggere tutto il giorno.

14 commenti:

pensierini ha detto...

Ellis Island è una città nella città. E' stato assai emozionante cercare (e trovare) il mio cognome tra quelli degli emigranti.

vanessa ha detto...

Bello!!! Dopo più di 7 anni ci devo tornare (per lavoro e fregandomi la Pasquetta) e potrebbe essere una guida alternativa.
Non so quando mai riuscirò a trovare il tempo per leggerlo ma questa è un'altra storia.
Buone letture
V
Ps: non c'entra niente con gang of New York, vero?

Mamma Avvocato ha detto...

A me i romanzi storici ben fatti piacciono molto, anche se non è facile trovarne. Se poi parla della storia di una città famosa come NEw York, di cui tutti parlano senza saperne nulla e magari senza averla mai vista, non posso perdermelo. Grazie del suggerimento!

dhaulahiri"gattoso" XD ha detto...

@ Murasaki:
Ieri sera non sono andato, ma due sere fa e la sera prima ho rivisto il "gatto del muretto"! Siccome non fa più freddo, per me 5° gradi sono una stupendezza, ho rifatto il giro con la musica, e penso che potrò rifarlo sempre ormai fino a Novembre, e l'ho beccato fuori! Non ci avrei mai giurato, come è possibile? Pensavo risaltasse fuori non prima di Aprile. Ho sbattuto la mano sul "muretto" vicino al cancello di casa sua, lui guarda in alto poi salta su, allora io mi schiaccio con la pancia sul muretto in modo che dal petto in su sono libero e poi lui comincia a strusciarsi con la testa sul petto :-). A quel punto uso due mani per accarezzarlo e lui/lei fa un casino pazzesco, Ronf ronf ronf e si ferma lì XD. A volte si siede direttamente o si sdraia pancia in sotto. Se invece non mi attacco al muretto cammina avanti e indietro per quel metro, arriva ad un'estremità del muretto e torna indietro, da destra a sinistra, e quando passa nel punto centrale si prende la carezza :-). Siete contente, sono stato esaustivo? W il gatto del muretto! Addirittura sono capitato in macchina l'altra sera, sono rimasto seduto dentro con la portiera aperta e si è avvicinato sporgendosi dalla portiera, si è allungato per vedere il tappetino del posto del guidatore e poi è risceso XD :-). Se invece per un attimo mi fermo con le carezze, quando sta sul muretto, comincia a fissarmi e non mi molla più :-), se vado via mi segue e se riavvicino la mano dopo che mi sono fermato mette lui la sua testa sotto la mia mano :-). Noto che dopo un'pò si stanca di stare sul muretto, infatti se decide di scendere da solo poi se risbatto la mano non sale più la seconda volta, risale alla prima del prossimo incontro, ma se ce lo metto io su ci sta e si fa prendere sotto la pancia. Quando sta a terra si struscia sulle scarpe, e ogni tanto fa anche qualche "miao" :-) :-) :-).

3 domande:

Secondo voi quanto mi vuole bene da 1 a 10 considerando i comportamenti? Non fate le modeste, so che lo potete sapere ;-).

Sono bravo? :-).

Ogni tanto si mette con la faccia opposta alla mia, e quando sono con la pancia attaccata al muretto mi da delle codate che mi scompigliano i capelli XD, perché mi da le spalle? Mi pare che nei conigli significa che si fidano, vale uguale qui?

dhaulagiri8167 ha detto...

Non sempre alla prima volta però gli va di saltare sul muretto XD.

Altre due cose: l'altro giorno un mio amico mi ha detto "Ma che ci fai coi gatti, ti sembra un rapporto di scambio? Pensi che ti risponde? Il gatto si affeziona alla casa, non a te tu pensi ma non è così"... "Sono animali sporchi, lasciali stare sono felini che andrebbero lasciati liberi, se lo confini a vivere con te lo allillisci"
A parte il resto, dall'esperienza che ho mi sembra che ci siano davvero pochi animali puliti come i gatti, non stanno sempre a leccarsi? Come fanno ad essere definiti sporchi? Temo che abbia parlato senza informarsi troppo. Se c'è una cosa che potrei giurare più ancora dell'udito o della vista che hanno è che sono animali non puliti, STRApuliti, siete d'accordo?

L'altra cosa: ieri sera, e la sera prima, ho visto al Cinema "La Battaglia Di Hacksaw Ridge", è qualcosa di mostruoso. Andate a vederlo, rimarrete di sasso, fidatevi a scatola chiusa sia se siete riluttanti sia se non volete vederlo. Primi 20 film della Storia del Cinema.

Pellegrina ha detto...

Mi ha deluso il suo Foreste, speravo fosse una storia medievale e invece niente, dopo poche pagine arrivava subito una ambientazione molto più moderna.
Quanto all'espediente narrativo del luogo lo usa in un certo senso anche Ken Follett con la cattedrale di Kingsbridge.

Eva ha detto...

Anche a me piacciono molto i romanzi storici...soprattutto se riguardano l'Italia e la mia Regione...direi allora più le cronache del tempo che fu...C'è un signore nel mio paesello che ha raccontato la storia delle nostre zone,basandosi su documentazioni varie e pure sui registri della parrocchia ed i ricordi dei nostri vecchi...ed è venuta fuori una serie di libretti niente male..ma forse io sono di parte dal momento che si parla "dei dintorni di casa mia"😊....però alcune passeggiate adesso hanno tutto un altro sapore...ed ho la certezza di essere in una cartina disegnata da Leonardo,adesso al Castello di Windsor😁Cari turisti che passate di la ora lo sapete😊

Pellegrina ha detto...

@Eva che bella storia quella del signore scrittore.

Eva ha detto...

@Pellegrina:
Grazie😊!
Lui e adesso pure suo figlio sono da ammirare per la pazienza con la quale hanno raccolto le testimonianze anche della guerra e dell'occupazione nelle nostre zone....Parole di persone che adesso non ci sono più,i cui ricordi altrimenti sarebbero andati perduti...
Pensa che ho scoperto pure l'anima coraggiosa e fiera del mite nonno centenario di una mia amica:mentre i nazifascisti rastrellavano la mia zona in cerca di partigiani,(da qua passava la "linea gotica"e da li a poco sarebbero giunti gli alleati....anche dalla Nuova Zelanda😀!!!!),lui riuscì a soccorrere e nascondere una ragazza che aveva subito violenza poiché sospettata di portare provviste ai combattenti, nascosti nei boschi...Lei si è salvata ed ha poi vissuto la sua vita lontano da qua mentre lui ha messo su famiglia ed ha vissuto tanti anni felice e tranquillo, senza mai vantarsi di aver aiutato a rischio della propria vita.
È vero io sono innamorata di questo tipo di libri e questo narratore è un "Dono" direi😊
Addirittura il mio paesino di chiama come si chiama per via del nome del proprietario di una villa romana scoperta qua nell'800....
Ciao

Pellegrina ha detto...

@Eva anche io son sempre affascinata da questo genere di storie.

Eva ha detto...

@Pellegrina:
La cara Murasaki ogni volta ci "apre" delle "finestre" dal panorama incredibile😊!!
Ciao

Murasaki ha detto...

@Pensierini:
Ellis Island è un pezzo della storia di tutti noi, anche di chi non ci è stato...

@Vanessa:
Assolutamente NO!
(Per quanto riguarda la guida, ci sono delle belle cartine antiche, a inizio libro, che mi sono piaciute moltissimo)

@Mamma Avvocato:
E' uno dei molti punti in comune che abbiamo.
Visto che è un argomento di cui sapevo poco in partenza non posso garantire ma... sì, storicamente mi sembra fatto bene.

@dhaulagiri8167:
Evviva, è tornato il Gatto del Muretto!
Dare un punteggio da 1 a 10, non saprei, ma so che quando si fanno accarezzare sulla pancia è segno di grandissima fiducia e stima ^__^
Quanto al tuo amico, non mi sembra provvisto di senno sovrabbondante - almeno quando parla di gatti.



Murasaki ha detto...

@Pellegrina:
Buono a sapersi, Foreste lo lascerò a chi lo vuole.

@Eva e Pellegrina:
Anch'io amo molto queste cose. Perché, insomma, sì, storia locale, testimonianze... praticamente sono cronache vissute che ti srotolano sotto gli occhi. Benedetto chi le raccoglie ^__^

Pellegrina ha detto...

davvero, meno male che ci sono questi apassionato. ne conosco alcuni e m'incantano.marrivsno a fare lavori anche di qualità molto elevata.