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domenica 14 novembre 2010

I folletti sono tra noi (ordinarie cronache di informatica)


Sirius Black in versione silvana

Non ho nessuna particolare paura o reverenza della LIM che sta in classe mia: semplicemente, sono stata costretta a prendere atto che quella specifica LIM mi odia, le altre con cui ho avuto a che fare no.
A St. Mary Mead avevamo due LIM, e una era nella stanzuccia pomposamente chiamata "aula multimediale". Era di un tipo molto amichevole: un giorno i ragazzi del laboratorio di storia mi insegnarono a usarla e nel giro di pochi minuti ne avevo imparato quanto bastava - soprattutto a storia, immagini e cartine sono utilissime.
La LIM di Hogsmeade è molto più complicata (soprattutto più economica, mi vien da dire) e richiede una manutenzione regolare di cui non sono certo capace. Nelle intenzioni se ne dovrebbe occupare l'insegnante di matematica, ma entrambe le insegnanti di matematica che si sono avvicendate in questi due anni nella Classe dei Tordi si sono rivelate ahimé piuttosto inadeguate a tale compito. L'insegnante del piano terra, invece, se la cava benissimo e la sua LIM funziona d'incanto. Con la sua LIM, aggiungo, non ho mai avuto problemi ogni volta che mi è venuto in mente di usarla.

La LIM della Classe dei Tordi, dicevo, mi odia. Ha rifiutato di accendersi, ha rifiutato di spegnersi, ha rifiutato qualunque cosa da parte mia. In una classe normale sarebbe stato un problema relativo perché avrei passato la palla a uno qualunque dei ragazzi come faccio quasi sempre*, ma a quella cara classettina fare i giochi con la LIM piaceva moltissimo, anche perché creava una notevole azione di disturbo. Badare alla classe e controllare che non giocassero con la LIM mi sembrò troppo superiore alle mie forze, e lasciai perdere.

Quest'anno, vuoi perché la classe lavora con spirito diverso**, vuoi perché la LIM è ormai vista come una sorta di castigamatti in versione elettronica, nessuno prova più a fare scherzi.
Esatto, tranne la LIM.
Ieri, in un impeto di spirito autonomistico (insomma, mi sono guadagnata il pane per anni come data entry, perché non dovevo riuscire a maneggiare una modesta e innocua LIM?) ho deciso di accenderla.
E l'ho accesa, ma il problema è arrivato al momento di inserire la chiavetta. Non solo non ci sono riuscita***, ma devo aver forzato qualcosa perché dopo non solo non sono riusciti ad inserirla nemmeno i ragazzi, ma anzi la chiavetta non veniva più letta dalla perfida LIM.
Nessuno ne veniva a capo. Infine Sirius ha detto che voleva fare un ultimo tentativo. L'ho autorizzato, avendo una cieca e totale fiducia nelle sue capacità informatiche.
Ha ha eseguito qualche rituale esoterico, ha spento e ha riavviato. La chiavetta è stata letta senza problemi. L'ho ringraziato e ho infine iniziato la lezione.

All'uscita mi lamentavo con i colleghi "Tutto questo succede perché la scuola non ci ha provvisto di un buon folletto da computer in classe!".
"Ma non ti servono i folletti" ha osservato una collega "Hai Sirius, che funziona meglio di qualunque folletto".
Gli ho dato ragione e ho nominato in cuor mio Sirius Folletto Ufficiale della LIM.

*ho imparato durante le supplenze brevi che i ragazzi sanno sempre maneggiare le attrezzature della loro scuola: gli insegnanti occasionali, ovviamente, ne sanno molto meno e rischiano di fare pasticci. Insomma, lasciare il tutto in mano alle creature è la cosa più sicura.
**o meglio, semplicemente, lavora
***cioè, dico, non sono riuscita a infilare una chiavetta. Qualsiasi idiota riesce a inserire una chiavetta in un computer, dico bene?

4 commenti:

lanoisette ha detto...

tranquilla, cara... le Lim sono dotate di vita propria.
pensa a chi non ce l'ha... a me manca tanto... :(

'povna ha detto...

la tecnologia ha la straordinaria capacità di lasciarti con le pezze al culo il giorno che hai fretta, particolare necessità etc etc.
Detto questo, che invidia avere la LIM... :-(

ps. Scusa l'OT: è la seconda iniziativa del gruppo di foodblogger, il titolo è "Liberiamoci del maiale", informazioni, qui.
http://merendasinoira.wordpress.com/2011/01/24/entro-il-6-febbraio-liberiamoci-del-maiale/
A presto!

il grigio ha detto...

L'Oscuro Signore ha lanciato l'incantesimo alla chiavetta ... solo i puri di cuore la possono usare :-)))

Murasaki ha detto...

Mi sembra che siamo tutti d'accordo che gli "oggetti" informatici vivono di vita propria (anche e soprattutto grazie ai folletti) e che dietro ognuno di loro vivano oscure storie...
Comunque con me l'Oscuro Signore si è dato un gran daffare, devo dire. Per fortuna )e per ora!) non è ancora arrivato al computer di casa mia, con i suoi incantesimi. Ma io, ai miei folletti, do solo panna freschissima e latte Alta Qualità!