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lunedì 5 novembre 2012

Manuale del Perfetto Insegnante - Tipologie di Genitori - 1. Il Genitore Ansioso


Venendo ordunque ad esaminare le tipologie più consuete di Genitori, possiamo senz'altro cominciare dal Genitore Ansioso, che è una delle più facili da individuare.
Non sono comunissimi, ma in compenso si assomigliano molto tra loro e, una volta visto uno, è un po' come averli visti tutti.
Il Figlio* del Genitore Ansioso rientra a sua volta in una casistica a sé: si tratta in generale di un carattere non aggressivo, un po' introverso e non propenso alle discussioni. Di solito è anche molto diligente nello svolgimento dei compiti e studia parecchio, con buoni risultati. Non buonissimi, ma buoni. Non appena i risultati calano, sia pure leggermente, il Genitore Ansioso piomba come un falco in Sala Professori. Non si mostra aggressivo, solo ansioso - del resto, è o non è un Genitore Ansioso?
Il voto oggetto della discussione solitamente non è un quattro, e di solito nemmeno un cinque: il vero Genitore Ansioso di solito si muove già con un cinque e mezzo e financo con un sei/sette. Qualora il figlio non abbia la buona creanza di fornire nemmeno un sei/sette, il Genitore Ansioso sarà comunque estremamente assiduo ai colloqui, spesso in modo esasperante.
L'insegnante, una volta esaurito il repertorio del caso - bravo ragazzo assiduo, regolare nel profitto, senza vistosi conflitti - viene tenuto in ostaggio per un tempo interminabile alla ricerca del Problema. Naturalmente, l'unico e vero Problema del Figlio di un Genitore Ansioso è spesso proprio il fatto di avere un Genitore Ansioso, ma un fondo di prudenza trattiene anche i meno diplomatici tra gli insegnanti dallo spiattellare questa ovvia constatazione. Chi mai abbia avuto la sciagurata idea di esternare cotal suo pensiero, ha comunque imparato a sue spese che è del tutto inutile: il Genitore Ansioso si flagellerà a lungo per il fatto di essere Ansioso, continuando a ripetere gli stessi argomenti all'infinito, ma non si schioderà di lì, nemmeno se dietro di lui ci sono decine di genitori che aspettano di discutere di questioni solide e concrete, o semplicemente vengono lì una volta ogni qualche mese per timbrare il cartellino come richiesto dagli usi e costumi scolastici.
Il Genitore Ansioso non si schioda: questa è la sua principale caratteristica. Non ha niente di particolare da dire ma questo niente lo dice una buona cinquantina di volte, con variazioni infinitesimali, e scava e analizza alla ricerca di una risposta, che tarda a venire perché non c'è nemmeno la domanda.
Di fatto, il vero problema del Genitore Ansioso è di non avere niente di particolare per cui essere ansioso in qualità di genitore: la cappa di ansia con cui circonda il figlio e tutto quel che riguarda la scuola inibisce l'emergere di seri conflitti e l'unico problema serio di cui la sua prole rischia di soffrire è una certa ansia da prestazione - moderata, però, perché naturalmente un figlio con la media del nove o del dieci manderebbe completamente nel pallone il genitore. La Pagella Ideale del Genitore Ansioso non va oltre qualche otto, ma il voto preferito è il sette pieno.

Il Genitore Ansioso è indomabile, ma nel complesso innocuo (per gli insegnanti. Per il figlio non  è detto). Passa il suo tempo a farsi delle mostruose seghe mentali al primo stormir di vento, e anche senza stormire alcuno, però non chiede all'Insegnante altro che un orecchio paziente e qualche occasionale risposta rassicurante. Qualsiasi accenno al fatto che il figlio è forse un po' compresso scivola su di lui senza lasciare la minima traccia. E' dunque da escludersi la possibilità di utilizzare l'interminabile tempo dei colloqui per il cosiddetto franco e amichevole confronto - insomma, per parlare effettivamente della creatura in questione, al di là dei suoi sei/sette o dell'occasionale cinque e mezzo. Accetterebbe anche dei compiti supplementari, ma di solito l'insegnante evita di proporli perché gli sembra che il ragazzo di tempo a studiare ne passi anche troppo.

In pratica, il Genitore Ansioso rappresenta principalmente un Esercizio di Pazienza nonché un utile Allenamento alla Noia. Al termine dell'Ansioso Colloquio inoltre l'insegnante può dedicarsi a interessanti riflessioni del tipo "Ma quello lì  l'ha presente cos'è un vero problema scolastico?" oppure "Io non lo reggo più dopo un quarto d'ora. Come farà a reggerlo il povero figlio?".
Entrambe le domande presentano risposte inquietanti.

*o Figlia, naturalmente. Tutto quanto è scritto vale in modo perfettamente equalitario per maschi e femmine. Parimenti, la casistica del Genitore Ansioso è rigorosamente unisex, e se l'impressione esterna è che prevalgano le Madri ansiose, ciò dipende esclusivamente dal fatto che tuttora i colloqui con gli insegnanti sono gestiti in prevalenza dalle madri.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

ahaahh bellissimo, di genitori ansiosi ho avuto modo di vederne sfortunatamente nei giorni di colloqui generali, sembrava sempre che toccasse a me ed invece non arrivava mai la mia ora..

la povna ha detto...

Io tutto sommato ne ho incontrati pochi. Parecchi verbosi, invece (ma raramente più di va detto). Alcuni con ragione, altri meno.

Anonimo ha detto...

Io ho una classe intera di figli di ansiosi. Sono ragazzi bravi e buoni, dal profitto generalmente discreto, e tuttavia i loro genitori soffrono di ansia da prestazione, vorrebbero sempre che "rendessero" di più. Tu li hai descritti benissimo! :-)

cautelosa ha detto...

Il genitore ansioso fa 'pendant' con quello che ha mire elevate per la progenie.
Ne ho qualche esempio anche in famiglia... (ovviamente non sto parlando del consorte, ché, noi, siamo stati genitori felici 'anche' dei 6...)

Linda_chi? ha detto...

Sarei una perfetta ansionsa, ma purtroppo mi manca proprio il tempo per poterlo essere. Peccato!! :)

Anonimo ha detto...

ce l'ho ce l'ho, non mi manca

Murasaki ha detto...

@ Agry e 'povna:
Mettiamola così: unVero Genitore Ansioso è sempre molto, molto verboso (e lo si nota perché non ha niente di particolare da dire) ma un genitore verboso non è necessariamente un Genitore Ansiono. A volte, per esempio, può essere semplicemente un rompiscatole.

@pensierini:
sì, anch'io ho una classe così quest'anno. Sarà per questo che, improvvisamente, ho sentito l'impulso a descrivere questa categoria genitoriale...

@cauty
E' una razza crudele, che fa più danni della grandine, ma per ora ci ho avuti relativamente poco a che fare. Quest'anno è possibile che abbia l'onore di :(
Mi avrebbe sorpreso immaginarti in questo malefico ruolo!

@Linda
No, evidentemente ti mancano le premesse base: magari sei un carattere LIEVEMENTE ansioso e lo sei anche da madre, ma il Vero Genitore Ansioso DOC, certificato dal Consorzio, ha sempre un'IMMANE quantità di tempo libero e una scarsissima capacità (o volontà) di impiegarlo in modo piacevole e proficuo - quindi sarebbe forse più esatto parlare di tempo VUOTO.

Murasaki ha detto...

A dieci anni di distanza non posso che congratularmi con me stessa medesima per l'esattezza della descrizione. E' una categoria che tendi a dimenticare, fin quando non ritornano... perché, ahimé, è anche un a categoria che non conosce mode o cali o punte. Ogni anno ce n'è un certo tot, non sempre equamente distribuiti per classe. E così ti ricordi della loro esistenza solo a tratti (ma che barba, signora mia!)