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venerdì 30 ottobre 2015

La valle dell'orco - Umberto Matino



Del libro che questa settimana vado a presentare per il Venerdì del Libro non avrei probabilmente mai sentito parlare se non fosse stato citato da Bridigala nell'ambito del torneo di citazioni letterarie Cita-un-libro che quest'anno, nel passaggio tra inverno e primavera, ha folleggiato su iniziativa della povna in un gruppo di blog nell'ambito della più vasta iniziativa #ioleggoperché.

Così citava Bridigala:

"E perché mai costui si era impiccato?" mi domandai.
Per scoprirlo non restava che leggere il libro - cosa non facilissima perché, messe insieme  tutte le biblioteche dei dintorni c'era a disposizione solo una singola copia; in compenso il libreria si trova con facilità, e infatti penso che lo comprerò. 
Qua in Toscana in effetti è piuttosto sconosciuto, ma nel nord Italia gode di una certa notorietà e di assai buona reputazione: pubblicato nel 2007 da un esordiente, si è rivelato un longseller grazie al passaparola - insomma, chi lo ha letto ne ha parlato bene in giro, lo ha regalato e prestato eccetera (in effetti anch'io sto facendo proprio questo);  e tuttora continua a vendere, insieme ai libri che l'autore ha pubblicato in seguito.
Siccome in questo caso la vicenda proprio non si può raccontare, perché il lettore deve scoprirla nell'ordine che l'autore ha deciso per lui, parlerò... già, di cosa parlerò?

Siamo nell'autunno del 1994 e un triste giorno un ingegnere assai inquadrato scopre che il suo più caro amico, Aldo, si è impiccato, lasciandolo erede dei suoi beni. Per capire come e perché l'amico si è impiccato, e soprattutto perché l'ha nominato erede, l'ingegnere, tale Carlo, si reca nello sfigatissimo paesino citato qui innanzi e in seguito anche nella contrada dove l'amico, reduce da un pesante attacco di depressione, aveva preso casa - un angolino nelle Prealpi non privo di un suo rustico fascino, ma decisamente lontano dal mondo. Lì, in uno di quei villaggetti di montagna che vanno a morire perché i giovani si sono stabiliti tutti a fondovalle, Carlo prende possesso della casa dell'amico, guardato con fiero sospetto e non eccessiva cortesia dai pochi abitanti: chi è quell'estraneo, cosa vuole, cosa rompe, di che s'impiccia?
Pure, nella casetta che Aldo ha praticamente ricostruito con l'aiuto dei suoi nuovi amici del paese (lui no, non era stato guardato con grande diffidenza, anzi accolto volentieri e con grande ospitalità, tanto che gli abitanti lo consideravano quasi uno di loro), Carlo trova, ben nascosta, una lunga lettera dell'amico e un ancor più lungo diario.

Una lunga lettera e un ancor più lungo diario lasciato in un luogo ben nascosto da un caro amico morto, una sorta di estremo viatico. Ho sempre desiderato leggere un romanzo con questi ingredienti, possibilmente ambientato in montagna, in uno di quei paesini dove all'apparenza non c'è niente da scoprire ma dove un  passato lontano e misterioso getta lunghe ombre inquietanti...

Ecco, questo è un libro inquietante, e via via che prosegue la storia lo diventa sempre di più.
Una lettura perfetta per le lunghe e fredde serate d'autunno, quando grosse zucche color arancio aspettano con pazienza di essere scavate e illuminate spettralmente con una candela che conferisca un apparenza inquietante a tutto quel che ci circonda.
E' un giallo, con un mistero che aspetta di essere spiegato, ma non c'è dentro nulla di davvero soprannaturale - tranne, forse, un pizzico di atmosfera... no, facciamo due pizzichi, e abbondanti. Tuttavia, in un certo senso, è una storia di fantasmi. Fantasmi veri, quelle presenze che vagano senza dare né trovare pace e che tutti nascondiamo nell'armadio, cercando di dimenticare con tutte le nostre forze che stanno là dentro, e di cui neghiamo l'esistenza con falsissima disinvoltura. 

Bene, ho detto anche troppo. Non è un horror, non è una vera storia di fantasmi, ma è sicuramente un gothic novel. Molto adatto da mettere sotto la zucca.

Con questo lugubre post partecipo ai Venerdì del Libro di Homemademamma e auguro a tutti buone letture e una lugubre notte di Halloween.

15 commenti:

acquaforte ha detto...

Dopo una simile presentazione, come si fa a resistere?
Amo la montagna, ma ci sono certi paesini sperduti, disabitati, così tristi dove sembra sia rimasto solo il dolore di un tempo passato. Fantasmi, ecco.

Murasaki ha detto...

Ecco, è ESATTAMENTE questo!

dolcezzedimamma ha detto...

Bel consiglio. Già l'avevo segnato allora, ma ora mi sa che devo provvedere. Mi hai mooolto incuriosito

Bridigala ha detto...

Sono felicissima di avere incuriosito fino a questo punto! In effetti a me era piaciuto molto.

Anonimo ha detto...

Leggete anche gli altri due, L'ultima anguana e Tutto è notte nera. Storie avvincenti e accuratissima ricerca storica dietro. In questi luoghi io ci vivo, ma non sono cupi come nei romanzi.... :-)

lanoisette ha detto...

ma sai che sembra carino carino davvero?

Anonimo ha detto...

Avvincente la trama... ma tutto poi finisce bene, vero?

Ornella

Eva ha detto...

Mannaggia che presentazione stuzzicante! Devo averlo, devo leggerlo! Grazie, che bella questa iniziativa!

Aliceland ha detto...

Mi accodo agli altri. Anch'io veramente stuzzicata, anche se sarà a lungo termine. Ho ordinato un libro in biblio due settimane fa e non sono ancora riuscita ad andarlo a ritirare...povera me!!!! :-(

Murasaki ha detto...

@Bridigala:
Considera che il libro si è diffuso proprio così: lentamente, senza chiasso, ma con convinzione.

@Anonimo:
naturalmente lo farò, anche perché è quello che tutti consigliano ^__^

@Anonima Ornella:
Sono sempre con tenta quando commenti, ma su questo non posso proprio risponderti qui in pubblico!

@Aliceland:
Oh, i progetti per le letture future... anch'io convivo con liste interminabili in paziente attesa. Prima o poi arriva il tempo giusto per tutto :)

acquaforte ha detto...

La mia libreria non ha potuto vendermi il libro perché "non viene distribuito alle librerie". Non possono ordinarlo. Sembra che molte piccole case editrici oramai vendano solo su internet, perché non possono sostenere le spese di distribuzione. Risulta anche a te? È una cosa un po' triste, non trovi? Entrare in una libreria e scoprire qualcosa che non pensavi di trovare è un piacere che va oltre la lettura stessa. È un piccolo di più, un valore aggiunto.
Un giorno ordineremo i libri solo da Amazon?

Murasaki ha detto...

E' un campo che quasi non conosco ancora perché. almeno credo, Feltrinelli riesce a procurarsi anche questo tipo di libri o almeno a ordinarli (ma in questo momento me lo segnala come esaurito). Forse è solo temporaneamente fuori stampa, perché anche Ibs e Amazon lo dichiarano irreperibile... Insomma, può darsi che la cosa stia diversamente da quanto detto dal tuo libraio. Certo è che in tempo di print on demand e vendite in rete i libri delle piccole case editrici continuano ad essere complicati da reperire esattamente come quando andavo al liceo, e vanno comprati praticamente alla cieca.

orco ha detto...

So per certo che il Romanzo "La valle dell'orco" sarà riedito dalla casa editrice Biblioteca dell'immagine" all'inizio del prossimo anno (2016). Attualmente è esaurito nelle librerie ed è in vendita solo in alcuni siti on line. Il libro ha venduto quasi trentamila copie solo con il passa-parola dei lettori ed è tuttora richiesto ai librai. E' eccezionale che un autore sconosciuto (il libro in questione è un'opera prima) abbia avuto questo successo senza pubblicità o passaggi in tv. Questo romanzo di Matino, tra l'altro, è uno dei titoli più prestati nelle biblioteche del Veneto. Vale la pena di leggerlo. Davvero. Per chi non lo sapesse è uscito da poco "Tutto è notte nera" che senza fare spot, ha venduto diecimila copie in un mese (vedi fascetta della casa editrice)

acquaforte ha detto...

Grazie per la bella informazione @ orco. Provvederò già da ora a prenotare una copia in libreria.

Murasaki ha detto...

Anche in un blog tolkieniano, un bel commento da un orco è sempre gradito. Grazie della segnalazione, perché anch'io lo volevo comprare ^__^