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lunedì 10 giugno 2013

Di quanto e come sia dura la fine dell'anno scolastico per il povero insegnante (specie quando è AUPP*)

(...ma solo se se è rimasto del cervello da mangiare - il che non è detto)

Il primo anno che insegnavo, la fine della scuola piombò su di me come un falco su una preda spaurita. Ma, mi dissi, era il primo anno, era normale che tutto mi sembrasse complicatissimo. Negli anni seguenti certo avrei imparato come organizzarmi a puntino per concludere l'anno in tranquilla serenità.

Negli anni successivi infatti diventai più vecchia e saggia, e soprattutto più esperta. Imparai dunque che la fine dell'anno scolastico è inevitabilmente un gran casino, e che tutte quelle cose che ti cascano in testa alla fine della scuola le puoi fare solo e soltanto alla fine della scuola. Certo, qualcosina per limitare i danni si potrebbe fare, ma poco.
Per esempio, il Dirigente Scolastico di turno potrebbe anche evitare di concentrare nelle ultime settimane tutto quel che non è stato fatto nei tre mesi precedenti, compresi improbabili corsi sulla sicurezza (sì, ogni riferimento alla Nostra Preside è da considerarsi del tutto casuale e involontario). E il MIUR potrebbe evitare di spostare ogni anno più in là la data del corso per chi fa l'anno di prova - oppure metterlo direttamente a Luglio, ad anno di prova finito. Ma a parte questo, più di tanto non si può fare.

I PEI di fine anno vanno fatti a fine anno, perché non puoi tirare le fila della programmazione individuale degli alunni certificati a metà Marzo. 
Puoi cercare di restare in pari con i registri, e quindi ritrovarti solo col minimo indispensabile da scrivere per chiuderli; ma le cose più complesse da fare, ovvero decidere il voto da mettere sulla scheda e contare le assenze, le puoi fare solo a scuola conclusa, massimo due-tre giorni prima.
Ecco, le assenze. Mi piacerebbe proprio sapere cosa passava per l'ammasso di gelatina impropriamente chiamato "cervello" di chi ha deciso di far segnare le assenze agli insegnanti, quando poi per decidere una bocciatura si contano in giorni. A che accidente serve scrivere sulla scheda che Crodegango ha fatto cinque ore di assenza a Italiano e due a Tecnologia, dal momento che né le une né le altre pregiudicano minimamente il suo anno scolastico? Se proprio vogliamo aggiungere qualche dato in più per tener compagnia al singolo, riduttivo  numerino della valutazione finale, non potremmo metterci qualcosa di più interessante, tipo "E' molto migliorato in primavera" o magari "Il nuovo taglio di capelli gli sta davvero bene"?
La valutazione finale non puoi farla, ahimé, se non quando hai tutti i voti. Siccome i voti si continuano a dare fino alla fine, perché fino alla fine si fa lezione, la valutazione finale la puoi dare solo a scuole chiuse, o al massimo i soliti due-tre giorni prima. Inoltre, soprattutto per chi ha molte classi, capita sempre quella che a Maggio devi rincorrere con la reticella da farfalle per acchiapparle, perché un Martedì hanno la gita scolastica, il Martedì seguente ci sono le prove Invalsi, e il Martedì dopo tu hai qualche intoppo per cui non puoi fare nulla, e ti ritrovi sull'orlo di Giugno a fare la verifica che cumula due mesi di lavoro e ti senti pure in colpa e spieghi, calendario alla mano, a qualsiasi collega passi di lì che tu non saresti un/a scioperato/a e non è dipeso da te ridurti così all'ultimo momento (mentre il collega, di solito comprensivo e chiacchierino, ti ascolta con un quarto di orecchio perché in cuor suo sta componendo la Verifica Riparatoria da fare il giorno dopo nella stessa classe).
D'altra parte le Invalsi, per quanto esasperanti e farraginose, vanno pur fatte in un periodo che in qualche modo si avvicini alla fine dell'anno, se servono a stabilire come è funzionato l'anno in questione. 
Così fai le Invalsi, e poi correggi le Invalsi, e hai passato una mattinata fuori dalle tue classi, che era l'ultima cosa al mondo che ti serviva a metà Maggio. E non è una roba che puoi minimamente anticipare.
Lo stesso discorso vale per le verifiche finali. Chi fa Italiano può arrangiarsi con i temi (io ho preso l'abitudine di fare l'ultimo tema dell'anno nei primi giorni di Maggio, così non disturbo nessuno dei colleghi delle altre materie e posso correggere con calma). Ma non si vive di soli temi, e salta sempre fuori qualcosa che va fatto dopo che hai assegnato e financo corretto l'ultimo compito.
Sabato 1 Giugno mi si è offerta la gustosa opportunità di un blocco di tre ore (una delle quali era una sostituzione) e così ho potuto fare la Comprensione del Testo di fine anno cui avevo quasi rinunciato in cuor mio: lettura integrale di Rikki-Tikki-Tawi dal Libro della Giungla con ampie domande a risposta apertissima. La Prima di Ogni Grazia Adorna non è di quelle classi che si tira indietro se c'è da scrivere, ed ecco che l'ultimo fine settimana se n'è andato a correggere un pacco di compiti dove ben due hanno usato il secondo foglio protocollo (non so cosa faranno in Terza, di questo passo. Consegneranno la risma intera, magari scritta anche sui margini?) - e per mia buona sorte ben quattro di loro erano assenti, il Signore li benedica e gli dia gioia.
E poi c'erano le relazioni. Se la gita di fine anno la fai davvero a fine anno (la Prima dei baronetti inglesi la fece a Febbraio, ma a quei tempi avevo una collega di Matematica molto creativa per organizzare le gite. E comunque quest'anno, facendola banalmente ai primi di Maggio, se non altro hanno beccato una delle poche giornate di sole utilizzabili), e il Progetto Multiculturale finisce verso la fine dell'anno, e se perfino le Gare Sportive della Vallata le fanno verso la fine dell'anno, è ovvio che le relazioni non le posso chiedere a Marzo. Quindi c'erano tre pacchi tre di relazioni da correggere. D'accordo, sarebbe bastato non dargliele da fare, ma sono l'insegnante di italiano e ogni tanto devo fargli scrivere qualcosa, giusto? 
E insomma, senza correggere tutta quella roba il voto finale non potevo tirarlo fuori, e tantomeno scriverlo nella tabella degli scrutini.

E passiamo a Storia e Geografia. Certo, le interrogazioni si possono fare anche prima; ma è serio decidere un voto a Giugno quando l'ultima interrogazione è di due mesi fa? A Maggio, nei limiti del possibile, va rifatto un giro completo, e se la classe è numerosa non è affatto semplice - senza contare che io ho idee antiquate e ritengo che una materia orale debba essere valutata principalmente su prove orali e non su compiti a crocette. Però...
Insomma, eravamo arrivati alle soglie del 1848. E così Martedì 4 Giugno i poverelli si sono sciroppati la mia consueta lezione sull'Inno d'Italia come introduzione al Risorgimento prossimo venturo, con tanto di testo proiettato sulla LIM e avviso di andare a riguardarsi il tutto sul sito del Quirinale (no, non potevamo andarci in classe, e nemmeno ascoltarci l'Inno d'Italia in versione completa, magari con corredo di Marsigliese e inno russo e filmatino da Casablanca dove i Perfidi Tedeschi cantano la loro perfida canzone e Humphrey Bogart ordina di suonare la Marsigliese e i tedeschi se ne vanno via imbufaliti, il tutto per spiegare meglio cos'è un inno nazionale e quante funzioni può avere: perché ormai da tre mesi non abbiamo più Internet, con grande irritazione collettiva). E siccome volevo che questo pre-Risorgimento gli restasse ancorato dentro per quando avrebbero fatto il Risorgimento vero, ovvero a Settembre, la mattina di Giovedì 6 Giugno gli ho fatto una verifica - che è pure andata molto bene, ho scoperto la notte del 6 Giugno mentre correggevo sentendomi molto coscienziosa e AUPP*.

Infine ci sono i Compiti per le Vacanze. Io, com'è noto, non do mai compiti per le vacanze (cioè, quasi mai), ma secondo me la Prima d'Ogni Grazia Adorna potrebbe forse migliorare i suoi problemi di punteggiatura mediante un sano esercizio di lettura. Però non do compiti per l'estate. Mai, o quasi mai. Magari qualche consiglio per la lettura...**
E insomma il pomeriggio del 6 e del 7 Giugno li ho passati componendo una bibliografia di 35 simpatici titoli, avendo cura di sceglierli quasi tutti reperibili nella biblioteca locale, ognuno con qualche riga di riassunto e spaziando tra vari generi e qualità.
Ecco, questa è una cosa che avrei potuto preparare prima, mi sono detta mentre smoccolavo col copia e incolla e dieci finestre aperte sul computer (una per il file, una sul catalogo della biblioteca di St. Mary Mead, una per il sistema bibliotecario della provincia, una sul sito della Feltrinelli per controllare che il libro fosse reperibile in libreria, una per cercare i titoli e le altre tre per raccattare le trame in rete); ma anche lì, si fa presto a dire: perché era qualche mese che avevo in mente di dargli una piccola lista di libri tra cui scegliere se decidevano di voler leggere qualcosa consigliato da me, ma soltanto il 5 Giugno pomeriggio i primi titoli si sono degnati di affiorare, e solo il 6 mattina ho capito come volevo strutturare la cosa. Perché, non posso che riconoscerlo, sono anche un impiastro di notevole levatura. E, ça va sans dire, AUPP.

Infine le relazioni di fine anno Quelle, in effetti, puoi avviarle con un po' di anticipo e ritoccarle negli ultimi giorni, in fondo il computer serve anche a quello. E infatti erano almeno cinque settimane che ogni giorno mi dicevo "Via, oggi pomeriggio comincio a imbastirle". E infatti mi hanno tenuto fedelmente compagnia per tutto il mio primo week end di vacanze, dal momento che non ne avevo ancora scritta una riga.

*Anche Un Po' Pirla. Un po' parecchio, aggiungo.
** spiegando, naturalmente, che è tutto facoltativo e che potevano anche leggere tutt'altro anzi che si facessero portare in qualche libreria ben fornita per dare un'occhiata, ma se non volevano non leggessero niente, per carità, e si godessero bene le vacanze. Insomma, potrebbe essere stato un lavoro lungo ma perfettamente inutile. Per mia scelta, per giunta. A questo proposito, vedi la nota sopra.

14 commenti:

ellegio ha detto...

Ma infatti, Maggio è un gran casino. Anche Giugno, imho. Per quanto uno programmi con largo anticipo, come dici giustamente è inevitabile che le ultime settimane siano tempestate di verifiche di tutti i tipi - e pensare che quest'anno ad Aprile avevo finito abbondantemente la quota di compiti previsti, e m'è toccato ricominciare da capo :-(

ilaria ha detto...

solidarietà da una AUPP di prima categoria! (figata la lettura dello Hobbit! è un po' che rimugino che dovrei anche io leggere un romanzo in classe come si deve, facendo ruotare una buona fetta della programmazione lì intorno... l'anno prossimo sono in terza, però...: Il sentiero dei nidi di ragno? Niente di nuovo sul fronte occidentale? Il sergente nella neve? o tutt'altro genere, tipo Poe, o Pennac, o... Boh, ho tutta l'estate per pensarci, ma datemi dei consigli!)

la povna ha detto...

Maggio e giugno sono pieni perché sono la fine, e la fine non può avvenire prima della fine, né senza rituali, che rendono la fine una fine, di qualunque specie - emotiva, didattica, burocratica - questi rituali siano.
Anche io compiti e scritti fino alla penultima settimana (l'ultima no, per default: da me non si interroga, non si fanno compiti, né interrogazioni. Ci si saluta. Per bene). Anche io, nonostante la quota prevista annualmente l'avessi già abbondantemente doppiata dicembre (sì, dicembre - solo dai Merry Men quest'anno abbiamo fatto 12 temi, valutati a registro 11, più ovviamente gli altri 8 voti di orale per ciascuno - e no, neanche io do le crocette), ho fatto tanti bei lavori a maggio sentendomi un po' pirla, ma anche no.
Però non rinuncerei all'atmosfera da fine scuola per nulla al mondo, mai.

@Ilaria: Niente di nuovo è davvero tosto, a mio avviso, per dei tredicenni. E qualcosa che faciliti maggiormente l'identificazione da make-believe?!

Aliceland ha detto...

Mi hai fatto venire voglia di rileggere lo hobbit...ho letto oggi i primi tre capitoli (sempre bello).
Mi piacerebbe veramente tanto leggere un libro intero in classe, solo che non potrò mai farlo perché nessun libro in versione integrale e in inglese può essere letto alla scuola media. Accidenti, dovevo fare la prof di italiano!!!

Aliceland ha detto...

Ecco, ho sbagliato post! Comunque sottoscrivo anche questo :-D

Murasaki ha detto...

Come osserva giustamente la povna, la fine dell'anno non può arrivare prima della fine - e dunque anticiparla non si può e dunque è un gran casino.

@Ilaria
Lo ammetto, quella dell'Hobbit è stata una vera figata, tanto più (e questo davvero non potevo prevederlo) che anche il Progetto Multiculturale alla fine verteva soprattutto sul viaggio ^__^
In terza faccio leggere sempre "L'amico ritrovato", che più che un romanzo è un racconto lungo. Per un romanzo vero e proprio non saprei, ma la programmazione di terza è fatta di tante cose, non solo dei lugubrissimi argomenti di storia e geografia. Potresti prendere un libro sui massimi sistemi (un fantasy, per intenders), tipo Gaiman o Pratchett, a base di temi universali. Oppure qualche bello scrittore vittoriano da cui ricavare agganci per la questione femminile o il colonialismo o entrambi.
Le ceneri di Angela, di McCourt si aggancia benissimo al tema dell'emigrazione, ed è anche un gran bel libro. Una bella antologia di fantascienza, anche. Stand by me di King. Un classico per la terza media poi è Il buio oltre la siepe, di Lee (non è detto che si debba fare gli originali a tutti i costi). Tieni d'occhio la lunghezza, però, perché in terza il tempo non basta mai. E prendi un libro che ti piaccia MOLTO, perché così è più facile trasmettergli l'entusiasmo.

@Aliceland
No, lo Hobbit in inglese alle medie proprio non è cosa! Ma forse potresti provare con Coraline di Gaiman: in pratica è un racconto lungo, e mi dicono che ha una scrittura molto semplice, anche come lessico. Magari, con una classe ben ferrata, chissà...

ilaria ha detto...

Mc Court è piaciuto anche a me tantissimo, ma è decisamente lungo (hai perfettamente ragione sulla lunghezza!), a meno di antologizzare, ma mi piaceva tanto l'idea di un "nostro" romanzo, da gustarci per intero, proprio come tu raccontavi: ma occorre azzeccare un titolo che li appassioni e li tenga agganciati. In questo senso la storia di III di solito li prende abbastanza, anche se hai ragione che son argomenti oltre che lugubri un po' usurati. Forse effettivamente un fantasy, anche se quelli che mi suggerisci non li conosco (provvederò, già che è estate! ;-) Ma un bell'Ende, dici che è datato?), o Lee.
Mumble mumble...
(Grazie mille, comunque!)

la povna ha detto...

Harper Lee ha sempre successo, ma non è da sottovalutare la lunghezza. Se no, sempre sul genere giovane ombra americana, La commedia umana di Saroyan ha il suo bel perché. Di Ende Momo si presta molto. Anche se io sogno di salpare con Long John Silver, un anno, se ci riuscirò...

Murasaki ha detto...

Ende mi sembra lungotto (almeno Momo), ma Long John Silver mi sembra un'idea grandiosa, si potrebbero fare agganci divario tipo. A patto di riuscire a mettere le mani su un'edizione integrale, immagino (io ho in mente solo quelle ridotte dei tempi delle elementari).

ilaria ha detto...

Infatti pensavo a Momo: dite che è lungo, eh? L'anno scorso abbiamo letto un brano dell'Isola del tesoro e in effetti era piaciuto molto, ma non so mica se è più corto di Momo...
E dottor Jekyll? O Frankenstein?

la povna ha detto...

Momo non è lunghissimo, certo meno di Harper Lee, e molto meno complesso. L'isola del tesoro si trova in decine di edizioni integrali. Come lunghezza siamo lì, ma si può ben scandire, a mio avviso...

la povna ha detto...

Ps. Frankenstein integrale è molto, molto complesso (come tutta Mary Shelley), secondo me è molto presto per leggerlo, la terza media. Jekyll e Hyde sono buoni, ma è una lettura più breve, direi.

ilaria ha detto...

Sì, Frankestein è esagerato, son d'accordo, Jekyll e Hyde lo pensavo proprio in quanto più breve. Se no, o Momo o L'isola, che sono proprio lunghi uguali. Grazie care, quest'estate me li rileggo e decido...

Murasaki ha detto...

E' stato un piacere ^__^
(e, ora che ci penso, quest'estate l'isola del tesoro potrei leggermela anch'io, dato che sono rimasta alla versione scorciata di quando ero bambina)