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sabato 26 novembre 2016

I want to ride my bicycle / I want to ride my bike

Freddie Mercury insieme a Jim, il suo ultimo fidanzato. E sì, entrambi amavano molto i gatti.

Venticinque anni e un giorno fa, parlando al telefono (un banalissimo telefono fisso, allora ancora molto usato per le conversazioni serali) un caro amico mi raccontò che era molto triste per la morte di Freddie Mercury.
Cascai dal pero con un fragoroso STUMP, perché ancora non lo sapevo. 
Ancor di più cascai quando seppi che era morto di AIDS, perché non sapevo nemmeno che  fosse ammalato (niente di strano, visto che l'aveva comunicato alla stampa un giorno o due prima di morire).
"Ma non era gay!" protestai.
"Non vuol dir niente, l'AIDS si piglia anche se non sei gay" mi spiegò l'amico.  E del resto lo sapevo anch'io.
In effetti, l'unico vago ricordo che avevo sulla vita privata di Freddie Mercury era un intervista di parecchi anni prima, dove parlava della sua fidanzata storica, Mary, che era l'unica donna con cui pensava di potersi un giorno sposare (e con cui in effetti aveva convissuto per qualche anno). Roba piuttosto vecchia, e col tempo si è saputo molto di più.
Comunque passai un bel po' di tempo a condolermi con il mio amico e a deprecare il tristissimo caso.
Ma, oltre che addolorata, ero sbalordita: ma come, Freddie Mercury era morto da più di ventiquattro ore e non solo io non l'avevo ancora saputo, ma addirittura il mondo proseguiva nella sua solita orbita? Inconcepibile.
Non c'erano ancora i social. Le notizie non arrivavano in tempo reale. E, soprattutto, in Italia non la trovarono una di quelle notizie che fermano il mondo. Immaginavo un profluvio di documentari e interviste, ma l'unica cosa che passò in quei primi giorni fu una trasmissione di Red Ronnie (fatta piuttosto bene, tra l'altro). Giornali e telegiornali non sembravano minimamente consapevoli della portata della notizia.
Tutti conoscevano i Queen. Tutti ascoltavano i Queen. Le canzoni dei Queen erano parte della colonna sonora di tutti noi. Ma, in qualche modo, la morte del cantante dei Queen rimase relegata nelle pagine dello spettacolo per diverse settimane. Il culto postumo di Freddie Mercury, almeno da noi, maturò lentamente. 
Per quelli della mia generazione fu un duro colpo. All'epoca della sua morte stava sul mio altarino personale da una buona quindicina d'anni, da quando cioè mi ero comprata News of the World, album che cominciava con We will rock you e proseguiva con We are the champions - e il resto del disco non era niente male, ma dopo un inizio del genere risultava un po' sbiadito. 
L'anno dopo era uscito Jazz, che aveva assai imperversato, e che conteneva Bycicle Race


di cui ho faticato assai a trovare la versione non censurata.
Oggi non si sente spesso per radio, ma l'ho sempre ascoltata con entusiasmo (come tutto il resto del disco, devo dire), e le ragazze nude che pedalavano mi piacevano un sacco.

Fuori dall'Italia comunque si diedero un gran daffare a commemorarlo. Ebbe anche un galà fatto in suo onore dai cantanti lirici, promosso da Monserrat Caballé, che con lui aveva fatto uno splendido disco l'unico esperimento davvero riuscito di collaborazione tra lirica e rock dove, in barba ai problemi di ritmica e di impostazione vocale che incontrano sempre questo tipo di collaborazioni, entrambi fecero faville. Questa è forse la mia traccia preferita (il video non è ufficiale, come si evince dalla presenza di Inuyasha in un fotogramma):


Freddie aveva una voce meravigliosa, di cui non si dirà mai abbastanza bene, e la sapeva usare. In teoria era di quelli che avrebbe potuto cantare anche l'elenco delle farmacie aperte e sarebbe andato benissimo lo stesso, ma di fatto la usava soprattutto per cantare delle gran belle canzoni. Pare che l'ultimo album sia stato per lui un tormento dall'inizio alla fine, perché era ormai estremamente ammalato. Ascoltandolo però non ce ne accorgiamo (guardando bene i video un po' sì, anche perché evitano di inquadrarlo troppo da vicino).

Con mia grande sorpresa, i Queen hanno bucato le generazioni. Poche cose mi hanno sbalordito come ascoltare per la prima volta una classe che batteva l'inconfondibile inizio di We will rock you sui banchi (poi ci ho fatto l'abitudine). Ancor più sorprendente è stato vederli sorpresi che riconoscessi la canzone. E certo che la riconosco, avevo più o meno la loro età quando comprai il disco. Ma gli fa uno strano effetto sentirselo dire, perché non la riconoscono come una canzone di quarant'anni fa. Eppure i Queen non erano di quei gruppi fuori dal tempo, che precorrono e innovano la musica. Tutto sommato erano anzi piuttosto tradizionali.

Resta il rimpianto di non averlo mai sentito dal vivo. Ma non è colpa mia: i Queen in Italia non hanno suonato mai, limitandosi al massimo a lambire la Svizzera. 

Un vero peccato.

12 commenti:

Eva ha detto...

Tutto verissimo.Ricordo come fosse ieri quando poi VIDEOMUSIC mandò in onda il concerto da Wembley,il "Freddie Mercury Tribute"ed io che misi una videocassetta da 3ore ed il timer nel videoregistratore 😂
Fu un concerto che dire memorabile non gli rende giustizia;Elizabeth Taylor,molto attiva per la lotta all'AIDS,volle partecipare e fece un discorso molto commovente.Un cafone dalla folla le urlò "fuori dalle balle!"e lei si interruppe un secondo per dirgli "mi levo delle balle tra un minuto quando avrò finito di parlarvi.."Una Donna con le Maiuscole Giuste.
Per non parlare dei cantanti che parteciparono.David Bowie e George Michael le due stelle più brillanti,poi Metallica,Who,Elton John.....che ricordi!!
Ricordo che dopo questa morte ero molto triste e la terribile malattia divenne nuovamente un nemico da combattere..ma ancora una volta oggi si fa poco e quel che si scopre non lo si divulga...e si muore invano se non si hanno soldi per pagarsi le cure....
Ciao

acquaforte ha detto...

Rivedo con piacere i video dei Queen quando passano nei canali musicali. Mi diverto, mi rattristo nei suoi ultimi, dove la malattia oramai è evidente. Ma c'è un video che mi emoziona ancora. "Barcelona". Era il 1992, inno ufficiale dei giochi olimpici di Barcellona. Prima di allora per me i Queen erano un qualsiasi gruppo rock, bravi, ecc...dopo ho guardato Mercury con altri occhi. Non sapevo della sua collaborazione artistica con Monserrat Caballe', per questo probabilmente la canzone mi colpì profondamente.
C'è tutto Mercury in questo video, prestanza fisica, vero animale da palcoscenico, voce straordinaria con i gorgheggi di Monserrat Caballe' di contorno. Un duetto indimenticabile. Rivedendolo oggi, mi sono emozionata.

acquaforte ha detto...

......e bellissimo il video de "La Japonaise" che ha postato. Non lo conoscevo.

Eva ha detto...

@acquaforte:
Vero pure questo a Freddie Mercury non manca nulla È una Voce a "tuttotondo"come è raro trovare al mondo.Per adesso secondo me non ha eguali....Ciao carissima

acquaforte ha detto...

@EVA
Bisognerebbe fare un monumento a VIDEOMUSIC..... è stata la "scuola di musica" di tutte le generazioni precedenti a internet. Ora è tutto più facile, un clic e puoi conoscere vita, morte e miracoli di tutti. Ma ai miei tempi dovevi comperare le riviste di settore per avere notizie. Ora è persino troppo, una indigestione di notizie, dove quelle importanti spesso si nascondono nel mare magnum delle cazzate. Comunque, viva internet of course.
Un abbraccio (e un grazie a dama Murasaki che rende possibile tutto ciò).

Eva ha detto...

Stra-vero😊!Videomusic,l'antesignano di MTV e più casereccio ma tanto verace!Concordo su tutto e ricordo che trovare notizie e foto "fresche"dei Guns n' Roses negli anni 90 o di David Bowie nell'86,al tempo del film"Labyrinth", era una vera caccia al tesoro nel nulla più assoluto!
Grazie Internet of course ed "a prescindere"😊

vanessa ha detto...

Ciao
Io ero troppo piccola per avere il rimpianto di non averlo visto dal vivo
Ma mi ricordo di aver saputo della notizia quasi subito (in effetti a 14 anni video music ed MTv erano i miei canali preferiti).
Però mi ricordo che per me Freddie era sempre stato super gay. Non ricordo la storia di Mary, ma la tutina gialla e l'essere etero per me anche a 14 anni erano antitetiche 😉
Grazie per la lirica Jp bellissima
E la foto col gatto stupenda- uno cosi grande non poteva che essere gattaro.
Grazie!
V

Eva ha detto...

Già dimenticavo la caratteristica più importante....o forse per me un mondo senza amore per i gatti (&cani&co.) non è Mondo😊percui è naturale amarli😊come respirare?

dhaulagiri8167 ha detto...

Ciao ragazze, ogni tanto passo a trovarvi :-). Penso che Freddie Mercury sia stato un grandissimo artista, ma a me annoiava da morire. Ma la musica bella mi piace, non dico così da fan di Lady Gaga o di Justin Bieber ;-), amo moltissimo la musica di quegli anni, soprattuto quella britannica: Genesis, Yes, Pink Floyd, ecc ecc Freddie Mercury mi suona troppo effeminato, flaccidoso, mi trasmette insicurezza e debolezza come "sound", mentre penso che come voce, per quanto fosse dotato, era incredibile, ma direi più per esecuzione che per composizione. Forse Live la migliore voce insieme a Jon Anderson degli Yes. Amava i gatti veramente??? :-), punto a strafavore! Solo trovo che i Queen siano un pelo troppo visualizzati, anche se alcune canzoni le salvo come "Who Wants To Live Forever", mentre "Who Wants To Love Forever" sarebbe stata da schiaffi XD, e salvo anche "Don't Lose Your Head" ;-).

Eva ha detto...

Sai che ricordo di aver visto Brian May ed averlo sentito suonare? Venne in Italia invitato dai Guns n' Roses per il loro"Use your illusions world tour".Suonò con la sua band 3/4 canzoni tra cui "radio gaga" e devo dire che ci commosse tanto e gaso' pure tantissimo il pubblico.Fu uno splendido modo per ricordare Freddie ed aprire il concerto dei Guns.È un grande chitarrista,molto generoso.
Ciao

Murasaki ha detto...

@Eva:
Ah, la meravigliosa Videomusic! La mia televisione preferita, finché c'è stata, molto meglio di MTV, con quel gruppo di VJ così competenti e con quello stile così inglese. La televisione fu chiusa dai proprietari (e venduta proprio a MTV, mi pare) contro il parere della direttrice. Una storia molto triste perché ha lasciato un vero vuoto.
Prima di allora mi informavo su Ciao2001, che era una rivista molto specializzata e si occupava principalmente della parte musicale - di tutta quella gente sapevo molto delle preferenze e influenze musicali, o di quel che avevano cercato di fare in un disco, ma quasi niente della vita privata (quell'intervista di Freddie era praticamente tutto quel che sapevo su di lui come persona) e a me andava benissimo così. La voce di Freddie era davvero qualcosa di speciale, certamente una delle migliori del secolo passato. E quanta ne aveva, quanta! Quando l'ho sentito dal vivo me ne sono resa conto. E sul palcoscenico era... grandioso? No, direi regale ^_^

@Acquaforte:
Quel disco con la Caballé l'ho praticamente consumato. Sentirli insieme era meraviglioso. Ci vuole anche molto coraggio per un operazione del genere, ma lei lo aveva, ed è sempre stata molto curiosa verso le novità. Una carriera lunghissima e molto variegata, con una gran bella tecnica. Al contrario di Mercury di voce non ne aveva tanta (nei cori, per esempio, si risparmiava) ma la uasva con una finezza impareggiabile - i suoi pianissimo sono leggendari.
E sì, oggi abbiamo YouTube e internet, ma per cercare qualcosa si deve sapere che quel qualcosa esiste. Videomusic mi ha fatto scoprire tante cose che non conoscevo assolutamente.

@Vanessa:
La storia con Mary era molto indietro nel tempo, negli anni 70, anche se sono sempre stati molto legati (lei è stata in pratica la sua esecutrice testamentaria), quelli della tua età non ne hanno probabilmente nemmeno sentito parlare - e anche il fatto che Freddie navigasse sull'altra sponda era probabilmente abbastanza noto al momento della sua morte - per chi stava un minimo dietro alle vicende personali dei musicisti, intendo. Quanto alla tutina gialla (o a tutto quello splendido rutilare di lustrini, corone, mantelli bordati di ermellino eccetera) non era necessariamente molto indicativo: i musicisti degli anni 70 e primi anni 80 giocavano su queste cose con una libertà che oggi è difficilmente immaginabile, spesso e volentieri - a cominciare dai Queen che si erano scelti un nome decisamente ambiguo. Tra l'altro c'è un meraviglioso video "I want to break free" dove tutti i Queen, vestiti da casalinghe, facevano i lavori di casa. Freddie con baffoni e parrucca che dà l'aspirapolvere spiegando che è incastrato in un rapporto da cui non sa come liberarsi è una delle cose più divertenti che abbia mai visto.

@dhaulagiri8167:
I gusti non si discutono e sì, anch'io in cuor mio, pur apprezzando moltissimo i Queen sono un po' meravigliata che siano sopravvissuti così bene e così conosciuti anche ai giovanissimi, tra tanta bella musica che c'era in quegli anni. Evidentemente erano "venuti per restare".

@Eva:
WOW! Ti invidio molto il concerto con Brian May. E' un chitarrista eccezionale, ed era l'altro punto di forza dei Queen - meno appatriscente di Freddie sul palco, ma del tutto indispensabile, anche come compositore.

Eva ha detto...

Che anni!!!!