Il mio blog preferito

venerdì 27 maggio 2016

Tobia - Timothée de Fombelle

                                           
Tobia - Un millimetro e mezzo di coraggio
Tobia - Gli occhi di Elisha

Siamo su un albero, un grande e verde albero assai lussureggiante, circondato da prati, o forse da campi più o meno coltivati. Su questo albero una complessa e ben strutturata civiltà di piccoli, piccoli esseri molto simili all'umanità preindustriale vive in paesi, città, case isolate. Sull'albero abbiamo foreste (per lo più di licheni), prati, stagni, caverne, imponenti edifici e fiorenti tenute agricole - e, naturalmente, molta corteccia, molti insetti e anche qualche uccello. L'albero è un mondo, tanto che molti dubitano che oltre all'albero esista qualcosa. Ogni tanto sull'albero arrivano alcuni individui di una temibile razza, gli Spelati, che in realtà non sono affatto feroci e immondi come li vorrebbero i pregiudizi locali, semplicemente fanno parte di un altra cultura. All'inizio comunque, e per molte e molte pagine, conosciamo solo il popolo dell'albero.
Su questo albero esiste una rigida gerarchia sociale, tanto che gli abitanti dei rami alti sanno pochissimo di quel che succede nei rami bassi, e nulla degli Spelati se non che esistono.
Anzi all'inizio sappiamo solo che un ragazzino di dodici anni, piuttosto grande per la sue età - alto ben un millimetro e mezzo, laddove solo gli adulti più alti passano i due millimetri - viene cacciato furiosamente, lassù sui rami alti, da torme inferocite che vogliono ucciderlo. Tobia è ferito, stanco, terrorizzato e separato dalla sua famiglia, ma è ben deciso a sopravvivere. Grazie a un po' di fortuna e a molta determinazione riesce a mettersi in salvo e comincia a scendere. Oltre a un grande coraggio e a un indomabile vitalità, Tobia ha dalla sua parte anche una grande conoscenza dell'albero e un eccellente senso dell'orientamento, e riesce a seminare tutti i suoi nemici fino a tornare a casa sua - anche se, a dire il vero, la sua vera casa sarebbe nei rami più alti dell'albero, dove è cresciuto per i primi anni della sua vita. 
La sua storia è lunga e complessa, anche se lui è ancora giovanissimo, e solo un po' per volta, attraverso un accorto intreccio dei piani temporali, il lettore riesce a ricostruirla.
Verso la fine del libro la vicenda si salda con il presente, ma nel secondo libro ci sarà da ricostruire la storia di Elisha, ragazza bella fiera, anche lei dotata di un coraggio indomabile, e ancor prima quella di sua madre.
La vicenda si snoda lungo più di quindici anni, flashback compresi, e coinvolge l'intera popolazione e financo l'Albero-Mondo, che una scellerata dittatura rischia di danneggiare in modo irreparabile; ma quando i fili della storia avranno terminato di intrecciarsi e tutti i misteri del passato saranno chiariti, l'albero riuscirà a salvarsi e anche agli Spelati verrà riconosciuto il dovuto rispetto e i due popoli impareranno a conoscersi.

La narrazione si svolge lungo più di seicento pagine, divise in due volumi, ed è inframezzata dai bellissimi disegni di François Place, che ha curato anche le due splendide copertine - una dedicata all'albero nella sua verde primavera, l'altra all'albero di fine autunno; oppure, volendo, una all'albero in buona salute, l'altra all'albero ammalato. La storia riesce ad essere contemporaneamente romanzo d'avventura, di formazione e d'amore - con eccellenti risultati in tutti e tre i campi - ma anche un libro molto attento alle tematiche ambientali e sociologiche e ai danni arrecati da pregiudizi e ristrettezza di vedute. E' anche un trattato molto interessante sui sentimenti e la loro forza, e sulle trappole che riescono a creare.
L'autore riesce a sdipanare con chiarezza e semplicità una storia complessa e molto articolata, giostrandosi abilmente tra i molti personaggi che popolano questo affresco arboreo. Le seicento pagine scorrono bene, con qualche patema d'animo per il lettore che si immerge senza difficoltà nella storia - caso mai, il problema può essere uscirne.
Si lascia leggere facilmente, ma tiene comunque impegnati per qualche giorno. E non conviene centellinarlo a piccole dosi perché in quel caso si rischia di perdersi.
Fa parte di quella letteratura per giovani adulti che riesce assai gradita anche a molti adulti - a me, per esempio.
Rientra nella letteratura fantastica ma non nella fantasy, e in tutta la storia non c'è la minima traccia di magia o di sovrannaturale - salvo quella parte di magia che ognuno di noi si porta dentro, ne sia consapevole o no.
Consigliato dai dieci anni in su. Va bene per tutte le stagioni.
L'autore è lo stesso di Vango, da me presentato qualche tempo fa.

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di Homemademamma, e auguro felici letture in questo scorcio di fine primavera più fresco e piovoso del solito a chiunque passi di qua.

45 commenti:

Eva ha detto...

Già una volta un Piccolo Principe mi rubò il cuore e mise al suo posto una rosa...ora un albero mi salverà la vita....
Mi hai incuriosita tantissimo!
VOGLIO LEGGERE Tobia!
Ciao

Murasaki ha detto...

Bene, dovrei risponderti che non c'entra niente col Piccolo Principe, ma in realtà le atmosfere sono molto simili per certi aspetti.
E poi, entrambi gli autori sono molto, molto francesi ^__^

Murasaki ha detto...

E sì, è anche una lettura curativa, secondo me

vanessa ha detto...

Incurisci anche me! Adesso guardo se c'è in biblioteca.

Ti voglio rendere il favore di tanti bei libri consigliati suggerendoti "i cavalieri della tavola zoppa" di Marie Philips o phillips

Io l'ho trovato estremamente divertente e adatto sia ad adulti che a 14 enni (per imparare ad apprezzarti). Mi incuriosirebbe molto il tuo parere di esperta.
Grazie e buona domenica (giornata da libro gatto e copertina)

Eva ha detto...

@Murasaki:
sì per me è sempre questione di atmosfere..che si sia trattato di un Piccolo Principe, di un Gabbiano, di un biplano o di una Storia Infinita....
Ciao cara

acquaforte ha detto...

L'unico albero (un noce), abbastanza piccolo e abitato che io conosco, è situato su Oglaroon, il grande pianeta di foreste, nel Braccio Orientale della Galassia. Anche lì vive un popolo che si fa le stesse domande di sempre, "il significato della vita, l'inutilità della morte e l'importanza del controllo delle nascite...", riproducendo gli stessi errori di tutte le civiltà passate e presenti ^__^.
Leggendo la tua bella recensione però non ho pensato alla Guida Galattica per gli Autostoppisti, ma a Arriety, il bel film prodotto dallo Studio Ghibli, con la sceneggiatura di Miyazaki, che tu certamente conosci. Una bella favola ecologica, con il tema della diversità superata da una profonda amicizia. Mi sembra che la storia di Tobia, in fondo, parli delle stesse cose.

Murasaki ha detto...

@Vanessa:
Oh? Mi mancava completamente. L'ho messo in lista, e ho scoperto che al momento è in prestito, ma credo che avrà presto il mio scalpo. Grazie del consiglio ^__^

@Eva:
Il Gabbiano, d'accordo, la Storia Infinita, d'accordo... ma il biplano che cos'è?
(No, non mandarmi una scheda di aeronautica in risposta!)

@Acquaforte:
Oglaroon è anche il nome del blog di LGO, che ogni tanto passa di qua (mai in questo periodo, visto che insegna).
Arriety purtroppo non l'ho ancora visto, ma dovrei rimediare a breve, in compenso in biblioteca abbiamo il libro. La storia di Tobia però è decisamente più avventurosa, credo. Ma c'è tutta una letteratura su questi microcosmi, specie nel settore ragazzi (anche Pratchett ha fatto una storia ambientata in un tappeto).

dhaulagiri8167 ha detto...

Ciao ragazze, volevo tanto chiedervi una cosa. Mi permetto di scrivere qui, poi spero che @ Murasaki mi perdonerà :-), comunque sia aveva già detto che è possibile scrivere anche andando lievemente offtopic se si vuole parlare di qualcosa, e io dico che non sono il tipo che se ne approfitta e la ringrazio, poi quello che voglio chiedere tratta di "gatti" quindi spero sia in tema comunque. Ho raccontato la storia una volta su Hobbitfilm, se @ Eva ha buona memoria si ricorderà :-). Avevo una gatta, in realtà l'aveva il nonno e la vedevo 1-2 mesi l'anno quando andavo (andavamo) a fargli visita in Umbria. A un certo punto mio padre quando stavamo là faceva molta fatica a respirare, doveva stare solo in alcune stanza e nessuno capiva perché. Tossiva in continuazione, dalle analisi abbiamo capito che erano i peli del gatto quindi abbiamo dovuto darla via altrimenti non poteva più venire in Umbria lui, o lui o il gatto. Poi nonno è morto quindi zio l'avrebbe tenuta, tanto si era affezionato a lei, ma poi appunto per mio padre la situazione sarebbe stata impossibile. Ora la tiene un'amica di mia madre in paese, e quando posso vado a trovarla e mi pare si ricordi di me! :-). L'aver avuto questa gatta, Medea, ha avuto come conseguenza immediata il fatto che in pratica mi fa piacere accarezzare ogni gatto che incontro per strada, sempre se ho tempo di fermarmi ecc. Continuo nel post successivo dato che ho visto che a volte mi da errore se si superano 5000 lettere, ecc cose così.

dhaulagiri8167 ha detto...

Ho notato che molto spesso i gatti non si fanno avvicinare, tranne uno ieri sera che di sua volontà è venuto da me. Stavo camminando con un mio amico, allora ho pensato subito "Ha fame" ecc ecc... e l'ho accarezzato molto volentieri. Mi ero riproposto più volte di comprare dei libri dove spiegano ogni comportamento del gatto, perché fanno una determinata azione, il perché di tutto... e mi ricordo che se un gatto ti mostra la pancia mentre lo accarezzi, cioè in pratica si stende sul fianco, significa che si fida moltissimo di te proprio perché la pancia è una zona delicata. Ieri sera dopo solo pochi minuti quel gatto che accarezzavo si è sdraiato, il che mi ha fatto molto contento! Addirittura siamo ripassati lì qualche minuto dopo ed era ancora lì ad aspettarmi! :-). Oppure so che quando ti si struscia sulle gambe, o sulle scarpe, è perché ti sta attaccando addosso il tuo odore per poi riconoscerti, vederti come proprietà sua o come suo amico. Mi pare si tratti di "feromoni". Voi di sicuro siete grandi conoscitrici di gatti, ecco perché volevo porre alcune domande alle quali non si trovano facilmente risposte:

1) Quando un gatto sta in una casa distingue le persone al suo interno? Cioè siamo tutti uguali per lui, tutti amici anomini diversi però dalle altre persone fuori, o riconosce i singoli soggetti come differenti? Cioè io, mia madre, mia nonna, mia sorella, ecc Quindi distingue ad esempio chi gli da da mangiare, insomma distingue l'odore delle persone?

dhaulagiri8167 ha detto...

2) Una cosa che invece non ho mai capito è perché quando un gatto non si vuole far avvicinare prima resta immobile (questo lo capisco, cercherà di rendersi invisibile anche se non è nascosto), e poi se ti avvicini scappa ma dopo pochi metri si ferma e si gira a vedere dove sei. Io penso sempre "se te ne devi andare allontanati, perché dopo 5 metri ti fermi?", ovviamente io ragiono con la testa di un umano per quella di un gatto e so che è sbagliato, ma mi viene naturale, poi è ovvio che so che lui ha altri motivi, altri modi di ragionare, ma sembra quasi una presa per i fondelli, cioè si allontana ma in realtà resta lì. Poi è chiaro, quando ho provato a fare un altro passo verso di loro si allontanano ancora, ma non è che scappano, non scappano mai. Invece immagino che se fai rumore o cose così iniziano a correre, ma perché non si allontanano per bene? Vorrei capirlo, magari qualcuna di voi lo sa. Vi vedo come grandi esperte di felini! :-). Se dovessi dire la mia forse direi che non vuole allontanarsi molto dal suo territorio, o da casa sua boh

dhaulagiri8167 ha detto...

Ecco non mi veniva, in pratica ti frega, ti "vuole" fregare sembra col minimo sforzo, quindi oltre al danno anche la beffa hahahahhahahhahahahaha :-).

3) A volte capita che dei gatti si fanno accarezzare, ma mentre gli fai scorrere la mano sulla testa o sulla schiena si ritraggono in maniera molto sinuosa, come se non volessero allontanarsi ma contemporaneamente vorrebbero impedirti di toccarli. Fanno un movimento tipo onda verso il basso hahaha :-).

4) Altre volte riesci ad avvicinarli, ma il massimo che puoi ottenere è che ti annusano la mano poi si allontanano, da lì non riesci poi più ad avvicinarti. Praticamente fanno tutti così, quando li vuoi accarezzare fanno come per tirarsi indietro ma se riesci a toccarli, se si fanno toccare, allora alcuni restano. Gli altri annusano e via, nessun contatto fisico.

5) Sotto casa mia c'è un gatto bianco e grigio, conosco la proprietaria che ci bucava sempre i palloni quando giocavamo nel parchetto della Chiesa hahahaha. Lui non si fa avvicinare, ma lo posso capire perché zoppica vistosamente, gli avranno dato una bastonata o roba simile, e quindi non si fida più. Cammina su tre zampe in pratica.

Spero risponderete in tante! :-). Ho cercato di fare tutti gli esempi che mi venivano in mente, confido che risolverete i miei dubbi! :-).

dhaulagiri8167 ha detto...

Oltre ovviamente al dispiacere che mi prende quando un gatto si allontana, perché penso sempre "Guarda che ti volevo solo accarezzare eh" :-( :-).

Murasaki ha detto...

Allora, rispondo io per prima, ricordando che i gatti su questo blog non sono mai offtopic:
1) CERTO che distingue le varie persone, ci mancherebbe! Anzi i gatti di casa hanno un rapporto diverso con ognuno dei componenti della famiglia, appunto perché sanno benissimo chi siamo. Non si limitanoa vederci e riconoscerci dall'odore, ci SENTONO, letteralmente, con tutti i sei sensi. La prima gatta che ho avuto riconosceva anche l'arrivo dell'unica macchina di casa, e stavamo su un viale trafficato assai; ma a un certo punto la vedevamo alzarsi e andare alla porta in attesa del rientro di mio padre, e capivamo che lui stava parcheggiando. Insomma era lei che avvisava noi quando qualcuno rientrava, e insegnò a sua figlia a fare lo stesso.
2) Nel caso che descrivi il gatto non SCAPPA, si allontana a distanza di sicurezza - qual,che metro, appunto. E' il suo modo per dire che non vuole essere accarezzato - non ancora - ma che non ci teme (altrimenti scapperebbe davvero): è solo ANNOIATO dalla nostra indiscreta intrusiviotà: uffchelasgnatuttastagentechevuolsempreaccarezzarti, ecchesono, unpelouche?
Per avvicinare un gatto estraneo conviene accostarsi con garbo, blandendolo con dolci parole e complimenti, con voce bassa e suadente, avvicinandosi lentamente; lentamente poi accosti un dito perché lo annusi (se gli gira). Se non se ne va è probabile che si lascerà accarezzare. La volta dopo la farà meno lunga.
Sì, se la tirano un po' ^__^
Poi ci sono anche quelli molto fiduciosi ed espansivi, che ti vengono subito incontro (non necessariamente per fame): poche creature sono più fiduciose di un gatto fiducioso :)

Eva ha detto...

@Murasaki:
Richard Bach "biplano" ed io consiglierei soprattutto "illusioni-le avventure di un Messia riluttante" sempre di Richard Bach....che poi è l'autore del bellissimo "il Gabbiano Jonathan Livingston".
@dhaulagiri8167:
Sìììì che mi ricordo di Medea!Sono felicissima che viva con una vostra amica è uno splendido lieto fine, come nelle favole !!!
Penso che tutto quello che hai detto sui gatti sia come lo hai capito tu. Loro sono creature innocenti e vorrebbero amare tutti, (punto 4) ma per fortuna hanno un sesto senso che di solito li avvisa bene contro i malintenzionati e purtroppo quando tu noti che alcuni fuggono anche da uno come te che è benintenzionato nei loro confronti sappi che è solo perché nella loro vita hanno incontrato solo umani STRONZI ed ora non si fidano quasi per nulla degli altri....anche degli umani BUONI!La cosa bella è che comunque sentono il tuo odore e le vibrazioni positive che hai, quando sei sincero nei loro confronti ed a volte la magia si rinnova e loro si avvicinano......
Che storia bella quella del gatto che hai incontrato!
Al punto 3) credo che quel movimento sia per assaporare meglio la carezza, come se la nostra fosse per loro una seduta dal massaggiatore aiurvedico eheheheheh !!!
Al punto 5 spero solo che il micio abbia avuto un incidente,detesto sapere di gente che maltratta...
Al punto 2) credo sia in parte il voler restare nel proprio territorio ed anche un 'eco dell'istinto da felino/tigre: non si avvicina troppo se intuisce che il nemico non è intenzionato ad attaccare e non è nemmeno pericoloso, nè vuole occupare i suo spazio/territorio.
Ed ora veniamo al punto 1) assolutamente sì, il gatto distingue le persone che stanno nella stessa casa.Ed hanno pure le loro preferenze: il mio gatto Sam Gamgee la mattina viene direttamente alla porta di camera mia e spinge con le zampette fino ad aprirla, entra, fa un giro di ricognizione, si struscia alla mia mano penzolante da dormigliona, mi sveglia e se ne torna nell'oliveta ad acchiappare le ragnatele rugiadose!
Il mio Amore aveva due gatte, Lolita e Penelope, mamma e figlia, che hanno vissuto con lui 18 anni. La figlia preferiva la mamma del mio ragazzo mentre Lolita era la sua coccolona. Quando stavamo nella camera a guardare la tv e lui si distendeva nel sofà, Lolita saliva sù con un balzo agile, si distendeva al suo fianco e ci faceva compagnia tutto il giorno così: Penelope era più schiva ma da 7 anni a questa parte era tornata a fidarsi del mio ragazzo ed era diventata addirittura più affettuosa di Loly...sapessi le volte che ci ha commossi con le sue tenerezze. Addirittura Penny riconosceva la mamma del mio ragazzo al telefono, quando gli veniva avvicinata la cornetta alle orecchie.Per quanto mi riguarda ho sempre avuto gatti che si sono affezionati a mia mamma (Giulietta era la Regina!!)oppure a me (Muchacha, Giulio Romeo, Sam!!!) o a mia sorella (Nina la dolcissima!).
Ciao e grazie per la testimonianza gattesca bellissima!!!Miticooooo!
Ciao

Eva ha detto...

@dhaulagiri8167:
ecco la cara Murasaki ti ha raccontato, con la dolcezza che la contraddistingue, le stesse cose che ho testimoniato io!L'esperienza di una'micizia gattosa è una delle più piacevoli da sentir raccontare e c'è sempre qualcosa da imparare!Ciao

dhaulagiri8167 ha detto...

Accidenti che precisione, mi avete inebriato! :-). Una spiegazione capillare! :-), è stata poesia pura leggere l'amicizia che i vostri gatti vi hanno dimostrato, quante cose commoventi, dai rumori delle macchine alle voci umane, ecc... ci rivedo anche i miei con Medea! :-).

@ Murasaki:
Quindi è probabile che quelli molto fiduciosi ed espansivi sono così perché sono stati sempre abituati bene e trattati con garbo e da signori? Si direi che se la tirano, quando si allontana di pochi metri e poi si gira a guardarti è come se volesse dire "Non mi prendi e non c'è neanche bisogno che me ne vado, resto qui ma non mi avrai", in effetti per noi è come vedere un traguardo vicinissimo (accarezzarlo) ma che non può essere raggiunto, come una cosa a un passo ma che non può essere toccata, ecco perché c'è delusione poi però insomma facciano come vogliono, nessuno li costringe a farsi accarezzare, tantomeno io :-). Poi ho avuto più volte l'impressione che certe volte il gatto ti invita a fare qualcosa per lui. Vedevo che quando gli tiravo delle palline di carta andava a nascondersi sotto la poltrona del sindaco hahahaha :-), e poi aspettava lì. Quando tiravo la pallina usciva fuori e la rincorreva. Alcune volte gli facevo la finta, muovevo la mano ma non la tiravo, e lei usciva comunque ovvio. Poi appena era uscita gliela tiravo verso l'alto e faceva un salto enorme! :-).

@ Eva:
Bello quando ci ricordiamo dei particolari e delle storie delle persone con le quali avevamo parlato! :-). Io potrei elencare un sacco di cose, a cominciare dagli habanero :-). La prossima volta li compro così provo a spezzettarli con le mani come fai tu per togliere tutti i semi ;-). Era venuta fuori questa cosa perché credo di aver detto che compravo i peperoncini interi e poi preferivo spezzettarli con le mani perché il macinino integrato nella bottiglietta faceva schifo hahahahahahahaha :-).

@ acquaforte:
Manchi solo tu anche se mi hanno già ampiamente risposto! :-).

dhaulagiri8167 ha detto...

E a volte era proprio lei stessa a mettersi sotto la sedia da sola, e quando lo faceva capivo che voleva giocare :-).

@ Murasaki e/o @ Eva:
E differenze sostanziali gatti maschi e femmine? Anche solo le cose particolari, movimenti, azioni, interessi (inteso in senso più caccia, meno giocare o che so) che li contraddistinguono ;-).

@ Eva:
Ah ahi un gatto che si chiama Giulio? Bisogna dire che i miei amici mi dicono sempre che non mi confondono mai con altre persone, perché dicono che conoscono solo me con quel nome :-). Ma altri lo usano anche per i gatti, tadan! :-). Giusto una coppia del paese del nonno ha chiamato il bimbo appena nato Giulio, siamo andati tantissime volte a camminare insieme, e mi hanno detto "Abbiamo pensato a te" ! :-).

Non so se siamo stati noi ad educarla ottimamente, ma di sicuro l'abbiamo sempre trattata bene. Mi hanno raccontato di gatti che se hai la carne a tavola ti saltano addosso, ti saltano sul piatto da quanto sono attirati e poco educati, lei si limitava a fissarci, me lo ricordo con tanta tenerezza, ci guardava negli occhi. Come farebbe una persona, era in grado di rilevare quel punto di attenzione. Allora capivi che ne voleva un'pò e gliela davamo, in effetti sono intelligentissimi e furbissimi, oppure quando non aveva da mangiare nella scodella si metteva seduta per terra e ti fissava, faceva la stessa cosa, finché non la guardavi o te ne accorgevi ti continuava a fissare immobile. Non è facile trovare gente interessata a queste cose, qui ne posso parlare e sono contento, dire queste cose mi fa stare un'pò meno male perché mi libero, se parlo di questo sento meno il dispiacere che non abbiamo potuto tenerla, perché parlarne mi ricorda cose positive passate assieme! (:-(). Un'altra cosa che mi ha sempre stupito è che in casa di nonno c'è un caminetto, e una bella mensola sopra. E' piena di oggetti, zeppa, penne, foto vecchie, centrini (ornamenti vari), la pianta dell'ulivo ecc... la gatta saltava lì sopra e camminava da un estremo all'altro, MICA SPOSTAVA UN SOLO OGGETTO DI UN CENTIMETRO! :-), grazia e agilità pazzesche! :-).

Eva ha detto...

@dhaulagiri8167:
eh sì i bei ricordi sono preziosi più dell'oro....ricordati questa frase:
"colui il cui nome è sempre pronunciato resta in vita"
Lo dicevano gli antichi egizi ed anche Gianni Rodari!

Ciao e occhio agli habanero eh??Buon appetito

dhaulagiri8167 ha detto...

Volevo dire quest'ultima: immaginatevi un tavolino, un tavolino molto lungo, un bel rettangolo :-). Io ero a capotavola e la gatta dormiva sopra la sedia all'altra estremità, al posto del nonno. Io ero seduto, e chiaramente non potevo vederla. A un certo punto noto come uno stecchetto bianco che fa capolino dal bordo del tavolo, come un braccetto teso che si alza sempre più, ma io vedevo solo questo non altro, e si stava stiracchiando! :-). Poi piano piano il braccino è tornato giù hahahaha ed è scomparso, è la cosa più tenera che abbia mai visto! E poi quando si metteva sulle scarpe del nonno quando lui la sera andava a dormire, per sentire l'odore! :-).

dhaulagiri8167 ha detto...

@ Eva:
Si verissimo! :-).

acquaforte ha detto...

@ dhaulagiri8167
Un compagno di liceo regalò Juliet a mia figlia, un natale di 13 anni fa. Lei era la "sua" gatta, dormiva sul suo letto, giocava con lei, ecc... Quando 5 anni fa mia figlia andò a vivere per conto suo, Juliet rimase con noi nella vecchia casa, perché ci sembrò meno traumatico per lei. Si vedeva che soffriva per la lontananza di mia figlia; era scostante, non si lasciava prendere in braccio, io ero solo quella che le dava da mangiare e puliva le sue merdoline. Un po' alla volta i rapporti cambiarono, e sono sicura che il merito fu di entrambe. Ora ha il suo posto sul divano davanti alla TV ( se per sbaglio ti siedi lei ti obbliga ad alzarti ); ci sono 2 poltrone che non puoi occupare; si infila sotto le coperte se ha freddo; se vuole giocare ti chiama sul lettone e lei fa la lotta; ci aspetta davanti alla porta quando rientriamo a casa. Ha un miagolio diverso a seconda delle sue richieste e mostra atteggiamenti diversi a seconda delle persone con cui interagisce.
Più frequenti un gatto, più ti rendi conto della loro intelligenza, della loro comprensione del mondo in cui vivono, della loro capacità di adattamento, della loro intensità di sentimenti. Ma sono capaci anche di mettere distanza tra sé e gli altri, in modo altero, quasi con diffidenza.

Moltissimi anni fa viveva con noi Giulio Cesare, uno splendido gattone nero con occhi verdi. Poi avevo anche un boxer di nome Giuseppe, 30 chili di affettuosita' sbavante chiamato Pipetto. Ma questa è un'altra storia.

Eva ha detto...

@Acquaforte:
la storia di Juliet è molto bella, commovente ma gioiosa. Mi è stato impossibile non immaginare la scena in cui s'infila dentro al letto quando ha freddo e quando si mette davanti alla porta in attesa!Sei stata bravissima con lei e lei è stata molto intelligente quando ha capito che non era stata abbandonata ma che aveva trovato un amore raddoppiato!
Storia simile a quella di Stella, la nostra cagnetta. Mia sorella la prese con se che aveva pochi mesi e l'ha coccolata e tirata sù come fosse una persona, parlandole e spiegandole le cose. Poi la sua vita è cambiata, ha vissuto 6 anni lontano da qua, poi è tornata ma non è stata bene per 4 anni.... e Stella l'abbiamo dovuta accudire noi. Premetto che mio babbo non ha mai particolarmente sopportato gli animali, cioè cani e gatti. Arrivata Stella è arrivata l'amicizia inattesa tra loro due. E' diventato il "babbo della Stella" e mia mamma "la mamma di Stella".....ed io sua "sorella" eheheheheh.
Lui però la porta a fare la passeggiatina 3 volte al giorno(anche se stiamo in campagna NON è bene mandare il proprio cane al giro da solo....troppa gente di città non capisce che avere un cane e vivere in campagna vuol dire ARIA APERTA,SPAZIO, VITA, SALUTE,LIBERTA',LIBERTA',LIBERTA',LIBERTA',LIBERTA',LIBERTA',LIBERTA',LIBERTA',LIBERTA',LIBERTA',LIBERTA',LIBERTA',LIBERTA',LIBERTA',LIBERTA',LIBERTA',LIBERTA',LIBERTA',LIBERTA',...ECC......)le da la pappa, le fa le coccole, la pulisce, insomma la accudisce. Da quando lui ha perso un po' la vista si è ancora più legato alla nostra Stella ed accudirla significa a volte sentirsi attivo come prima.
Io ed il mio amore chiamavamo Stella il "cane-foca" perché quando vuole le coccole scivola sul pavimento con il petto spingendosi con le zampe di dietro....tipo una foca! Poi ha un altro soprannome "Stella Sam" come Sam, il cane di Jim Carrey in "una settimana da Dio"...è quasi uguale!!!!!
Va d'accordissimo coi gatti, ci condivide persino la ciotola dell'acqua ed in inverno li fa entrare dentro la sua cuccia (una casetta di legno). Dormono insieme...a volte lei sta fuori e loro dentro a dormire beati sulle sue coperte!!!
Anni fà avevo un bel gattone di nome Giulio Romeo che è morto di vecchiaia.
A proposito di gatti maschi e femmine:
il mio Fred, il mio vecchio gattone Poldo e lo stesso Giulio Romeo erano estremamente protettivi nei confronti di tutti i gatti di casa, mentre le femmine, di generazione in generazione, hanno "imparato" a non attraversare più la strada e lo hanno "trasmesso" ai loro cuccioli. Difatti il mio Sam Gamgee non ha mai attraversato la strada e preferisce addentrarsi nei campi dietro casa mia, spensierato come solo un gatto può essere, lontano dalle macchine e dai pazzi in generale!....adesso ha pure un'amica gatta color rosa salmone, la coda rossa tigrata e gli occhi verde salvia!!!
P.S.
Dopo Stella tu pensa che mio babbo,adesso, si è preso pure l'impegno di occuparsi dei gatti e con lui mangiano 2 volte al giorno, più i croccantini la mattina!!!
Fine
Ciao
Eva
Grazie Murasaki per questo "spazio-miao-bau" !!!

Eva ha detto...

Ops....Mi riferivo anche a @dhaulagiri8167 quando parlavo del gatto Giulio Romeo e delle abitudini acquisite dai miei gatti di generazione in generazione!
Ciao

dhaulagiri8167 ha detto...

Altre storie bellissime! :-).

@ Eva:
Mi piacciono un sacco gli strappi alle regole! Quante volte hai scritto libertà?! Hahahaha, fantastico perché nessuno se lo aspettava. Ottimo modo per ribadire un concetto! :-). E poi anche lo spazio "miao-bau" hehehehe. Infatti quello che mi sono sempre chiesto è se voi vivevate in campagna, ora capisco lo spazio per tutti questi gatti. Io sto in un condominio, invece la casa di nonno sta in paese e ha anche la cantina, quindi la gatta andava lì per i bisogni e poi andava in giro dove gli pareva, niente strade niente traffico! :-). Una volta momenti viene con me su Macchialunga! :-). E' una collina di poco più di 1100 metri, io ci vado tutti i giorni quando sto giù in Umbria e parto direttamente dal paese a piedi, da 450 m circa, e mi ha seguito per un bel pezzo! :-). Dopo non so come cavolo sia rientrata, ma me lo aspettavo tutti dicono che hanno un senso dell'orientamento pazzesco! Qualche tuo gatto ha fatto prodezze simili? :-) :-) :-) :-) :-) :-) :-) :-) :-) :-) :-) :-) (ti rubo il copyright hehe).

@ acquaforte:
Mai avuto dei cani, in effetti mi sembrano troppo espansivi rispetto a un gatto ma non ho esperienza quindi non posso pronunciarmi per bene. Il gatto è più discreto, non ti salta addosso e non ti sporca. La gente dice che il gatto si affezziona più alla casa e il cane al padrone, quello che è certo è che il cane è più fedele, più presente, ecc... queste due cose penso siano indiscutibili ma non è assolutamente vero quando la gente dice che solo il cane dimostra affetto, anche il gatto può e anche molto.

Eva ha detto...

@dhaulagiri8167:
per mia esperienza ed anche come testimone oculare ti posso assicurare che anche i gatti si affezionano alle persone! Vedi le due micie del mio Amato o Giulietta, gatta affezionatissima a mia mamma, che consoderava sua mamma e quando doveva partorire la veniva SEMPRE a chiamare. Questa miciotta è stata la matriarca dei più bei gatti nati a casa mia!
Gatti e Cani, ma anche TUTTI gli altri animali, Grandi Felini compresi, poiché creature Innocenti, amano veramente, si affezionano e non ti dimenticano più.
Nessun mio gatto che io sappia ha fatto prodezze simili, tranne una gatta, si chiamava Giulietta "Bianchenera"; prese l'abitudine di andare a rifugiarsi nel pagliaio di un contadino che aveva il campo di fieno ed il fienile ad 1 km da casa mia. Finì per partorirci e per noi era impossibile poter raggiungere la cucciolata, perché li aveva partoriti dentro il cumulo di fieno e molto in profondità. 2 mesi dopo lei decise che era ora di tornare a casa, anche perché quell'estate piovve davvero molto...quindi una bella mattina ce la trovammo nel cortile di casa, con 3 gattini spaventati al seguito...li aveva portati fino da noi, uno per uno,tenendoli per la collottola!!!
Furono chiamati Calzini, Selvaggia, Cenere, sono vissuti tanto tempo e soprattutto Calzini e Selvaggia sono state 2 mamme-gatte eccezionali!
Ciao

dhaulagiri8167 ha detto...

@ Eva:
Una galassia di gatti! :-). Quanta storia, quanto passato, quanta gioia. A questo punto inizio a credere che ne avete avuti una ventina almeno :-).

Eva ha detto...

@dhaulagiri8167:
una volta ne abbiamo avuti proprio 12 tutti insieme, tra gatti adulti e cucciolate...percui...diciamo oltre 20...Daltronde in casa mia ci sono sempre stati i gatti,se guardo le vecchie foto c'è quasi sempre un gatto nei dintorni o accanto ai miei nonni bambini. Per l'appunto la mia nonna materna aveva un gatto chiamato Baffone perché era bello florido e con enormi baffi. Era un pacioccone che se ne stava accoccolato o vigile come una sfinge, sia in casa che in giardino sul muretto, da dove osservava chiunque passasse da lì. Lei lo profumava, lo pettinava, gli metteva un bel fiocco, insomma era benvoluto e rispettato nel paesino dove lei viveva da ragazza. Per farla breve, lei mi ha sempre raccontato che era talmente bello da essere rispettato anche dai tedeschi che passarono di là....non so se mi spiego....Infatti è morto di vecchiaia.
Oddio forse questa storia non ha un risvolto proprio carino da immaginare....però è andata così...
Ciao

dhaulagiri8167 ha detto...

@ Eva:
Gatto ariano hehehehe! :-). Nessun problema sui risvolti carini o no, se una cosa è vera la penso come te, e cioè che va detta dato che l'hai scritta, sempre meglio dirla che censurarla come fa tanta altra gente! :-) ;-). Ieri sera ho riaccarezzato quel gatto che dicevo che si abbassa tipo onda hahaha quando gli stai accarezzando la schiena, tu dici che è per prendere meglio la carezza (o @ Murasaki l'ha detto, non ricordo) a me invece sembra voglia sottrarsi e sempre col minimo sforzo. Comunque ce l'ho fatta, ben due carezze! :-). Poi è saltato fuori un riccio nel mio parcheggio, mai visto lì ma solo nell'erba o sui marciapiedi, o ahimé sulla strada non ti dico come... dovevi vedere come se la gustava il gatto a guardarlo, pura tattica di guerra! Hahahaha :-), e faceva avanti e indietro, e si metteva basso, e poi si rispostava, puro divertimento per lui. I gatti mi piacciono per questo perché non diventano mai flaccidosi, i loro "costumi" hehehe (abitudini, reazioni ai fatti ecc) non diventano mai molli! GRANDI! :-). Quelli dell'Uomo dopo un grande periodo di pace spesso lo diventano, poi l'uomo non sa più chi è e cosa deve difendere e poi viene conquistato. Poi dopo un'pò torna sano e si riprende casa sua :-).

Eva ha detto...

@dhaulagiri8167:
NO macché gatto ariano....vabè te la spiego ma poi non rimanerci male:
i "tedeschi" erano soldati, quelli della 2^ Guerra Mondiale e Baffone se non fosse stato così bello se lo sarebbero preso per mangiarlo!Invece, complice pure il fatto che in quella truppa c'erano anche dei ragazzini di 19 anni che a casa avevano (forse ancora vivi) dei genitori della stessa età dei miei bisnonni e sorelle dell'età di mia nonna, mettici la gentilezza della gente di campagna, mettici pure che Dio in quel momento ha protetto il paesino TUTTO...Eccoti la Storia, spesso fatta anche dalla gente comune....
Purtroppo da lì a poco quegli "alleati" maledetti divennero il primo nemico dell'Italia ma ormai quella truppa se ne era andata, i miei nonni erano salvi ed arrivarono neozelandesi, inglesi ed americani a difenderci.
Ciao e...W LA REPUBBLICA ! W L'ITALIA !

Eva ha detto...

p.s. @dhaulagiri8167:
MITICO te e MITICO il gatto che si è fatto accarezzare!!!
I ricci sono bellissimi!
Ciao

dhaulagiri8167 ha detto...

@ Eva:
Dopo il tradimento ci credo divennero i primi nemici ;-), comunque sia in effetti brutta storia, intendo la guerra. Nessun problema, non ci rimango mai male quando scrivi tu ;-).
P.S: Ieri sera l'avevo visto ma solo per 3/4, stasera l'ho rivisto intero coi miei e quindi ho approfittato per finire di vederlo, altrimenti l'avrei finito stasera da solo. SONO RIMASTO ALLIBITO, d'altra parte io lo chiamo sempre PJ-PC, ok quello che ha fatto su Tolkien lo conosciamo, ma non avrei detto che riuscisse a fare altri capolavori praticamente uguali, pensavo "si si riveleranno grandi film, ma forse capolavori no", e ho SBAGLIATO! Perché se uno è in grado di fare quell'esalogia può fare tutto. E ora veniamo al punto, so che stai aspettando questo e magari fin'ora ci avrai capito poco, dato che parlo di un film ma non sai quale :-), ebbene: AMABILI RESTI! Do per scontato che lo conosci, hai parlato spesso di aver visto altri film di Peter Jackson, è una cosa ASSURDA! Capolavoro immane! Io personalmente mi sono accorto tardi di quanto fosse importante Andrew Lesnie, forse è proprio la morte che mi ci ha fatto focalizzare, perché non mi ero ancora interessato al lavoro del "direttore della fotografia", questa qui è una coppia killer! Il genio della telecamera e il genio dei paesaggi e della luce, ragazzi che roba! E' potentissimo, riesce a rapirti e a riempirti di tristezza, anche se sotto sotto leggi già la grande umanità, e poi subito dopo a scioccarti col contrario, con immagini splendide e frasi piene di sentimento. L'avrai visto, che ne pensi? Ho visto alcune delle più belle immagini della storia del Cinema, quelle del paradiso e di quel mondo di mezzo, dove Susie era inizialmente, e capisco davvero come quel DUO sia davvero sprecato a fare film non fantasy, per quanto vengano capolavori lo stesso con roba tipo TOLKIEN diventano alieni per davvero. Peccato ora quel duo non esista più, con quella qualità roba che un film del 2020 con la tecnologia di quel periodo mi avrebbe mandato in coma da quanto sarebbe stato bello. UNICI. La grandezza si vede anche quando uno riesce a sorpassare i tempi, la maggior parte dei team creativi di oggi, coi mezzi di oggi, secondo me ancora non pareggia il lavoro di ISDA, 15 anni fa!!! Perché quelli là sono troppo avanti, troppo più bravi. Scusate, è davvero d'obbligo:

Andrew Lesnie, The Unforgotten Light.

Eva ha detto...

@dhaulagiri8167:
Per me sono sempre stati Nemici....anche se quella volta risparmiarono in pratica tutti!!

Sì Amabili Resti l'ho visto. Lo mandarono in onda, con profondo cattivo gusto direi, negli ultimi mesi prima del ritrovamento di Yara....forse è anche per questo che quel film mi ha colpita tanto....in pratica sembra la stessa storia....
A parte tutto non avevo capito che era di Peter Jackson la regia e di Lesnie la fotografia, ma durante tutto il film non facevo che notare inquadrature e particolari nelle scene che mi facevano pensare "oh cavolo ma questi lavorano come Jackson!!Oh guarda quell'effetto di luce mi ricorda Lothlorien...(il campo di grano che sembra mare, mentre Susie è nel "limbo")...ecc.ecc....ecc..."Poi ai titoli di coda lessi : Regia di Peter Jackson e pensai tra me che davvero la classe non è acqua...nonostante questa distrazione comunque la commozione per la storia fu molto profonda....
Peter quando ci mette il sentimento, vale a dire sempre, non sbaglia un colpo ed ogni suo film, a prescindere dal tema trattato, è un Piccolo Gioiello o un Magnifico Diadema.
Andrew Lesnie era l'abile cesellatore di questi gioielli!
Ti saluto, che domattina devo andare a Foligno con la mamma!
Ciao

dhaulagiri8167 ha detto...

@ Eva:
Ah Foligno, paesaggi umbri! :-). Adesso che ci penso me l'avevi già detto, ora ricordo. Probabilmente è stato così: ti avevo già detto su Hobbitfilm che mi ero procurato qualche film di PJ-PC per vederli, compreso King Kong, e io parlavo sempre di quello stile unico che lo contraddistingue, tu eri d'accordo perché vedendo un film, evidentemente Amabili Resti, avevi accostato spesso la regia e la fotografia al team di ISDA! Non lo sapevi ma avevi notato la stessa cosa :-).
Su Yara non ti so rispondere dato che non so chi sia, cioè il nome l'ho sentito ed è collegato a qualcuna di quelle storie di violenza che da il TG. Tutti nomi che ho in mente, Erba, poi c'è quella della nave, ecc ecc... non ci guardo perché dopo un'pò non ne posso più, vanno avanti per ore e ore, all'infinito... ogni giorno la stessa storia :-), a quel punto mi sembrano quasi pettegolezzi, date la notizia una volta e poi basta, invece sembra che la gente debba dire "Oh hai visto? E' stato quello!" "L'hanno preso", fateli riposare in pace e basta! :-). Chi ha sbagliato pagherà senza che tutti ci impicciamo :-). A te piace seguire o la vedi come me? :-). Vedo che tutti più o meno seguono :-).

Eva ha detto...

@dhaulagiri8167:
già paesaggi umbri!Molto bellina Foligno!
Sì ne avevamo già parlato di amabili retsi ed avevo detto proprio quello che hai riportato tu. P.J. è inconfondibile!
E sì Yara povera bambina è una caso di quelli di cronaca nera e sì, nuovamente, la penso come te, che le lascino in pace quelle povere anime innocenti!Non impicciatevi e fate lavorare le forze dell'ordine!...NO non seguo queste cose, odio i programmi che campano di questo, tipo "pomeriggio 5" o "la vita in diretta"...ma dico io...si rendono conto che LA VITA in diretta è un'altra cosa e che il POMERIGGIO andrebbe passato a fare e parlare di cose costruttive?...boh....io mi rifiuto di capire questa gente impicciona e macabra!
Ciao

dhaulagiri8167 ha detto...

@ Eva:
;-) Ciao! (Mi scordo sempre, tu saluti sempre tutti).

Murasaki ha detto...

@dhaulagiri8167

Dunque sì, DI SOLITO i gatti che fanno i preziosi per farsi accarezzare sono stati maltrattati, in qualche tempo della loro vita, ma a volte fanno semplicemente i preziosi perché sì. Ma molti gatti che da gattini erano disponibilissimi a farsi coccolare dal primo che passa poi ti guardano sdegnosi quando ti avvicini, da adulti - come la mia Ninphadora, che adesso si smaterializza quando entra qualcuno in casa, e non dovrebbe avere particolari maltrattamenti alle spalle. Lei comunque è sempre stata molto disponibile CON ME, dalla prima volta che mi ha vista, ma anche con i miei quando la portavo in campagna.
Sul fatto di educare i gatti... oso dire che i gatti si autoeducano. Se i gatti di casa hanno stabilito, per motivi loro, che non sta bene salire sul tavolo, allora non saliranno, altrimenti saliranno eccome, e non ci sarà modo per convincerli a non farlo.
Il gatto che ti GUARDA mentre mangi è un classico - mia madre ha inventato l'espressione Rimprovero Vivente in onore di Giselle: saliva sul frigo e ci GUARDAVA, mentre mangiavamo. Inevitabilmente qualcuno si alzava e la nutriva, perché mangiare quando si è puntati da un Rimprovero Vivente Felino è proprio dura ^__^

Murasaki ha detto...

@Eva:
bellissima la storia del gatto risparmiato dai nazisti... soprattutto tenendo conto che era un Baffone (all'epoca il soprannome di Stalin, ma forse i tedeschi non lo sapevano). Per il resto, meno male che per il paese finì bene, perché sono stati tempi davvero difficili.

Sulla cronaca nera... a me i gialli piacciono moltissimo, ma questa smania di improvvisarsi investigatori, avvocati e giudici davanti a casi di cui conosciamo solo dei resoconti imprecisi e sensazionalistici proprio non la capisco. Ma sono un buon modo per distrarre l'opinione pubblica, vien da pensare...

@Acquaforte (e Juliet):
Quando c'è una separazione è sempre difficile decidere a chi vanno gli animali di casa. Di solito si sceglie di lasciarli in casa con chi resta ma per loro comunque non è facile e credo che spesso sarebbe difficile anche per loro decidere. Fortunatamente, quando i miei andarono via, la gatta di casa aveva appena partorito e quindi per noi il problema si risolse da solo ^__^
(il gatto che si infila sotto le soperte è un must. Ancor di più lo è il gatto che "ti aiuta" a rifare il letto, trasformando il tutto in un impresa epica. Non tutti lo fanno, e non sempre, ma quando lo fanno è davvero divertente)

Eva ha detto...

òMurasaki:
"rimprovero vivente"è meravigliosa...e potrei fare pure il nome di Salvo, il gatto della mia amica, che faceva la posta a tavola quando mangiavano IL MELONE....e sotto l'albero di cachi...Quando faceva così l'unica soluzione era dargli un pezzetto di melone o staccare il caco, ovviamente maturo, dal ramo, aprirlo ed al resto ci pensava Salvo!GIURO!

Quanto a Baffone era chiamato così solo per gli enormi baffi a raggiera,non per "quell'altro"...i miei nonni erano persone buone e semplici,contadini, comunisti mai eheheehehh.
Volevo pure precisare che l'accaduto avvenne molto prima del '43, anche perché ad Arezzo ne han fatte di stragi quei maledetti tedeschi...San Polo su tutte...percui lungi da me favoleggiare su un periodo terribile come quello che abbiamo vissuto....
Ciao

acquaforte ha detto...

Ultime notizie su Monsieur Benjamin. Il lettone è posizionato in parte sotto un soppalco, che oramai è abitato solo da Ben, con cuscini, giochi, pupazzetti vari, palline di carta, ecc. Uno dei suoi divertimenti preferiti è lanciare le palline sul letto, e precipitarsi a rincorrerle. Alle 5 del mattino. ....
Ieri pomeriggio, visto che la ciotola dell'acqua era vuota, con la zampetta la faceva rotolare per la casa, mandando un chiaro messaggio ai suoi coinquilini. Poi dicono che i gatti non parlano...
Juliet invece da mesi beve solo dal rubinetto del lavabo della cucina.
(Rifare il letto è una fatica bestiale, e bisogna pure attrezzarsi con guanti perché non le abbiamo mai tagliato le unghie).

Eva ha detto...

@acquaforte:
Già!!! Le attività ricreative mattutine!I miei gattucci fanno le corse ad ostacoli...è una tradizione che si è tramandata negli anni!
Un saluto a TUTTI i vostri Gatti!!!

dhaulagiri8167 ha detto...

@ Eva:
Aaaaaaaaaaaaaaaaaa, il melone! Che schifo! Hahahahaha :-), no invece vedo che piace praticamente a tutti, io non lo sopporto, una delle poche cose che non mangio, anche se ogni tanto continuo ad assaggiarlo. Mi sa di "ambiguo", come se fosse un sapore incompleto e che non fa parte del nostro modo di mangiare.

Quanti gatti si possono contare se sommiamo tutti quelli che avete, e siete in 3 o 4 qui, più tutti quelli che avete avuto e la mia Medea? Si arriva a 50 ? :-).

@ Murasaki:
Senti questa: una volta stavo facendo delle uova sode e vedo la gatta che salta sul tavolino e inizia a muoversi in maniera frenetica. Allora vado lì vicino per capire cosa voleva, poggio il gomito sul tavolo con l'uovo aperto in mano e vedo che si avvicina e inizia a leccare l'albume dalla metà spaccata che avevo, ma vedessi con che gusto! :-). L'ha finito, allora gliene ho dato un altro, pure quello se l'è scolato :-). Qualche tempo dopo per curiosità sono finito su Internet a guardare cosa i gatti possono mangiare e cosa no, cosa gli piace cosa no ecc e dicono che l'uovo gli fa malissimo! :-(. Non lo avrei mai immaginato, ma ora è ancora viva e vegeta. Spero non sia stato niente, un conto sarebbe stato darglielo tutti i giorni, in fondo fu solo quella volta.

@ acquaforte:
Da noi la gatta saliva sul letto quando ci fregava :-), perché non la facevamo entrare in quella stanza. D'altra parte, nonno di 90 anni come puliva poi? Ma neanche quando d'estate c'eravamo noi.

Eva ha detto...

@dhaulagiri8167:
io da sola con tutta la mia famiglia, passata e presente, da parte di mamma e da parte di babbo, già penso di essere arrivata a 100 gatti!!!Bellissimo no?
Quella dell'uovo non la sapevo!!!Accidenti!!!Grazie!!!
..."prosciutto&melone" piace alla mamma, al babbo, ai bimbi MA al gattone solo melone!!!!
Ricordatevelo sempre tutti: qualsiasi tipo di insaccato e prosciutto e bresaola sono VELENO per i nostri gatti e cani!!!!!
Ciao

dhaulagiri8167 ha detto...

@ Eva:
Insaccati veleno? Sicura? Sono carnivori. Pensavo fossero peggio tutti i vari cibi pronti che si trovano oggi ai supermercati nelle bustine ;-), alla fine i gatti di ieri che mangiavano? I resti del pesce, la carne, solo roba naturale ecc... proprio sicura? Affettati no ma carne si però (immagino). ? Ora illuminami tu, dopo che ti ho illuminato io sulle uova :-). A Medea davamo anche delle bustine confezionate, mi ricordo che il pollo e tacchino (mi pare) non le piaceva troppo, mentre il tonno si (delle bustine) e anche un insieme di due o tre pesci dell'Oceano, era scritto così sulla confezione, tipo "Mix Oceano", e più di tutto quella col salmone! MIAO hahahahahaha :-) ;-). Compravamo sempre quelle più costose :-), poi crocchette.
Per te avrei contato massimo 20 gatti in totale, già mi sembravano tanti hahaha :-).

Eva ha detto...

@dhaulagiri8167:
gli insaccati e tutta la carne essiccata ed arricchita di spezie come pepe ed il sale(prosciutto, bresaola, ecc...salame, mortadella, salsicce fresche e secche, ecc....)sono VELENO.
Il loro piccolo fegato, il pancreas, i reni,NON riescono ad elaborare questi prodotti né i loro componenti, percui soprattutto nel fegato rimangono delle sostanze che non vengono assimilate nè espulse e provocano lo sviluppo di tessuti e cellule cancerose, portando l'animale ad una morte tragica....
La carne è un altro discorso, però pure quella cruda non andrebbe benissimo...ricordati che gatti e cani SE si cibano di carne fresca è di animali appena catturati ed uccisi, come uccellini,topolini di campagna(non ratti di fogna eh!!!), bisce.....
Ad esempio se tua mamma prepara la carne e ci sono dei pezzetti che toglie perché sono ossi o pezzi di grasso o nervi va bene ma mai troppi e mai ossa grandi, tanto ai gatti non servono (mentre il cane, ad esempio con l'osso-buco, si diverte), MAI le ossa piccole ed appuntite di pollo e coniglio e del pesce solo la polpa, MAI le viscere o la lisca...che la mangino è una leggenda!!!
AD ogni modo gli animali di casa a volte necessitano di una dieta più leggera a seconda se fanno vita sedentaria o se il loro "custode" li porta spesso in passeggiata o,(mi riferisco anche ai gatti) se questi hanno molto spazio verde, privato, dove scorrazzare!
Gli animali di casa sarebbe meglio farli visitare dal veterinario e dare loro il cibo apposta per loro e che magari vi suggerisce il medico. Infatti mi dici che ai vostri gatti ed a Medea davate cibo preconfezionato per gatti. Facevate benissimo.
Altrimenti se si ha intenzione di nutrirli con cibo sano, cuocere sempre la carne al vapore, sia il petto di pollo che la carne trita di vitello, senza sale o condimenti e servirgliela RIGOROSAMENTE fredda, MAI calda!!!
Dico questo perché ci sono gatti e cani più delicati di altri ed allora anche il veterinario può consigliare un cibo più che un altro. VALE SEMPRE LA PENA, occuparsi di queste creature innocenti!
Ciao
P.S.
invece erano molti di più eheheheheheeheh UN MONDO DI CANI E GATTI!!!
Ciao

Murasaki ha detto...

Dunque, io arrivo sopra i trenta gatti perché alcune hanno figliato.
Le nidiate di gattini sono un vero piacere, anche se un po' devastanti, e prima o poi voglio provare con le madri in stallo del gattile.
Per l'alimentazione, sono della vecchia scuola che decide il gatto. Le bustine e le scatolette oggi sono molto ben bilanciate, ma sospetto che non siano l'unica possibilità. Anche senza scomodarsi troppo il supermercato offre una buona scelta: cuore di manzo, coratella di agnello, spezzatino e macinata di manzo, petto di pollo e di tacchino, fegati e cuori di pollo, fegati di coniglio, coratella di agnello (c'è sempre il polmone, che gli piace molto), pare che il maiale crudo non vada bene ma ogni tanto qualche ritaglio lo faccio scivolare nella ciotola, pesce (alcuni lo vogliono solo crudo, altri solo scottato) rigorosamente senza lische - molto graditi merluzzo e nasello ma anche trota e salmone. Il tonno di solito lo mangiano solo delle scatolette, non so perché. Anche la mortadella è assai gradita, e per niente deleteria. Per gli insaccati i miei non hanno mai avuto una gran passione, ma so di gatti che amavano IL RISO AL CURRY (?), il pandoro, i cracker, (anche di segale!) il panettone con tanto di uvette (????) la panna, il burro, l'impasto per crostini toscano, i fagiolini lessi, gli zucchini lessi, la crema, il gelato alla crema o alla panna, IL CAFFELLATTE (???) e ricordo un gatto che andava pazzo per il salamino alla cacciatora (morì giovane, ma di macchina, quindi non so se gli ha fatto male) e molti apprezzano il pane e il tuorlo d'uovo, crudo o cotto. Vanno anche pazzi per le lucertole, che poi hanno cura di vomitare sui tappeti più cari o direttamente sul letto perché probabilmente non le digeriscono (e allora perché mangiarle? Boh) Il melone mi mancava ma... boh, contento il gatto... E so che le stelle di Natale gli fanno molto male, ma le mie ne hanno distrutte tante e dopo stavano benissimo, e noi abbiamo deciso di non tenerle più soprattutto perché eravamo stufi di cadaveri di stelle di Natale in giro. L'importante è che la carne cruda sia molto fresca, ma se non lo è di solito si limitano a non mangiarla e a guardarti schifati.
Di solito gli piacerebbero molto anche le palle di manzo, ma ahimé si trovano solo al mercato centrale e insomma sono anni che le mie gatte non le vedono più.