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lunedì 31 marzo 2014

Il meglio è nemico del bene


Passano le settimane e i mesi e la biblioteca della scuola media di St. Mary Mead va prendendo forma. Certo, c'è ancora molto da fare: la catalogazione è ancora a metà, l'inventariazione nemmeno cominciata (anche perché dalla Segreteria non si decidono a mandarci il timbro), mancano i cartelli agli scaffali, manca una stampa del catalogo (che è ancora a mezzo) manca questo e manca quello.
"Dobbiamo fare un regolamento. E fissare delle date per il prestito.".
Un regolamento? Ma in fondo non abbiamo niente di particolare da metterci, nel regolamento. Cosa ci dobbiamo scrivere? "Prendete i libri, restituiteceli quando avete finito e non versateci sopra l'aranciata"?
E come facciamo a fissare delle date per il prestito? Nessuna di noi ha ore libere da dedicare regolarmente alla gestione della biblioteca... anzi, è uno dei piccoli e insignificanti particolari su cui abbiamo evitato con cura di soffermarci, finora: non abbiamo bibliotecari, e stante le cose come stanno, non possiamo prevedere di averne, almeno a tempi brevi.

"Potreste fare una vera e propria cerimonia di inaugurazione" ha suggerito qualcuno "Con la Preside e un taglio del nastro".
Io sono perplessa, anche se non oso ribattere. E' solo una piccola biblioteca, fatta a costo zero e con criteri del tutto artigianali. E poi, chi la vede mai la Nostra Preside? Tanto varrebbe invitare un unicorno. Anzi, magari l'unicorno è più facile da reperire, ora che la Nostra Preside è tutta concentrata sulla reggenza del Liceo Prestigioso.

Poi un giorno entriamo, la prof. Quadrella, la prof. Ghirlandai e io, e troviamo un foglietto con scarabocchiati un po' di nomi e un po' di libri presi in prestito dai ragazzi di una prima.
Guardo il foglietto affascinata. Siamo davvero una biblioteca, dunque: diamo perfino dei libri in prestito!
"E' stata la prof. Casini" dice Quadrella seccata "Fa sempre le cose a modo suo, senza avvisare nessuno".
Sì, è vero, convengo, poteva avvisarci. Ma in fondo ha lasciato i nomi dei ragazzi, i titoli e gli autori dei libri... cos'altro ci serve?
Più ci penso, più mi convinco che la prof. Casini ha fatto un ottima cosa: ha creato un precedente. Adesso la biblioteca esiste. Anche se i lavori sono a mezzo - ma per finirli a dovere manca almeno un anno, perché lavoriamo tutte nei ritagli di tempo. Nel frattempo, non c'è motivo perché i libri non debbano fare il loro dovere, che è quello di farsi leggere. Lì fermi negli scaffali non servono a nulla, giusto?
"Facciamo che per ora portiamo i ragazzi a prendere i libri quando possiamo" stabilisco "Più avanti si vedrà. E ricordiamoci di insegnare alle altre colleghe di Lettere come funziona il programma, tanto è facile. Possono usarlo anche i ragazzi direttamente, è lo stesso programma delle elementari e sanno come funziona".

Così, in modo decisamente casalingo, le operazioni di prestito sono partite, senza regolamento, senza cerimonia di inaugurazione e senza unicorni. E i libri han cominciato a girare.
Peccato per l'unicorno, però. Averne uno in visita a scuola ci sarebbe piaciuto.

2 commenti:

Fatevi i Gatti Vostri ha detto...

Ho fatto una scorpacciata dei tuoi post, stamattina. Avevo la colazione giusta e il vino bono. La biblioteca è una gran cosa e anche se piccola e artigianale racchiude un potere immenso. OK per il raccontino per il quale mi hai chiesto il permesso.
Ti avevo risposto anche sul nostro blog ma non so se è sempre facile andare a ritroso ancora non ci ho capito niente e se non ci fosse Dani...
un abbraccio Dante

Murasaki ha detto...

Grazie, Dante, provvedo subito. Non so perché mi ero incaponita a metterlo per il primo Aprile - forse per la beffa finale.
Un augurio speciale a Balena (e ad Esserino, si capisce) perché il primo Aprile è la festa dei pesci, tutti i pesci... e lui al pesce tonno fa sempre volentieri festa ^__^