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domenica 12 ottobre 2008

Non sono una donna, sono una santa



e mi piace vieppiù identificarmi con santa Barbara, patrona di artiglieri e artificieri che venne sì martirizzata, ma il suo perfido esecutore (l'eterno padre rompiscatole che considera le figlie come sue proprietà) venne subito dopo incenerito da un fulmine - cosa che confido avverrà quanto prima ai molti ministri che han deciso di usarci come bersagli del biasimo universale, in alternativa agli ormai sovrautilizzati rumeni e rom. E del resto, se la scuola al momento è una polveriera, come sento dire ogni tanto, sarebbe bene che esplodesse nelle mani giuste.

Quanto alla consapevolezza della mia santità: dopo una frugale colazione mi sono pazientemente messa al lavoro elaborando la lista di film per il cineforum delle seconde, cercando dove tali film potessero essere reperiti e preparando financo la relazione introduttiva in perfetto didattichese.
Inoltre:
una collega ben intenzionata mi ha prestato ben tre DVD di film che riteneva adatti al cineforum in questione, e il risultato è che negli ultimi tre giorni mi sono vista ben tre film che non mi sono affatto piaciuti e che per il mio cineforum non vanno bene (precisiamo: non è che la collega mi abbia rifilato delle suole, si tratta di film assai stimati da pubblico e critica). E l'ultimo, che ho visto ieri sera in tarda serata, ha sortito un effetto davvero irritante.
Adesso mi aspetta un bel pacco di temi. Ed è probabile che aspetterà fino a Martedì come minimo, perché la misura della mia santità comincia ad essere colma.

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