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martedì 25 ottobre 2016

Cuori spezzati (post didattico-letterario)

Questo bel quadro di Botticelli è ispirato alla novella di Boccaccio su Nastagio degli Onesti, che seppe utilizzare una caccia infernale per convincere  una nobile fanciulla ad amarlo

Ci tengo a precisare che questo non è un post dedicato alle traversine sentimentali dei miei amati alunni (di cui al momento non so nulla) bensì agli imprevisti che talvolta sovvengono a causa di una programmazione didattica non adeguatamente curata.

Ordunque in seconda media è tradizione dedicarsi ad alcuni particolari argomenti: fantasmi e horror, avventura, storie di amicizia eccetera.
Ho così esordito con un bel racconto di fantasmi: Cuori strappati, di M.R. James, che si trova spesso anche nelle antologie. La storia, come indica il titolo, parla appunto dei cuori che sono stati strappati a due ragazzini da un pazzo che cercava di guadagnarsi con ciò l'immortalità, mentre un terzo ragazzino si salva soprattutto grazie all'intervento dei fantasmi dei primi due. 
La lettura scorre bene ma, dopo la fine, i ragazzi si lanciano in una serie di commenti piuttosto rabbrividiti.
"Io stanotte non dormo!"
"Io non dormirò per una settimana!"
"Io vado a dormire nel letto dei miei!"
"Mah, a me ha fatto proprio paura".
"...non vi è piaciuto?" chiedo perplessa. Di solito le classi intascano le più orripilanti storie di horror e fantasmi senza batter ciglio.
"Sì che ci è piaciuto" assicurano tutti "Ce ne fa leggere un altro?".
"Vedremo" dico cautamente.
Il giorno dopo, a fianco di alcuni che assicurano di aver goduto di un sonno tranquillo e sereno, altri descrivono una notte inquieta e costellata da sogni di vasche vuote e strani esseri unghiuti e graffianti.
D'accordo, il pubblico ha sempre ragione; però, se la classe è così impressionabile, conviene lasciar perdere il filone horror e dedicarsi ad altro, almeno per il momento.
Perché non cominciare Boccaccio? Una bella storia d'amore va sempre bene.

Da sempre, la prima storia di Boccaccio che faccio leggere è quella di Guiglielmo di Rossiglione che dà da mangiare alla moglie il cuore del di lei amante, Guiglielmo di Guardastagno: è breve, concisa e introduce una bella serie di temi legati a un medioevo che nei libri scolastici compare piuttosto raramente, almeno alle medie. Il brusco finale a sorpresa li lascia sempre piuttosto interdetti e, regolarmente, affiora la domanda "Ma non poteva semplicemente lasciare sua moglie?".
Stavolta però il primo commento è stato "Un altro cuore strappato, e pure fatto a pezzi e cucinato? Ma GULP!".
Solo in quel momento mi sono resa conto che sì, in effetti i due racconti avevano almeno un tema in comune, se pure in contesti assai diversi.

"D'accordo, con i cuori, cucinati o strappati che siano, abbiamo decisamente già dato" mi dico. A quel punto di solito faccio leggere la novella dei tre anelli, ma per vari motivi la vorrei fare più avanti.
"Voglio una storia d'amore a lieto fine" decido. Scorro l'indice del Decameron e infine scelgo la novella di Nastagio degli Onesti e della caccia infernale. Magari potremmo anche leggere il passo di Dante da cui prende spunto, più avanti (ma anche no).
Comunque non rileggo la novella. Dopotutto, la conosco già, giusto?

Prima di iniziare la lettura decido che è tempo di cambiare il desktop della LIM, profittando del fatto che da ben 36 ore godiamo di una efficace connessione a Internet. Basta col Trionfo della Morte, messo ai tempi della Peste del Trecento, è il momento di un bel quadro rinascimentale.
"Vedete? Qui ci sono tante belle signore e tanti bei signori che siedono in pineta per un ricco banchetto. Questo è un liuto, perché durante i ricchi banchetti c'erano i musicisti, queste sono navi che lasciano il porto e vanno a commerciare, questo è lo stemma dei Medici, ammirate la bellezza dei vestiti..." e bla e bla.
Il quadro viene doverosamente apprezzato.

E si passa alla lettura. Arrivati alla caccia infernale si discute su come mai nel quadro ci siano un cane bianco e uno nero oltre a un cavallo bianco, mentre nella novella cani e cavalli sono tutti rigorosamente neri.
"Uno dei cani è bianco perché viene da dio mentre l'altro è nero perché viene dal diavolo?" suggerisce qualcuno.
"No, non credo. In effetti sono entrambi al servizio del diavolo per ordine di dio. Non saprei dire perché hanno colori diversi". 
"Secondo me è un fatto di colori. Un cavallo nero in quel punto del quadro avrebbe appesantito il dipinto".
Ho un sospetto del genere anch'io, ma data la mia totale ignoranza in materia di pittura mi guardo bene dall'esprimere un parere in merito.
La caccia va avanti, e finalmente il cavaliere raggiunge la povera fanciulla, la apre... e tira fuori il cuore con quel che vi sta intorno per darlo in pasto ai feroci mastini.
"Un altro cuore strappato!"
"Quest'anno è una costante"
"Cuori strappati, fatti a pezzetti, sbranati, cucinati... ne abbiamo viste di tutte!".
"Ehm... confesso che mi ero completamente dimenticata di questo particolare" ammetto assai contrita.
"E ci sono anche i fantasmi!"
"Sì, decisamente ci sono anche i fantasmi".
"Anche i cani sono fantasmi?"
"Credo di no. Secondo la cultura del medioevo gli animali non hanno un anima e dunque..."
La classe insorge "Come sarebbe che non hanno un anima?!?"
"Ho detto 'secondo la cultura del medioevo'. Credo che i cani siano spiriti infernali, come il cavallo. Poi, per conto mio, sono convintissima che gli animali abbiano un anima..."
"Certo che sì!"
"...ma per la teologia cattolica dell'epoca non era così. Sapete, può capitare che ci siano delle differenze culturali...".

La classe bofonchia.

Ma credo sia arrivato il momento di proporre una storia rigorosamente senza cuori strappati e senza fantasmi, di Boccaccio o di chiunque altro.


10 commenti:

Beth ha detto...

Bellissimo! Mi sono scompisciata dalle risate! Questo sì che è un vero filone da seguire! Di sicuro, non li hai annoiati in questo modo.
Ottimo spunto, Murasaki!
E il tuo blog è sempre uno spasso!

Murasaki ha detto...

Ma grazie! ^__^

Senzapre7ese ha detto...

Se vuoi continuare questo percorso perché non proporre anche un po' di sano cyberpunk?
http://i2.wp.com/librinuovi.net/wp-content/uploads/2014/12/cuore-esploso.jpg?resize=349%2C500
:-D

(Io non rileggo quasi mai, e il peoblema maggiore è quando incontro parole che non conosco o non ricordo... per fortuna sono allenato in parafrasi acrobatica!)

Murasaki ha detto...

Ottimo. Di solito la fantascienza si fa in terza... ma questa antologia è nelle biblioteche del mio circuito, e un po' di sano cyberpunk potrebbe dare un tocco di varietà a una programmazione che dà molto sul medievale, quest'anno ^__^

Senzapre7ese ha detto...

A parte gli scherzi, per le medie Shirley potrebbe essere un po' pesante... però se sul serio vuoi far leggere un po' di cyberpunk ti consiglio Mr. Boy di J.P. Kelly, un racconto bellissimo che ho letto per la prima volta proprio a 13 anni e poi riletto di recente.
Cito dal blog:

"Mr. Boy di J. P. Kelly Una lettura nostalgica: Mr. Boy è probabilmente il primo racconto di fantascienza che abbia mai letto, a 13 anni, su questo numero di IsaacAsimov Science Fiction (oltre che, per molto tempo, mio unico contatto con il cyberpunk). Non ricordo neanche come sia finito tra le mie mani, e dubito di aver capito molto all'epoca.
Mr. Boy è un miliardario ventenne che, grazie alle tecnologie di alterazione corporea, si sottopone periodicamente a interventi che arrestano la crescita, fermandosi sulla soglia della pubertà. Ma il ruolo di eterno dodicenne, circondato da amici preadolescenti (il suo migliore amico ha assunto le fattezze di un dinosauro), robot di compagnia, e ancora legato (quasi letteralmente) al cordone ombelicale di una mamma-edificio dalla forma della Statua della Libertà, comincia a stargli stretto quando si imbatte nell'amore.
Il problema è che la bella fioraia naturista di cui si innamora è attratta proprio dal mondo frivolo e sfrenato da cui lui vorrebbe fuggire.
Mr. Boy è un racconto toccante, dall'atmosfera sospesa come l'età del protagonista, che sa toccare con leggerezza tematiche profonde come quella della crescita, dell'amore, delle aspirazioni sociali.
Da leggere e rileggere."

Non è facilissimo da reperire, ma ti assicuro che vale la riceerca: http://www.fantascienza.com/catalogo/opere/NILF1043215/mr-boy/

Murasaki ha detto...

E invece nel mio circuito c'è una biblioteca con un ricco fondo di FS, e a quanto sembra dispongo di ben DUE possibilità ^__^
Quando ci torno provo a procurarmelo.

Eva ha detto...

Che bel racconto,sei mitica😊come sempre!!
Allievi fortunati,fattelo dire un'altra volta!!!
....ed un sorriso ci voleva...in questo giorni....anche stamani scosse sismiche ed il pensiero va a quella gente ed ai loro bellissimo borghi.
SORRY Murasaki ma dovevo citarli!

Eva ha detto...

Scrivo dal cellulare mi spiace per gli errori.....

Murasaki ha detto...

Hai fatto benissimo a citarli, Eva.
Qua siamo rimasti completamente al di fuori, ma la scossa l'abbiamo sentita - e il pensiero è andato subito là.

Eva ha detto...

Già....Non c'è pace tra gli ulivi....Un abbraccio