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venerdì 14 agosto 2015

Storie di giovani fantasmi - (a cura di) Isaac Asimov

Seconda antologia curata nel 1985 da Isaac Asimov (e da Martin H. Greenberg e Charles C. Waugh, del tutto ingiustamente relegati in una riga del copyright): dopo i giovani maghi arrivano i giovani fantasmi. L'impareggiabile 'povna nel frattempo mi ha anche informato che esitono  pure le Storie di giovani mostri e le Storie di giovani alieni, che al momento però sono fuori stampa - e mi auguro che la sciattissima Mondadori si dia al più presto una mossa in tal senso, perché se le due che holetto sono così carine, suppongo che anche le altre due saranno almeno discrete. 
Anche questa raccolta è un potenziale ottimo libro di narrativa per le scuole medie, più adatto a una seconda che a una prima (del resto le storie di fantasmi di solito si fanno appunto in seconda). Stavolta il titolo è stato tradotto alla lettera, o quasi: Young Ghosts.
Anche qui, il contributo di Asimov si limita all'introduzione, stavolta incentrata sulla teoria  che non è necessario credere ai fantasmi per gustarsi una buona storia di fantasmi - cosa su cui è difficile non concordare.
Il racconto di fantasmi è un genere molto più antico e rispettabile del racconto fantasy . anzi i veri e propri racconti fantasy sono piuttosto rari, mentre la storia di fantasmi nasce per la dimensione-racconto e per giunta ha più di un secolo e mezzo di tradizione alle spalle. Molto presto inoltre si è creata il sottogenere "storia di fantasmi per bambini e ragazzi" che vanta nelle sue file diversi nomi illustri. La scelta per i curatori era quindi contemporaneamente più vasta e più ristretta.
Ai miei occhi poi questa antologia presenta anche il vantaggio di avere un solo racconto in comune con quella curata da Roald Dahl . Inoltre è più breve e presenta solo racconti per giovani stomaci, mentre Dahl ne aveva scelti anche alcuni abbastanza complessi.

Si comincia con uno dei più famosi racconti di Montague Rhode James, Cuori perduti - che rappresenta un interessante ribaltamento della bislacca leggenda secondo cui gli zingari rubano i bambini; abbiamo poi fantasmi che viaggiano nel tempo, fantasmi convinti di essere ancora vivi, fantasmi in trappola, fantasmi-bambini buoni, gentili e operosi, trattenuti a terra non dal peso di vecchie colpe ma dalla forza dell'affetto che ancora nutrono per i vivi, fantasmi che chiedono giustizia, fantasmi giustamente vendicativi, fantasmi di persone non ancora morte, fantasmi che tornano indietro per breve tempo, per aiutare un vivo cui devono riconoscenza e fantasmi enigmatici quanto strampalati. 

La copertina non ha assolutamente nulla a che vedere con il contenuto anche se è piuttosto bella (chissà se esistono racconti su fantasmi di draghi? Scriverne uno potrebbe essere un esperimento interessante).
Non è una lettura lunga: due serate o un pomeriggio di medie dimensioni bastano e avanzano. Oppure può durare dieci giorni, se ci si attiene con saggia misura al criterio di una storia al giorno - che nel caso dei racconti di fantasmi è sempre consigliabile. 
Anche se è stata concepita per giovani stomaci, l'antologia è più che apprezzabile anche per un adulto amante del genere.

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di Homemademamma e auguro a tutti un felice Ferragosto - e se vi porterete dietro un buon libro, l'eventuale Perfido Temporale Ferragostano non vi impedirà di passare un eccellente fine settimana.

3 commenti:

la povna ha detto...

Se interessa, come ti dicevo, posso fornirti di Giovani mostri. Fammi sapere!

Murasaki ha detto...

Molte grtazie, 'povna, ma non mi serve: se voglio leggerlo è nelle biblioteche della zona (come i giovani alieni); ma a dire il vero lo vorrei in vendita per procurarmelo per la biblioteca e, eventualmente, adottarlo come possibile narrativa o consigliarlo per l'acquisto. Al momento, a St. Mary Mead, il libro elettronico è ancora un concetto molto vago anche se quest'anno, se avrò una prima, proverò a introdurre l'argomento e a sentire se, almeno in famiglia, qualcuno già lo usa.

Stefania ha detto...

Sono sincera: lo leggeri molto volentieri. Non mi tiro indietro a letture per ragazzi e questo autore, in particolare, mi ricorda un episodio del passato che ho stampato in mente. Si si... lo leggeri proprio!