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venerdì 1 luglio 2011

Esami a Hogsmeade - 3 Io! Io! Io e soltanto io!


Passano sette giorni, durante i quali vengono esaminate le altre tre terze (ignoro se con o senza supporto informatico). Durante questa settimana viene celebrato anche l'ultimo Collegio dei Docenti dell'anno. Sì, lo so: usa farlo dopo la conclusione degli esami e non in mezzo, ma, come ho già accennato più volte, a Hogsmeade seguiamo usanze tutte nostre.
Il Collegio a sua volta fa da farcitura tra la prima e la seconda parte di un ricco rinfresco che le tre colleghe future pensionate offrono alla collettività. La collettività, devo dire, avrebbe gradito meglio e di più se il torrido clima tropicale non avesse smorzato anche gli appetiti più vivaci. Ad ogni modo nessuno si tira indietro e personalmente attingo senza remore al pregiato spumante, sia brut che dolce, confidando che mi sarà di conforto per reggere il Collegio, né ho motivo di rimpiangere le abbondanti libagioni, nonostante l'alcool mi abbassi vieppiù la pressione, che d'estate tende al rasoterra.
Infatti la Preside saluta le tre pensionande, com'è giusto, e dedica loro anche... una sua poesia - una composizione di rara originalità, basata sullo spregiudicato paragone tra le varie stagioni dell'anno e le varie epoche della vita, condita con un riferimento alla rugiada del tempo.
Naturalmente applaudo, come tutti. Apprendo però che l'usanza della poesia (sempre rigorosamente made by Preside) ai Collegio di inizio e fine anno vige da diversi anni. E improvvisamente ricordo che il Collegio conclusivo dello scorso anno l'avevo saltato per indisposizione, mentre ai due Collegi di inizio anno non avevo ancora preso servizio*.

La mattina dopo alle otto riprendono gli orali. Le temperature virano su più ragionevoli gradazioni, abbiamo undici e non dodici alunni da esaminare e l'unico scoglio di Smemorina, e ormai i punteggi delle prove Invalsi dovrebbero essere stabili.
Le cose vanno bene sin dall'inizio: in onore dell'esame Smemorina riesce a ricordarsi quanto basta a fare un'orale almeno vagamente sufficiente e tutti noi siamo ben lieti di collaborare con accorte domande sul colore del cavallo bianco di Napoleone e sul nome del progettista della Tour Eiffel.
Con sorpresa di molti (ma non mia) l'Orfanella sfodera una bella grinta e fa un colloquio brillante - ma in effetti anche nei momenti più neri se l'è sempre cavata meglio nell'orale che nello scritto, e non c'è dubbio che dall'inizio dell'anno abbia fatto un gran bel miglioramento.
Alcuni dei ragazzi portano percorsi piacevolmente originali, che a fine esami sono particolarmente graditi alle commissioni stremate: Lunastorta è riuscito a collegare tutte le materie con i pipistrelli, spaziando dalle tecniche di volo alla foresta amazzonica fino a Dracula di Bram Stoker e ai vari fumettisti di Batman ("possiamo anche dargli otto al colloquio" commenta Inglese con un bel sorriso "tanto il sette non gli viene comunque" e tutti annuiamo soddisfatti: l'orale era effettivamente da otto ma nessuno, me compresa, ha nessuna obiezione da fare al sei per Lunastorta, che dopo due anni delle mie amorevoli cure scrive ancora stò e sà senza formalizzarsi, ha quattro in matematica e in tre anni ha sempre e solo studiato se e quando gli pareva, e non è che gli paresse spesso); Sognatrice porta un percorso sul Giappone ma, accanto al consueto progetto Manhattan e alla solita energia atomica parla di Memorie di una geisha e, soprattutto, di Rumiko Takahashi, la Divina autrice di Ranma e Lamù e Inuyasha (ebbene sì, grazie alle mie accorte manovre al suo orale si è parlato soprattutto della Takahashi, visto che il Progetto Manhattan l'abbiamo ormai sentito e risentito e dell'energia atomica siamo tutti stufi e arcistufi).
Il problema del dieci si ripresenta quando arriva il turno di Tank, che non suona notturni di Chopin ma fa comunque un orale con fiocchi e controfiocchi che sembra a tutti assai indecoroso sigillare con un banale "nove", tanto più che il ragazzo ha sempre studiato come un castoro** ed è uno straniero arrivato sei anni fa digiuno di italiano ma che adesso parla e scrive meglio di quasi tutti i suoi compagni.
Ma come fare, se anche Tank si ferma al solito 9.46 e il dieci scatta solo a partire dal 9.50?

Sulla possibilità di dare o meno questi due dieci la commissione si incarta miserevolmente per più di un'ora in fase di scrutini, la mattina dopo. Il problema non è se dare o no il dieci, perché tutti noi siamo convinti che darli è opportuno - o, per dirla più esattamente, nessuno di noi è contrario a darli perché gli sembrano eccessivi. No, il problema è se possiamo, e soprattutto in che modo.

Preside e Vicepreside spiegano che la Circolare del Ministero non concede margini. Chiedo e ottengo pubblica lettura del passo incriminato.
E qui occorre una premessa giuridico-sostanziale: si tratta della leggendaria Circolare 46 del 26 Maggio 2011, quella con cui il Ministero dell'Istruzione detto MIUR spiega, due settimane prima dell'inizio degli esami di licenza media, come va fatto l'esame di licenza media e, tra le righe, lascia scivolare la notizia che - SORPRESA!! - la prova scritta della seconda lingua comunitaria (altrimenti detto Compito di Francese o di Spagnolo) va fatto da tutti, volere o volare, perché la notte prima il Ministero aveva deciso che non era più facoltativa - decisione che poi ha dovuto rimangiarsi***.
Per quanto riguarda la valutazione conclusiva dell'esame, si tratta di un documento malamente raffazzonato con materiali di riciclo dalla Circolare 49 del 2010 che a sua volta per la valutazione di fine anno citava il D.P.R. 122 del 2009. Veniva detto che il voto finale dell'esame “è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5”. (e questo viene dal D.P.R., cioè dalla legge). Segue un passo preso dalla Circolare 49 del 2010 che viene segnalato come molto importante: "Al riguardo è quasi inutile ricordare che tutti gli allievi ammessi all’esame di Stato hanno già conseguito nello scrutinio finale almeno un voto di sufficienza nelle diverse discipline. Sarà perciò cura precipua della Commissione e delle Sottocommissioni d’esame, e della professionalità dei loro componenti, far sì che il voto conclusivo sia il frutto meditato di una valutazione collegiale delle diverse prove e del complessivo percorso scolastico dei giovani candidati. Si cercherà così di evitare possibili appiattimenti che rischierebbero di penalizzare potenziali “eccellenze”». Il tutto, conclude candidamente la circolare 46," nella prospettiva di evidenziare i punti di forza nella preparazione dei candidati anche in funzione orientativa rispetto al proseguimento degli studi.
Inoltre è stata avanzata, da qualche scuola, l’ipotesi di applicare un “bonus” in analogia all’esame di Stato conclusivo del II ciclo d’istruzione. In merito si fa presente che tale istituto non è contemplato da alcuna norma per l’esame finale del I ciclo. Pertanto, va escluso che le Commissioni d’esame possano decidere in tale senso. ". In coda, la circolare spiega che se vogliamo possiamo dare la lode a chi ha dieci, purché la cosa venga decisa all'unanimità.

Non è proprio un testo chiarissimo, diciamoci la verità: prima ti spiegano che va fatta la media dei voti dell'esame e del voto di ammissione, Poi ti ricordano che all'esame si viene ammessi solo se c'è almeno la sufficienza nelle varie materie e perciò la commissione deve dare un voto che sia "il frutto meditato di una valutazione collegiale delle diverse prove e del complessivo percorso scolastico".
"Perciò una sega" viene da dire: cosa c'entra che l'ammissione è sufficiente, e soprattutto volete la media dei voti o volete il frutto meditato? Perché la media dei voti non richiede meditazione e fruttificazione alcuna, mentre un frutto meditato, che tenga conto delle diverse prove e del percorso scolastico e delle meditazioni più o meno fruttuose della commissione, può portare a risultati diversi dalla media calcolata con un foglio in excel.
Non solo, ma il frutto meditato viene meditato allo scopo di evitare possibili appiattimenti che rischierebbero di penalizzare potenziali "eccellenze".
Infine, per meglio chiarire le idee a chi legge si aggiunge che la Commissione non può assegnare un bonus come di fa alla maturità perché l'esame di licenza media non è l'esame della maturità. E grazie tante.
Dunque, non si sa se dobbiamo calcolare o meditare fruttuosamente, ma ci spiegano che non dobbiamo penalizzare le eccellenze e non dobbiamo dare il bonus della maturità, e in più si ricorda che quelli che fanno l'esame sono stati ammessi con tutte sufficienze - il che col resto del discorso sembra entrarci come il proverbiale cazzo a merenda.
Con un testo del genere ci sono gli estremi per stabilire che non possiamo alzare i voti perché il calcolo del voto finale è una semplice operazione aritmetica (somma dei voti e poi divisione per il numero delle prove) ma anche che li possiamo alzare, purché prima ci meditiamo fruttuosamente, anzi deve essere nostra precipua cura alzarli, se la nostra meditazione frutta in tal senso, qualora ci sembri di avere un'eccellenza da valorizzare. Due eccellenze, nel nostro caso, e tutt'altro che "potenziali".

La Vicepreside si era fermata alla prima frase, quella della media dei voti, e ne aveva concluso che non potevamo decidere di testa nostra. Io invece ho rivoltato come un calzino la frase successiva sulla precipua cura e la fruttuosa meditazione, insistendo sul rischio dell'appiattimento delle eccellenze e sulla valutazione come frutto meditato, e ho dimostrato al di là di ogni ragionevole dubbio che il voto lo potevamo alzare, eccome.
Ho evitato con cura però di esternare quello che per me era l'argomento più valido: con una circolare formulata in quel modo, davanti a un eventuale e improbabilissimo ricorso saremmo stati in una botte di ferro, perché quel testo giustificava in partenza qualsiasi decisione prendessimo: dal momento che non spiegava quale delle due strade andava percorsa, se il calcolo aritmetico o la fruttuosa meditazione, ci autorizzava di conseguenza a percorrere quella che più parva opportuna alla nostra "professionalità". Sapevo però che gli insegnanti sono spesso una razza tremebonda e davanti a una circolare confusa si sentono in colpa perché non la capiscono e ne concludono che qualsiasi cosa faranno basandosi su quella circolare sarà sanzionabile; così, invece di rassicurare i colleghi spiegando che quella circolare era meglio del pongo e potevi dargli la forma che volevi, ho fatto una tirata sulle eccellenze e sul frutto meditato.

Qualcuno si convince, qualcuno ha paura, qualcuno non è convinto ma vuole dare quei due dieci ed è disposto a correre il rischio.
Si formano vari partiti. Uno sostiene che dare il dieci a uno dei due ci obbliga a darlo anche all'altro - siccome non c'è nessuno contrario a questo, anzi tutti trovano ciò cosa buona e giusta, non mi è ben chiaro perché su questo si discute per almeno dieci minuti, o meglio discutono, perché io non apro bocca e risparmio le forze per un'eventuale tirata finale.
Altri sostengono che con questo dieci i due fanciulli potranno usufruire di un assegno di studio, che è una bella cosa - e anche lì, nonostante nessuno trovi nulla da ridire all'idea che Sirius e Tank si godano il loro assegno di studio, la questione va per le lunghe.
La Preside Esterna, mitemente, suggerisce di alzare i voti degli scritti - che è più facile a dirsi che a farsi perché a Italiano e Matematica i voti sono già al massimo, mentre le prove delle lingue straniere sono state corrette con la griglia e quindi il voto (che è nove) non si può cambiare, così come il voto dell' Invalsi.
Certo, se i due avessero preso dieci anche all'Invalsi ci avrebbero levato le castagne dal fuoco perché sarebbe scattata la fatidica soglia del 9.50 che permette di dare dieci senza farsi tutte queste seghe, ma invece no, hanno preso solo nove.
Sempre mitemente, la Preside Esterna osserva che, visto che sapevamo che erano in zona dieci, potevamo ammetterli con voti più alti. Rimprovero ingiusto, secondo me, dal momento che, molto banalmente, ci eravamo limitati a mettere i voti che andavano messi, a loro come a tutti gli altri. Le tre gemme della classe - De Rossi, Sirius e Tank, erano stati ammessi con nove e con l'implicita possibilità di un dieci finale, ma era una possibilità che stava a loro portare a compimento facendo un esame da dieci. De Rossi aveva fatto un ottimo esame da nove e aveva risolto il problema alla radice, ma Sirius e Tank avevano fatto l'esame da dieci, e quindi non c'era motivo che non prendessero dieci. Se non c'è possibilità di alzare il voto di ammissione, a cosa serve l'esame? Lasciamo i ragazzi a casa a riposarsi, riposiamoci anche noi e amen, proprio non c'è motivo di scomodarci tanto, se c'è solo da confermare il voto degli scrutini di ammissione.
Nessuno di noi comunque ritiene utile o fruttuoso avviare una sottodiscussione du questo tema, e quindi la mite rimostranza della Preside Esterna viene accolta e seppellita da qualche mormorio generico, del tipo "eh, ma sa..."
Qualcuno suggerisce di mettere dieci e fregarsene, tanto un ricorso contro un dieci non si è mai visto a memoria d'uomo, qualcuno dice però che i documenti vanno al Provveditorato dove, se controllano... anche se la possibilità che al Provveditorato di Firenze, dove di solito non controllano nemmeno il molto che dovrebbero, si mettano a controllare le medie delle singole scuole, classi e alunni non sembra in verità molto probabile a nessuno.

Infine, dopo che tutti abbiamo detto tutto e il contrario di tutto, viene fatta la votazione e i due dieci diventano ufficiali. Mi sento assai fiera del risultato: perché senza la mia puntigliosa analisi si sarebbero tutti arenati davanti a quella circolare balzana e contraddittoria. Invece io, io, io e soltanto io sono riuscita, con la mia fluviale oratoria e la forza persuasiva dei miei argomenti, a dare un senso financo a un demenziale documento del MIUR, permettendo con ciò ai colleghi di fare quel che volevano fare - perché, a conti fatti, a questi due dieci non era contrario nessuno, Preside Esterna compresa.
Tuttavia non mi autorizzo a gioire né a stappare alcuno champagne interiore finché l'ultimo voto non è stato trascritto e l'ultimo cartellone firmato. E finalmente usciamo, per lasciare il posto alla commissione successiva.

Stanca ma soddisfatta passo il resto della mattinata a sgranocchiare i pasticcini che alcuni gentili colleghi hanno portato (a Hogsmeade c'è sempre qualche gentile collega che porta il frutto delle sue fatiche o passa da un buon pasticcere in queste occasioni) e chiacchierando del più e del meno. Una collega ci legge la raccolta delle perle della sua commissione, e all'unanimità viene votata come migliore la Guerra di Secessione tra nudisti e sudisti.
Infine una rapida riunione finale, dove vengono letti i risultati e proiettato un video costruito con una serie di fotografie della Decana, che una volta di più piange abbracciando tutti prima di lasciare per sempre la scuola. Siamo tutti commossi, e anche notevolmente stremati. Con la coda dell'occhio vedo i custodi che attaccano i quadri con i risultati.
Nessuno sapeva quando sarebbero stati attaccati questi quadri, nemmeno la segreteria, nemmeno noi - si era parlato del primo pomeriggio, del tardo pomeriggio o del giorno seguente, invece vengono attaccati poco dopo mezzogiorno. E mentre i custodi sono ancora lì che trafficano con il nastro adesivo, vedo i primi alunni che scendono per la strada che porta alla scuola per guardare i risultati. Come abbiano fatto a sapere che li avremmo attaccati a quell'ora è uno di quei misteri insondabili che solo chi è nato e cresciuto in un piccolo paese può capire.

*E dunque una volta tanto nella vita mi ritrovo a ringraziare l'inettitudine del Provveditorato di Firenze, grazie ai quali le nomine sono state fatte in ritardo. E' proprio vero, tutti, ma proprio tutti, facciamo qualcosa di buono nella nostra vita.
**ammesso che i castori studino
***Su tutta la spinosa vicenda si è soffermata a lungo e con alti lai LaProf a partire da qui e nei post delle due settimane successive. La lettura di questi post è comunque assai deprimente (anche se non per colpa della Prof, naturalmente).

6 commenti:

'povna ha detto...

evviva! anche se la vera morale è: mai correggere con le griglie... ;-)

champagne per tutti!

Aliceland ha detto...

Tutto è bene ciò che finisce bene...
Sono molto contenta che anche tu abbia notato il tono delirante (perchè contraddittorio) della circolare!
Noi in realtà non abbiamo avuto grossi problemi perchè avevamo un solo 10 (aritmetico) e tutti d'accordo (secondo circolare per carità) gli abbiamo messo pure la lode!
Adesso attendo le nomine, perchè dopo 8 anni di precariato stabile nella stessa scuola rischio che con le assegnazioni provvisorie una cara collega mi faccia le scarpe... lo scoprirò oggi, sigh!

Intanto mi unisco a voi per una coppa di champagne virtuale!

lanoisette ha detto...

massima stima!

Murasaki ha detto...

@ 'povna
guarda, dopo dieci anni che insegno io le griglie le concepisco solo nell'ambito di un barbecue (anche a basa di carne umana, talvolta...)

@ Alice
Difficile non notare il tono delirante di quella circolare e di tutte le circolari dell'Era Gelmini: non c'è mai una frase che voglia bene a quella successiva, e ci vorrebbe un esperto di enigmistica per decifrarle davvero.
Spero che le assegnazioni provvisorie non abbiano fatto danni, sul blog non hai scritto niente...

Anonimo ha detto...

cinque giorni senza internet e rientro a casa con ammanco di corrente e freezer con roba marcia da buttare... dio che schifo!!!
Ultimamente sono pigra a scrivere, comunque pare che ass provv mi abbiano risparmiato. C'è ancora speranza
Aliceland

Murasaki ha detto...

@Alice
Un bel rientro, non c'è che dire....