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martedì 30 dicembre 2014

Quattro anni su Facebook (casa è là dov'è il tuo cuore)


In una di quelle fredde mattinate di fine Dicembre quando c'è tempo di fare tutto con calma e il mondo ha la gran gentilezza di starsene quasi fermo, cinque anni fa, dopo aver ascoltato una puntata di Media e dintorni su Radio Radicale dedicata appunto a Facebook feci il grande passo e mi iscrissi anch'io.
Rigorosamente con un nome alternativo, ché desideravo scansare come la peste le persone che conoscevo... o meglio, volevo essere io a trovarli, e non farmi trovare. E poi, dopo tanti anni passati sotto il lussuoso manto dell'anonimato, rientrare in rete con il mio vero (e comunissimo) nome mi faceva uno strano effetto.
I miei primi amici - gente che frequentavo abitualmente nella cosiddetta Vita Reale - mi segnalarono siti sui gatti e sui cartoni animati giapponesi. Qualcuno di loro mi avviò sulla perversa via dei Giochini - e diventai del tutto dipendente da una graziosa caccia al tesoro dove sono un archeologa.
Poi arrivarono i primi Amici degli Amici - una strana categoria di gente con cui chiacchieri prima per interposta persona ma di cui poi finisci per conoscere tante cose.
Infine arrivarono i draghi: splendide immagini di draghi, tonnellate di draghi dei più vari generi, che a volte condividevo ma più spesso salvavo in apposite cartellette per poi ripescarli per i più vari usi (ad esempio postarli sul blog).
Arrivarono anche gli alunni, ed è stato spesso altamente formativo guardarli discutere, litigare, corteggiarsi e sdilinquirsi variamente dal mio tranquillo angolino. Anche quelli di cui non ero amica. Soprattutto quelli di cui non ero amica e che non si immaginavano, sia pur lontanamente, che avessi accesso alla loro bacheca colabrodo.

E scoprii che c'era una pagina dedicata praticamente a qualsiasi argomento e un gruppo su qualsiasi cosa. Strani legami si formarono e poi si sciolsero - sono di quelli che ripuliscono periodicamente la lista degli amici - e imparai che c'è della strana gente che ritiene necessario informare gli altri anche di quando fa colazione e altra gente che in rete ha un senso dell'umorismo assai diverso da quello che dimostra nella vita di tutti i giorni, e che se hai voglia di leggerti intere paginate di luoghi comuni e frasi fatte non hai che da attaccarti alla pagina di qualche politico e leggerti i commenti ai suoi post. Tutte cose molto utili, che mi sono servite a crescere come persona e che mi hanno fatto spalancare gli occhi fino a farli diventare grandi come tazze da tè.
Ho anche imparato che uno dei molti usi per cui Facebook è assai utile è criticare Facebook - non per come funziona o cose del genere, ma per lamentarsi che tiene lontano dai rapporti autentici, che fa male alle persone, che deteriora i rapporti sociali e simili. E' molto utile anche per criticare l'egoismo umano, la superficialità con cui si giudica la gente e i politici che (va da sé) sono tutti ladri, nonché per dire male dell'universo mondo e per prendere in giro la gente che sta molto su Facebook. Tutte cose molto importanti e che senza Facebook sarebbe molto più difficile fare.

Come molte cose che ero assolutamente sicura che non fossero adatte a me, Facebook si è dimostrato assai utile e divertente.
Naturalmente il video di fine anno non l'ho fatto. Ma, visto che tutti quelli che l'hanno fatto lo hanno titolato (immagino su suggerimento di Facebook) "Un anno meraviglioso, grazie a tutti voi che mi avete aiutato a viverlo" o qualcosa del genere, mi sento incline a concordare con l'ignoto postatore di Facebook che ha scritto il cartello con cui apro il post.

14 commenti:

La prof ha detto...

E che io giro subito su Facebook ;-)

pensierini ha detto...

Giusto, Facebook può essere una gran raccolta di cavolate e/o luoghi comuni. Io lo uso solo per mantenere i rapporti con gli alunni ed ex-alunni. Auguroni sinceri, Murasaki, da una tua lettrice ammirata e per lo più silente. :-)

acquaforte ha detto...

Io continuo a restare rintanata nel mio angolino, fuori da Facebook. Ma a te, se il 2014 non è stato dei più felici, voglio dirti con le splendide parole della Dickinson:

Nostra parte di notte da portare
nostra parte di mattino
nostro vuoto da colmare
di estasi o di scherno.
Nel cielo qua e là stanno le stelle
ed alcune smarriscono la via!
Nell'aria qua e là c'è la foschia,
ma dopo - il giorno!

lanoisette ha detto...

anche io ho boicottato il video.
buon 2015.

Murasaki ha detto...

@La Prof:
giusto così: Facebook dà e Facebook riprende ^__^

@ pensierini:
Infiniti auguri anche a te e ai tuoi, carissima ^__^

@ Acquaforte:
E' stato un anno come tanti, con i suoi alti e bassi. Ma la Dickinson è una bellissima conclusione. Grazie e tanti auguri!

@aNoisette:
Felice 2015 anche a te!

@Ilaria:
Tutto molto giusto. E auguri per un anno nuovo tutto scintillante ^__^
(ma tu, un tempo, non avevi un blog???)

Aliceland ha detto...

Sono felice, e non avevo dubbi, sul fatto che tante mie conoscenze virtuali non avessero condiviso il video preconfezionato di fb. Infatti io non l'ho neppure guardato il mio, e mi sono guardata bene dal guardare quelli pubblicati dagli altri.
Great minds think alike ;-)
...che poi sono spesso anche molto modeste quelle menti lì :-D
Comunque sarei felice se mi venissi a scovare su fb, io ci sono col mio nome e cognome veri.

wolfghost ha detto...

ahahah concordo in pieno! :-D
Non so da quanti anni sono iscritto a facebook... e non so dirti nemmeno quanto spesso ci vado, direi 5 o 6 volte all'anno! :-D

www.wolfghost.com

Murasaki ha detto...

@Alice:
nemmeno io ho preso in considerazione la possibilità di guardare il mio o quello degli altri. Anche perché, vivaddio, la gran parte dei miei "amici" (alunni compresi) si guarda bene dallo spiattellare nel concreto i suoi affari su FB!

@Wolfghost:
Non ne dubito, quando ne hai parlato sul blog avevi lo stesso tono entusiasta di chi descrive un ratto morto in via di mummificazione ^__^

Melchisedec ha detto...

Da tempo ho abbandonato il mio profilo reale di FB, vi accedo, invece, con uno pseudonimo, che soltanto tre amici conoscono. Il nick è così prolisso che nessuno mi chiede chi sia o tanto meno l'amicizia. Lo uso per dare visibilità ai miei post. Eppure da tempo medito di rendere pubblico tutto: dal blog al FB in carne ed ossa con il mio nome e cognome.

Murasaki ha detto...

@Mel:
sarebbe un cammino in senso opposto al mio. E anche una bella rivincita su Pirandello: niente più maschere, al di là di quelle che ogni parola comunque ci fornisce,
Ma che ne direbbe Marianeve?

Linda_chi? ha detto...

Io accedo col mio vero nome, ma sono attenta a chi vede cosa, anche se non posto mai foto di figli o comunque dei cavoli miei. Mi diverto a leggere, qualche volta scrivo (di musica,di politica, di gatti), spesso condivido cosa già scritte. Una cosa mi colpisce molto di FB e cioè che si "scoprono" le persone da quello che scrivono, da quello di cui ridono, da quello per cui piangono... Diciamo che avuto molte sorprese, non tutte piacevoli.:)

Linda_chi? ha detto...

P.s. e NON ho condiviso il post di fine anno (un anno per niente meraviglioso).

Murasaki ha detto...

@Linda:
sì, nonostante tutto quel che si dice si imparano molte cose di una persona guardando quel che posta: la bacheca di FB è una di quelle maschere che si indossano per mostrare qualcosa di sé agli altri - come i diari di quando eravamo ragazzine.
O i blog :)

Melchisedec ha detto...

Esssì, hai ragione. Che vergogna! :-)