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venerdì 2 novembre 2012

Haeretica - Su Halloween e il Satanismo e le Feste Importate e i Rompiscatole Che Non Gli Va Mai Bene Niente, ma Proprio Niente Niente



Per quelli della mia generazione Halloween è arrivato attraverso i Peanuts, quando Linus aspettava il Grande Cocomero in un orto di cocomeri sinceri (o era un orto di vere zucche? Ah, i misteri degli adattamenti... perché qualcuno si era messo in testa che, non sapendo nulla il lettore medio di Halloween, per lui aspettare il Grande Cocomero risultasse più comprensibile). Poi c'erano quei film americani per ragazzi, dove ogni tanto la sera i bambini si vestivano da scheletri e fantasmi e andavano a chiedere dolcetti ai vicini.
Con il passare degli anni Halloween è approdato anche da noi, con il suo corredo di zucche intagliate e mangiate (ebbene sì, anche in Italia abbiamo le zucche. E un sacco di ricette con la zucca, anche. Cuciniamo la zucca in tutti i modi, dall'antipasto al dolce) e bambini che si riuniscono per festeggiare (non più solo bambini, sta salendo verso gli adolescenti, mi sembra) e portacandele a forma di zucca e ragni di gomma e... botti. Tanti botti - ecco, dei botti farei volentieri a meno, potendo. Eppure sono una tradizione molto nostrana. E pure cretina, secondo me.

Siccome è imperativo categorico che, quando qualcuno si diverte, ci deve per forza essere qualcun altro che depreca, specie quando chi si diverte appartiene alle giovani generazioni, notoriamente debosciate e prive dei requisiti etici minimali, anche Halloween è oggetto di molte polemiche, imperniate principalmente sul fatto che "non è una festa della nostra tradizione" e che "incita al satanismo".
Ora, sul fatto che le zucche intagliate non appartengano alle nostre tradizioni si può anche essere d'accordo, nel senso che non le abbiamo inventate in Italia. Ma non so perché dovrebbe essere un problema, dal momento che siamo pieni di cose che non facevano parte delle nostre tradizioni... prima di entrarci (l'albero di Natale e le vacanze al mare, per dirne due. Per tacere del cioccolato in tazza). Sul fatto che sia un male accogliere nella nostra vita elementi nuovi solo perché non li abbiamo inventati noi, mi permetto di dissentire: se gli uomini avessero rifiutato per principio di accogliere nella loro vita elementi esterni, saremmo ancora tutti nelle caverne a nutrirci di vermi crudi e bacche selvatiche (tranne quelli che per primi scoprirono il fuoco e che mangerebbero vermi lessi e bacche selvatiche bollite, che se vogliamo non è neppure un miglioramento stratosferico).
Detto questo, la Festa dei Morti fa parte, eccome, del nostro retaggio culturale, e infatti siamo pieni di biscottini e dolcetti vari chiamati "ossa dei morti" "fave dei defunti" e simili, uno più italiano dell'altro.
Di fatto, una festa come Halloween ce l'hanno tutte le culture: Halloween è la notte in cui si aprono i cancelli che normalmente separano i vivi dai morti, sia i morti buoni che ci proteggono, sia i morti cattivi di cui aver paura - e in certi casi non è una notte, ma un periodo più lungo (c'è una zona, mi pare in Abruzzo, dove dura ben dieci giorni). Altri paesi hanno date diverse, ma un giorno, o meglio una notte in cui le porte si aprono c'è sempre, anche se non sempre si richiudono all'alba del giorno seguente.

In epoche molto lontane la Chiesa scelse di commemorare una speciale categoria di defunti, ovvero martiri e santi, guida, aiuto ed esempio per tutti i fedeli nelle tribolazioni della vita; per farlo scelse il 1 Novembre, che era la data di un'antica festa celtica, il noto Samhain. In seguito i monaci cluniacensi estesero la commemorazione dei morti al 2 di Novembre, tanto per lasciare un po' di spazio anche a chi non era stato santo né martire  - ma magari i figli avevano piacere lo stesso di ricordarlo. 
Niente di strano, in questo: le feste più importanti del calendario cristiano sono tutte nate dalle ceneri di feste di altri culti, a loro volta nate in omaggio al ciclo delle stagioni. E così i Morti arrivano alle porte dell'inverno, quando le giornate accorciano e le notti diventano lunghe e il cielo piange; Gesù nasce insieme all'anno nuovo e muore e risorge in primavera perché in primavera la vita risorge; la Madonna, madre per eccellenza, è festeggiata a Maggio perché a Maggio i parti sono assai frequenti, eccetera eccetera. Oppure, se vogliamo vederla in modo meno semplicistico, ci sono dei momenti dell'anno in cui si è particolarmente inclini a festeggiare, per motivi agricoli, stagionali e pure di bioritmo, e lì cadono le feste, cristiane e non cristiane, con la stessa naturalezza con cui le uova scocciate cadono in una ciotola. Uno di questi momenti è il punto in cui l'autunno si avvia verso l'inverno.

Quanto al satanismo (che fa parte delle tradizioni cristiane, anche perché lo hanno inventato i cristiani, non certo i pagani), la questione è lunga e complessa, e soprattutto ricolma di perversione: ai miei tempi i detrattori del satanismo passavano i pomeriggi ascoltando alla rovescia i dischi, soprattutto quelli di hard-rock, e assicuravano che ascoltandoli con attenzione (e rovinandoli in modo irreparabile, immagino) si sentivano i riferimenti a Satana e i cantanti che proclamavano di adorarlo - e come facessero, costoro, a cantare alla rovescia nessuno me l'ha mai saputo spiegare. In seguito sono arrivati i CD, che non possono essere suonati alla rovescia, ma i satanisti hanno continuato la loro discutibile attività, trovando tracce di riferimenti satanici in Harry Potter, nei cartoni della Disney, nella cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Londra e in un sacco di altre situazioni insospettabili - e davvero è triste vedere gente così indemoniata e ossessionata da perdere il suo tempo a cercare possibili tracce infinitesimali del demonio in una zucca intagliata o in un brano dei Black Sabbath in un mondo che, volendo, offre esempi ben più appariscenti di un eventuale forza malefica al lavoro; ed è assai pauroso pensare che sia gente che cammina in mezzo a noi. Cosa c'entri però Satana con nostra sorella morte corporale, dalla quale null'omo vivente può scampare non mi è molto chiaro; il problema è che non sembra essere molto chiaro nemmeno a loro.

In conclusione: la Morte spesso fa paura, per cui festeggiarla è comunque una buona idea. Magari, mentre danza, si dimentica di noi? Branduardi qualche anno fa ci fece su una bella canzone (che fa parte della tradizione italica, anche se la base musicale mi pare sia francese). 


E la zucca è buona.
E per i bambini qualsiasi scusa è buona per ingozzarsi di dolcetti.
Sarà il demonio, che li istiga a preferirli alle verdure lesse e scondite?
Chissà...

6 commenti:

cautelosa ha detto...

Quest'anno il vescovo tridentino, nell'omelia di Ognissanti, ha lasciato in pace Halloween e le nuove usanze festaiole.
L'annuale 'condanna' ha colpito l'abitudine dilagante di molti genitori di 'appioppare' ai figli nomi 'esotici'... Conseguenza di Halloween anche questa? *_^

Anonimo ha detto...

Ormai c'è il rituale del "è solo una festa commerciale", ma credo che con quello che stiamo passando tutti una serata di allegria non faccia male a nessuno, a parte non ingozzarsi di docletti

melchisedec ha detto...

Le tue argomentazioni sono condivisibili.
Ognuno può festeggiare come crede e nulla lo autorizza a scagliarsi contro questo o quello.
Personalmente a me piace mangiare la zucca e non convertirla in una faccia umana, che poi di satanico ha poco, anzi è simpatica.
Il satanismo è nelle intenzioni di chi lo alimenta dentro se stesso: che indossi un abito talare o un mantello da strega passa poca differenza.
Mi diverto molto, quando sento tuonare il parroco o le monache del mio centro contro le feste "pagane", anzi alimento il loro "furor" immotivato.

la povna ha detto...

Per me, con i parenti americani soprattutto, è sempre stata una festa di famiglia. E personalmente ho sempre pensato anche da piccina che era molto figo festeggiare una volta in più.
Ma se i satanisti sono risibili, quelli del commerciali sono proprio noiosi e piùcheretti, il che probabilmente è fin peggio, secondo me...

Murasaki ha detto...

@Cauty
Vedo che il vescovo di Trento vola alto, nelle sue omelie! Vabbe' che qua da Firenze faremmo meglio a star zitti sul volare alto nelle omelie, ma sorvoliamo pietosamente..

@Agrimonia
Dovrei riguardare il mio ultimo conto del dentista prima di dirlo ma...cosa c'è di male a ingozzarsi di dolcetti? ^__^

@Mel
Vedo che la parte serpentina della tua anima continua a rivelarsi...

Murasaki ha detto...

@ povna
per la verità non ho niente nemmeno contro le feste commercializzate... finché non mi obbligano a comprare qualcosa, naturalmente ^__^