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venerdì 3 aprile 2015

Il Vero Insegnante non teme il ridicolo - 4 - Né lo teme il bibliotecario

Nella foto: attrezzature indispensabili per una Mostra del Libro (e anche per un buon corredo nuziale

Giunta ormai al suo terzo anno consecutivo, la Mostra del Libro si è conquistata un suo posto nella gerarchia scolastica della media di St. Mary Mead e una sua routine: ad esempio stavolta i (tre) manifesti verranno pagati dal bilancio della scuola e non con soldi raccattati con gli avanzi delle uscite didattiche, come l'anno scorso.
Anche quest'anno la Cooperativa di Beneficenza di St. Mary Mead fornirà i tavoli, ma non le stoffe che coprivano i medesimi che erano, in sostanza, vecchie tovaglie e vecchi lenzuoli bianchi.
-Non ci sono più - ci hanno spiegato - Sono spariti durante l'estate.
-Questo è un problema - conveniamo. Così inizia la Caccia al Lenzuolo.
"Scusate, avreste delle vecchie lenzuola bianche?" - abbiamo chiesto a colleghi e custodi.
Tutti hanno scosso la testa: è probabile che ne abbiano, sì, ma che molto  banalmente le usino per dormirci dentro.
In cuor mio depreco la mia mala sorte: ho passato gli ultimi anni a sbolognare immani quantità di lenzuola che non  mi servivano più. Ne ho regalate agli amici, alle parrocchie e ai centri che accolgono i senza tetto. E giusto l'estate scorsa alcune vecchie lenzuola di lino ricucite anni fa da mia madre recuperando pezzi di lenzuola in buono stato sono state utilizzate per farne cenci per pulire. 
Le lenzuola che ho conservato sono tutte decorate da graziosi mazzetti di fiorellini, e hanno un aspetto incredibilmente lenzuoloso. L'unico paio di lenzuola bianche che ho conservato vengono dal corredo di mia nonna e sono ricamate con le cifre - davvero non me la sento di usarle per la Mostra del Libro.

Stasera, infine, mi sono messa davanti al mio armadio con fare meditativo: una soluzione andava trovata, e in fretta, perché la mostra comincia Mercoledì prossimo, subito dopo le vacanze.
Che fare, oltre a rimpiangere le molte paia di lenzuola bianche elargite in lungo e in largo per fare posto nell'armadio?
E così l'occhio mi è caduto sui teli colorati che uso come copriletto. Ce n'è uno con due grossi delfini azzurri stilizzati su fondo azzurro, uno a sfumature verdi e azzurre, uno con ramage azzurri su fondo bianco...
"Dopo tutto, sul letto ne uso uno per volta" mi dico. Anzi, al momento non uso ancora teli perché tengo la coperta agnellata in pile a renne e cuori comprata a Natale.
Con un sospiro li tiro giù. Non sono bianchi, ma non sembrano nemmeno lenzuola fiorite. E sono tutti di un bel cotone spesso.
Avremo una Mostra del Libro dove i libri riposeranno su tessuti riccamente colorati in verde e blu.

Il Vero Insegnante è disposto a qualsiasi sacrificio, per il suo lavoro.
E, soprattutto, pratica attivamente l'arte di arrangiarsi.

6 commenti:

Melchisedec ha detto...

Ottima scelta il tipo di "letto colorato" su cui adagiare i libri, spero che non s'adagino troppo e i libri e i lettori.
Buona mostra e intanto buona Pasqua!
Tenerissima l'immagine dell'uovo di Pasqua posta a destra del template!

Murasaki ha detto...

Auguri anche a te, Mel!
(Su FB ci sono pagine specializzate in immagini vintage delle feste ^__^)

Anonimo ha detto...

L'arte di arrangiarsi, tipicamente italiana, è una risorsa da non sottovalutare! Buona Pasqua anche a te1 :-)

Wild Horse ha detto...

Io leggo quasi esclusivamente a letto, per cui...

Aliceland ha detto...

Se la vita ti dà limoni, fai la limonata!
;-)

Murasaki ha detto...

@pensierini:
Grazie, e auguri ricambiati ^__^

@Wild Horse:
Anch'io, in effetti. E dunque, non potevo scegliere nulla di più adatto...

@Aliceland:
Esattamente!