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sabato 8 ottobre 2011

Nunc et in hora


Una Time-Tuner (Giratempo, nella traduzione italiana) sarebbe senz'altro un regalo gradito da chi ha l'incarico di preparare l'orario scolastico

E' cosa cognita e nota che l'orario scolastico è quella roba che fanno sempre male per te e bene per gli altri, e quindi per forza di cose anche tu, che non ti lamenti mai, questa volta sei proprio costretta/o a far notare che... (un'eccellente descrizione del suddetto processo è disponibile qui).
Ad inquietarmi per il mio non erano state le costanti uscite all'ultima ora (cui corrispondevano comunque entrate tardive con conseguenti dormite mattutine e tranquille colazioni), né quell'unica ora, la quinta, per giunta di approfondimento, di Mercoledì (che risultava dunque un secondo giorno libero) bensì la completa mancanza di prime ore nella Terza con cui in compenso avevo ben tre blocchi di quattro ore consecutive, due dei quali in giorni a loro volta consecutivi; e le mie inquietudini derivavano non tanto da delicate questioni didattiche quanto da angosciosi interrogativi sulle mie possibilità di sopravvivenza a tempi lunghi, anche se la gentilezza e la buona disponibilità della classe avevano fatto sorgere in me un filo di speranza di non finire sbranata in un lampo di comprensibile esasperazione degli sventurati discenti già alla prima settimana di sì barbaro tormento.
Mi era stato spiegato che non c'era verso di cambiare e che ormai l'orario era definito e definitivo. Chi me l'ha spiegato, va riconosciuto, ha sempre avuto un certo gusto per le frasi drastiche e non sempre si è rivelato il massimo dell'attendibilità - ma era anche la persona che aveva fatto l'orario, dunque...
Poi, la mattina del secondo giorno di scuola, la famiglia di una nuova arrivata ha telefonato per spiegare che loro erano avventisti del settimo giorno e dunque il Sabato la figlia non sarebbe venuta a scuola. Da notare che St. Mary Mead è praticamente l'unica scuola che fa lezione su sei giorni in una zona dove tutte le scuole si fanno un punto d'onore di chiudere di Sabato. Loro però avevano trovato casa proprio a St. Mary Mead e lì, giustamente, volevano mandare la figlia, né gli era venuto in mente di avvisare la scuola per tempo di quel piccolo dettaglio confessionale.
Sta di fatto che nell'Orario Definito e Definitivo la classe dell'avventista di Sabato aveva le due ore di Artistica, e dunque l'Orario Definitivamente Definitivo andava cambiato. Di poco, pochissimo, quasi nulla.

Ovviamente è stato un ciclone epocale che ha avuto violente ripercussioni su tutte le classi di tutte le sezioni; qualcuno ha borbottato tra i denti che non era giusto che "questi" (gli avventisti) pretendessero di veder rispettate le loro idiosincrasie e fisime, quasi avessero gli stessi diritti degli altri. Con un bel sorriso ho ricordato che sì, quella del settimo giorno per gli avventisti era una convenzione (puoi contare per settimo qualsiasi giorno della settimana, dal Lunedì alla Domenica) ma lo era esattamente come per i cattolici, perché, appunto, anche chiamare Domenica il settimo giorno era una convenzione, e il Concordato tutelava gli avventisti come tutte le altre confessioni.

Dal ciclone era spuntato per me un orario delizioso, con soli due blocchi di quattro ore e ben due prime ore, nonché un'intera mattinata libera - una cosa faraonica.
Tale orario è vissuto per una settimana nei nostri cuori e nel mondo virtuale, e tutti noi abbiamo organizzato la nostra settimana in base ad esso e abbiamo dettato il nostro orario interno alle classi. Poi...
Ebbene sì, si è reso necessario effettuare qualche piccolo e insignificante spostamento, non ho capito il motivo ma sono sicura che un motivo c'era.

E adesso sono qui, con un solo blocco di quattro ore, nessuna mattinata libera, cinque prime ore su cinque e nemmeno un'ora di pomeriggio, proprio io che ho sempre detto che il pomeriggio per me andava benissimo, me ne mettessero pure due se gli tornava comodo; e da qualche parte c'è senz'altro qualcuno che smoccola dopo essersi ritrovato due pomeriggi e mi dispiace per lui. Però stavolta, davvero, non posso lamentarmi, anche se a Giugno avrò delle grandissime occhiaie.

Augurandomi che non salti fuori qualche altro piccolo dettaglio che renda necessario un ulteriore leggero ritocco...

6 commenti:

la povna ha detto...

Ma, toglimi una curiosità: dunque alla fine per l'avventista che avete fatto? Avete organizzato, solo per la sua classe, un orario a settimana corta? Oppure lei sta a casa e i compagni vengono solo per un'ora e fanno religione (che presumo lei non faccia). Oppure?
(a noi questo non è ancora capitato, ma mai dire mai!)

Murasaki ha detto...

Credo si siano contentati di non metterle di Sabato materie che hanno solo una volta a settimana. Ma vedrò di informarmi meglio.

cautelosa ha detto...

L'orario è uno dei principali motivi di disaccordo tra docenti all'interno della scuola.
Ricordo che la collega S. mi tolse il saluto per diversi mesi (avevo collaborato alla stesura)per lo spostamento di un'ora del sabato, dalla terza alla quarta...
Il cambio era avvenuto per motivi strettamente didattici, ma lei l'aveva letto come un affronto personale...

Murasaki ha detto...

Ah, entrare nella commissione orario può rivelarsi davvero traumatico, per ciò che vien detto e ancor più per quel che viene lasciato capire: ricordo una collega, a Hogsmeade, che davanti a un'osservazione all'apparenza molto tranquilla in Collegio Docenti si mise letteralmente a piangere dicendo che loro avevano fatto del loro meglio con l'orario e avevano cercato di essere giusti con tutti.
Il gruppo di esterne con il contratto annuale (me compresa) seguiva la scena con gli occhi in mano.

il grigio ha detto...

Hai provato a leggere questo?
http://utenti.quipo.it/base5/latocomi/orariosc.htm

Murasaki ha detto...

@il Grigio:
Grazie della segnalazione ^__^
Non lo conoscevo, ma ho provveduto a inserire il link. Mi sembra che dica parole definitive sull'argomento.