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lunedì 29 luglio 2013

Manuale del Perfetto Insegnante - Tipologie di Genitori - 2. Il Figlio Unigenito

"Tu es filius meus dilectus; in te complacui". 
Secondo le Scritture queste parole vennero pronunciate nelle Alte Sfere in occasione del battesimo di Cristo (qui nella versione di Cima da Conegliano (1493-94), anche lui Figlio Unigenito; tuttavia, per tutta una serie di motivi, Gesù viene considerato un caso abbastanza particolare.

Il Figlio Unigenito non è necessariamente un figlio unico. Spesso ha una o più sorelle, talvolta addirittura dei fratelli - può essere, ad esempio il Primo Maschio o l'Ultimo Maschio; e si danno casi di Figli Unigeniti femmine, anche se non sono la maggioranza. 

Si tratta, sempre, di creature scese in terra a miracol mostrare. O meglio, si tratta di creature i cui genitori hanno stabilito che essi sono scesi in terra a miracol mostrare. Perché essere un Figlio Unigenito è sì una categoria dell'anima - ma dell'anima del genitore. La creatura si trova investita di questo titolo ma non l'ha chiesto, non ha fatto nulla per meritarlo e non è detto che tale investitura gli recherà mai il benché minimo piacere o beneficio, anche se alcuni individui particolarmente adattabili col tempo cercheranno di convincersi che gli va bene anche così.
Non ha senso cercare di categorizzare il Figlio Unigenito: ve ne sono di belli e di brutti, di  ogni tipo e grado di intelligenza, di tutti i temperamenti e caratteri. I genitori del Figlio Unigenito invece sembrano fatti con lo stampino - ma lo sono solo in qualità di genitori, nella vita di tutti i giorni anche loro non sono riconducibili a un preciso stereotipo. 
Sono, essenzialmente, persone che hanno vissuto una vita normale ma che hanno dismesso ogni filtro critico nel momento in cui sono diventati genitori di una specifica creatura. Magari sono eccellenti insegnanti, pessimi ferrovieri, cuochi di buon livello, mariti affettuosi, mogli passionali, fratelli solidali, uomini d'affari onesti, pessimi turisti e via dicendo - ma in qualità di genitori si assomigliano tutti, e sono micidiali.

Il Figlio Unigenito è, diciamo così, un genio per contratto: è stato stabilito che Egli è estremamente intelligente, che fa e ha sempre fatto moltissimi miracoli e che di molti e ben maggiori ne farà negli anni a venire. Tutto cià è del tutto slegato con l'essenza effettiva della creatura, e infatti qualche volta effettivamente capita che un Figlio Unigenito sia anche un genio o qualcosa che molto gli si avvicina; tuttavia, la maggior parte degli Unigeniti comincia ben presto a dare segni di insicurezza, ansia da prestazione e simili - e per elementari considerazioni di misericordia e compassione è meglio sorvolare sulla vita condotta da quegli sventuratissimi Unigeniti che sono senz'altro ottime e stimabilissime creature, ma che Madre Natura non ha fornito di un'intelligenza all'altezza delle aspettative dei suoi affettuosi genitori.
Perciò comincia, molto presto, la Terribile Processione degli Insegnanti Incompetenti. I genitori infatti si convincono che un disgraziatissimo caso li ha messi davanti al peggio del peggio di cui la classe insegnante dispone: tutta gente incapace, inadeguata, priva di intuito e sensibilità e insomma completamente inadatta alla circostanza, e tutti lì, ammassati come le api intorno ai fiori, occupati senza tregua ad intralciare il percorso scolastico del loro Unigenito. E in verità capita spesso che il percorso scolastico del Figlio Unigenito si trasformi in una via irta di spine, al cui confronto il Calvario era un ridente sentiero pianeggiante in una valletta fiorita.
Infiniti sono i patimenti del Figlio Unigenito a scuola, e assai spesso gli Inadeguati e Incapaci insegnanti si ritrovano tra loro a mormorare che quella povera creatura, se soltanto non fosse stata fornita da un caso maligno di due genitori invasati come quelli che si ritrova, avrebbe tutte le carte in regola per fare un percorso scolastico più che dignitoso e soprattutto per campare un po' meglio. Se soltanto in famiglia si rilassassero, e soprattutto lasciassero rilassare lui/lei...
Invero, le pretese scolastiche di un genitore di Figlio Unigenito sono spesso inarrivabili, e si sono visti genitori di Unigeniti storcere il naso persino davanti a pagelle ricolme di dieci (niente lode? Non è stato segnalato per la borsa di studio? Come mai questo nove in Inglese?). Convincerlo che otto è un voto rispettabile e i sette non sono spazzatura è un'impresa improba, e l'apparizione di un sei o (dio non voglia!) un cinque porta spesso diritti in presidenza, dove un Dirigente Scolastico in palese imbarazzo, dopo un ampio dispiegamento di registri scolastici e verifiche scritte, cerca invano di far capire che, laddove la media è tra il quattro e il cinque, un cinque o un sei sottolineato in rosso rappresentano un'opzione del tutto legittima, guardandosi bene altresì dal precisare che qualsiasi insegnante sano di mente (e anche molti un po' squilibrati), per puro istinto di sopravvivenza tende a ritoccare verso l'alto i voti dei Figli Unigeniti senza necessità di alcuna pressione esterna e che quindi assolutamente nessuno ha abbassato i voti "al loro bambino".

Il Figlio Unigenito, oltre a dover andare benissimo a scuola per contratto, è anche tenuto a voler fare sin dalla più precoce età percorsi impegnativi: pianoforte o violino a quattro anni, corsi di lingue straniere a cinque o sei, attività politica o umanitaria sin dalla più tenera infanzia. Gli viene spiegato con molta chiarezza sin dai primi anni non solo cosa vuole fare, ma anche cosa deve pensare e quali opinioni e gusti è obbligato ad avere. Viene tenuto il più lontano possibile da amicizie e gruppi (quasi sempre gli amici che cerca di farsi risultano infatti cattive compagnie che lo traviano dal suo giusto cammino) e quando ha la ventura di innamorarsi, ivi è regolarmente pianto e stridor di denti perché il bene amato risulta sempre, ahimé, penosamente inadeguato a tal mirabolante creatura.
Quasi inevitabilmente, e in special modo se il Figlio Unigenito risulta munito di una forte personalità (ma anche per i più deboli e remissivi prima o poi scatta l'istinto di sopravvivenza) arriva il momento della Crisi, ovvero quando la creatura decide di voler pensare, esistere, vivere e sentire a modo suo, spesso senza riuscire a liberarsi del tutto ma conseguendo quasi sempre qualche risultato. I voti a scuola si abbassano paurosamente, pianoforte, danza e attività umanitarie vengono scaraventate nel bidone dei rifiuti, da rifondino che era la creatura diventa un fido militante di Ordine Nuovo e via dicendo.

Ognuno ha la sua storia, e il Figlio Unigenito può percorrere le più varie strade: qualcuno esce stroncato dalla sua coraggiosa lotta per la sopravvivenza, qualcuno si accomoda in onorevoli compromessi, qualcuno elabora brillanti strategie di sopravvivenza, alcuni perfino riescono, da adulti, ad instaurare un rapporto positivo con la famiglia. Dipende dalla fortuna, dal carattere, dalle circostanze.
In tutti i casi, chi nasce Figlio Unigenito parte con un grosso handicap nei confronti di quella strana lotteria che è la vita e soffre spesso di insistenti sensi di colpa.
Quanto al Genitore di Figlio Unigenito, nella maggior parte dei casi si infila in una sorta di labirinto inestricabile di bugie e autoinganni in cui conduce una vita miserabile ma che a lui sembra tutto sommato l'unica accettabile. Assai raramente diventa col tempo una persona felice.

Spesso e volentieri i Figli Unigeniti sono anche anticipatari... (to be continued)

7 commenti:

Sor Pampurio ha detto...

Carissima interessantissimo post!
Mia nipote credo sia "unigenita" o comunque sta sulla strada buona...
Invece conosco due figli di un mio collega (fratello e sorella) tutti e due Unigeniti...sarà un caso rarissimo????

la povna ha detto...

Applausi anche qui!

Murasaki ha detto...

@Sor Pampurio
No, non credo. Di solito c'è un solo Unigenito per famiglia, ma in qualche caso ci sono più Unigeniti. E dovendo per forza sobbarcarsi tale ardua condizione, è certo meglio avere al tuo fianco qualcuno con cui dividere il carico, penso.

@la povna
troppo onore... ^__^

Aliceland ha detto...

Precisa!

Monica ha detto...

Facciamo un attimo il (mio) punto della situazione: Bambino – figlio unico. Non anticipatario, nonostante le pressioni di Nonno, che ancora la settimana scorsa gli ha propinato test per determinare il QI al fine di riuscire a convincermi che ho partorito un genio; le sue insegnanti (Scuola Primaria) sono ritenute competentissime (!) e da noi appoggiate sempre, anche nei (rari, ma giusti) cazziatoni post-intemperanze di Bambino; mai stati dai dirigenti scolastici a perorare cause bambinesche, neppure quando, alla Scuola dell’Infanzia, Maestra Maldestra non ha visto che Bambino si era agilmente arrampicato su un albero e meno agilmente ne era crollato come pera matura quasi sfracellandosi l’osso sacro.
Questo fa di me una mamma di figlio unico ma non unigenito?? :)
Bellissimo post e mi associo agli applausi della ‘povna. Tolti i panni di mamma di figlio unico e indossati quelli dell’insegnante non posso non essere d’accordo con te su quello che hai scritto, anche perché è quello che vedo ogni giorno. ;)
OT: devo decidermi a : 1) cucinare di meno e leggere di più i blog che mi piacciono tanto (come questo) e che da un bel po’ di tempo sto trascurando; 2) mettere sul blog un blogroll che mi tenga aggiornata sulla pubblicazione dei post altrui. Ora vado a leggere il resto.

Murasaki ha detto...

@Monica
Immagino che in questi giorni la tentazione di cucinare sia un po' meno irresistibile del solito...Comunque c'è di buono questo, nei blog: non scappano, anzi stanno fermi lì buoni buoni ad aspettare :)
Ebbene sì, figli unici e Figli Unigeniti non necessariamente coincidono. E, naturalmente, si può essere un genio DOC anche senza essere figlio Unigenito. Soprattutto, si campa molto meglio!
Il ruolo dei nonni... sì, dietro alcuni anticipatari spesso ci sono anche dei nonni invasati. Basterebbe riuscire a fargli capire che la creatura, in caso, resta geniale anche se non va a scuola un anno prima. Cioè, basterebbe riuscire a ragionarci. E beato chi ci riesce.

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e